Tutto è pronto per il 2015 ed per lo sbarco dell'industria vinicola sulla montagna: un piccolo passo per i cantinieri, un grande balzo indietro per la viticoltura.

Deregolazione per dirla all'italiana, è quel processo che elimina le restrizioni degli affari per incoraggiare il mercato. Se il mercato finanziario ed immobiliare fino ad oggi fosse stato regolamentato a dovere forse non staremmo vivendo la peggior crisi economica che l'umanità abbia conosciuto dal '29. Leonardo Sciascia a proposito dell'umanità la divideva in cinque categorie: uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. Le categorie più divertenti sono "gli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi… E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre". Sta a voi stabilire in quali delle cinque categorie collocare gli ultimi tre ministri dell'agricoltura in Italia: l'impressione è che siano in ordine decrescente come nel romanzo dello scrittore e saggista palermitano (paisà del ministro Saverio Romano).

Successe lo scorso aprile a Parigi, quando ad un importante vertice promosso dai parlamentari francesi sugli scenari futuri del settore vitivinicolo, intervennero rappresentanti del parlamento europeo e degli stati membri...tutti tranne un'anatra fresca di nomina ministeriale che sguazzava al vinitaly. Gli argomenti dibattuti non erano meno importanti della celebre rassegna mondiale che si svolge a Verona, giacchè sul tavolo c'erano argomenti cruciali per il settore vitivinicolo alla vigilia della nuova Pac (politica agricola comunitaria) e la questione bollente dell'abolizione dei diritti d'impianto dei vigneti dopo il 2015.

I diritti d'impianto sono delle quote che fin dal '78 hanno permesso di controllare la produzione attraverso la gestione dei vigneti al fine di stabilizzare i prezzi e controllare la sovrapproduzione, ed un mezzo efficace di regolazione e contrasto della delocalizzazione della produzione verso zone economicamente più favorevoli a vantaggio solo dei grandi del mercato vinicolo, e contro il deterioramento di una viticoltura contadina ad alto impiego di manodopera. Ai fini della qualità, la manodopera non può essere sostituita dalla meccanizzazione della viticoltura moderna e razionale dei grandi numeri, così come l'abuso di interventi chimici in sostituzione della sapienza contadina.

Il 23 giugno scorso il parlamento europeo ha confermato diversi orientamenti positivi della Commissione Europea: pagamenti diretti legati all'impiego e riservati agli agricoltori attivi, creazione di un regime specifico per le piccole aziende e misure per l'ambiente. Anche se timidamente, sembra evidente che le nuove politiche agricole, nel pieno della crisi occupazionale, siano il superamento della riforma neoliberista che dettò nel lontano e gaudente 2008 l'OCM Vino (Reg. Ce 479/2008), che secondo FederDoc potrebbe portare la superficie coltivata nella Côtes-du-Rhône da 61.000 a 120.000 ettari, quella del Chianti da 17.000 a 35.000 ettari, oppure quella della Rioja da 60 mila a 350 mila ettari, con conseguente crollo dei prezzi e ricadute occupazionali e qualitative disastrose.

Il mantenimento delle quote dopo il 2015, con le opportune modifiche delle norme che regolano la distillazione privilegiando la vendemmia verde, l'abolizione dell'arricchimento con mosti concentrati, possono preservare l'alta qualità che sta nella diversità vitivinicola italiana e nel lavoro umano, all'opposto dell'omogeneizzazione del mercato globale. La Francia col presidente Sarkozy ed il ministro La Maire ha fatto della difesa di questi diritti una questione nazionale, così pure la cancelliera Merkel, ed i governi di Spagna ed Ungheria si sono già dichiarati contro la "deregulation". Il nostro governo non ha ancora una posizione chiara, tantomeno autorevole. Infine gettando uno sguardo sulle nostre splendide colline e montagne veronesi, viene da pensare che i vigneti sperimentali ad alta quota (Ferrara M.te Baldo, Spiazzi, Cavalo) siano solo prove generali in vista della deregolarizzazione: terre a basso costo, minor presenza di patogeni e decennali accumuli di residui chimici nei terreni, e bassa antropizzazione per poter trattare liberamente composti fitosanitari. Tutto è pronto per il 2015 ed allo sbarco dell'industria vinicola sulla montagna: un piccolo passo per i cantinieri, un grande balzo indietro per l'umanità.

Contenuti correlati

Prima volta
Prima volta Razzismo e manipolazione delle informazioni sono dovunque: siamo tutti veronesi. Eppure qualcosa sembra muoversi.Per la prima volta in Campania c'è stato un mov... 2749 views riccardo_orioles
Ripartire dallo studio
Ripartire dallo studio A rendere così precaria la tutela del bene più prezioso che abbiamo è la totale mancanza di conoscenza di gran parte della popolazione.La scuola italiana sforna... 2426 views Mario Spezia
She did it
She did it L'ha fatto: Virginia Raggi e la giunta di Roma hanno dato un calcio nel culo a faccendieri, costruttori, palazzinari, ducetti toscani e tutti quelli che l'hanno... 3018 views loretta
Il mattone deprime l'economia
Il mattone deprime l'economia Negli ultimi anni sono stati impiegati ingenti capitali per la realizzazione di enormi edifici poi di fatto inutilizzati e si continua caparbiamente sulla stess... 2386 views Mario Spezia
Buon compleanno Radio Popolare
Buon compleanno Radio Popolare Radio Popolare un anno fa ha aperto la nuova sede alla Croce Bianca, in front alla rotatoria fatta con le manine sante del trio Corsi, Altamura, Paci, famosi mu... 2260 views Mario Spezia
Al Mazziano Controcanto
Al Mazziano Controcanto Venerdì 5 dicembre due proiezioni di "Controcanto" video di Maxi Subiela dedicato a Sandro detto il Conte.Venerdì 5 dicembre, al Cinema " Mazziano" venerdì 5 di... 2703 views Michele Bottari
Dai frutti si riconosce la bontà di un albero
Dai frutti si riconosce la bontà di un albero Il sovrintendente Girondini inanella un successo dopo l'altro. Le sue scelte stanno mettendo in luce tutta la sua preparazione e la sua competenza. Se il sindac... 2539 views dartagnan
Impianti fotovoltaici
Impianti fotovoltaici Proponiamo ai Comuni questa bozza di delibera nel caso che non vi siano delle normative che regolamentino l'installazione di impianti fotovoltaici a terraLA GIU... 2550 views Mario Spezia