Un romanzo di formazione come non se ne vedevano da tempo: "Quello che devi fare è superare la paura e la rabbia che ti porti dentro"

Gli scrittori giapponesi hanno un modo particolare di raccontare la vita, una diversa sensibilità, riferimenti culturali molto lontani dai nostri. Eppure la  storia di questo ragazzo ci cattura da subito e ci accompagna senza sforzo in mondi e dimensioni imprevedibili.

Murakami Haruki utilizza nel suo racconto spunti provenienti dagli estremi letterari e culturali: va da Eschilo a Dante, da Beethoven a John Coltrane e a…  Johnnie Walker.

Al centro del racconto una intuizione di Yeats: "In dreams begin responsibilities". Come dire che dove non esiste la forza dell' immaginazione, non possono nascere le responsabilità. Un esempio? "Eichmann, che nel tribunale di Gerusalemme sembrava sconcertato dal fatto di essere stato messo sotto processo. Lui, che si era limitato a fornire una soluzione tecnica ad un problema! T. Eliot li chiamava "uomini vuoti". Persone insensibili, che coprono questa loro mancanza di immaginazione, questo loro vuoto, con un ammasso di segatura e, senza rendersene minimamente conto, se ne vanno in giro per il mondo tentando di imporre a tutti i costi questa loro ottusità agli altri".

Ne sappiamo qualcosa noi italiani del 2010!

 In questa storia l' immaginazione è un fiume in piena. Che si possa parlare con i gatti o incontrare nel bosco due soldati in servizio durante la seconda guerra mondiale non meraviglia nessuno. Metafore, appunto! "Ogni cosa nel mondo è metafora ed è attraverso questo dispositivo che la nostra dimensione si fa più profonda". La metafora del viaggio, del perdersi, del penetrare nel mondo sconosciuto, per poi ritrovarsi… cambiati.

Ma, come sempre in oriente, nulla succede per caso. Dei fili invisibili legano le persone che si incontrano ed interagiscono come per una necessità intrinseca. E alla fine…"E' il modo in cui si è vissuti a decidere il modo di morire".

 Un motivo ricorrente di questo libro, quasi una brezza che lo percorre per tutta la durata, è la attenta e incantata descrizione della natura.

"I rami del corniolo fuori dalla finestra sono percorsi da un fremito. Senti il suo respiro sulla pelle nuda."

"Il mare, guardarlo dà un senso di pace. Forse perché è così grande e vuoto. Immagina se lì ci fosse un Seven- Eleven, lì un supermarket Seiyu, lì una sala giochi, laggiù l' insegna del banco dei pegni  Yoshikawa . Non credo che sarebbe una vista così rilassante. La cosa bella è che, ovunque arriva lo sguardo, non trova niente".

Uno di quei libri che quando arrivi all' ultima pagina, ti prende un groppo alla gola come se stessi  perdendo una persona amata.

Contenuti correlati

La neve
La neve Poche cose al mondo hanno la capacità di modificare l'aspetto del paesaggio come la neve. E' un vero peccato che il manto bianco sia sempre più sottile e sempre... 1166 views Mario Spezia
Per Isabel
Per Isabel Un racconto breve articolato in un contesto ampio e variegato, che poteva uscire solo dalla penna di un grande scrittore come Antonio Tabucchi. Un libro pe... 1026 views Mario Spezia
Ancora in Libia?
Ancora in Libia? Ryszard Kapuscinski nel suo libro intitolato EBANO descrive in maniera molto approfondita il rapporto fra europei ed africani negli anni in cui i popoli african... 1538 views Mario Spezia
Viaggio di un naturalista intorno al mondo
Viaggio di un naturalista intorno al mondo E' il titolo di un libro/diario, scritto fra il 1831 e il 1836 dall'allora ventiduenne Charles Darwin, che racconta il suo viaggio intorno al mondo a bordo del ... 1326 views Mario Spezia
Fermor, Blacker e Nucci a Villa Vendri
Fermor, Blacker e Nucci a Villa Vendri Bella serata ieri a Villa Cà Vendri, eccellente l'ambientazione, ottima l'ospitalità, molto interessanti i racconti di William Blaker e di Matteo Nucci su Patri... 1337 views Mario Spezia
Natale in trincea
Natale in trincea Non è stato un anno facile e non abbiamo davanti prospettive rosee, ma Natale rimane un giorno pieno di significati, come in questo racconto di Mario Rigoni Ste... 1219 views Mario Spezia
Adolf Loos
Adolf Loos Architetto austriaco (1870-1933) legato a Kraus, Schonberg, Kokoschka, Tzara, sempre molto indipendente, piuttosto originale, critico nei confronti dell'Art Nou... 1136 views Mario Spezia
Elvira Dones
Elvira Dones L' autrice di "La vergine giurata", citata nell' articolo In Albania, è la stessa persona che ha scritto questa lettera a Berlusconi, pubblicata su La Repubblic... 1408 views elvira_dones