Una riflessione critica sulla mostra di Corot, approdata alla Gran Guardia dopo il fallimento del tentativo di allestire alla Gran Guardia la mostra del secolo con Goldin.

Bambini guardate i tre dipinti con attenzione cosa c'è in comune tra Corot, Braque e Matisse ? Cosa lega il giovane italiano sdraiato di Corot con il ragazzo disteso sull'erba di Cézanne ? Perchè stanno lì tutti insieme, stretti stretti.

Domande, tante domande. Interrogativi che anch'io umilmente mi sono fatta, cercando di capire e di comprendere alcune distorsioni che la mostra alla Gran Guardia su Corot e l'arte moderna mi hanno provocato. Le opere, molte, sono limpide, forti, solide, ma si ha come la sensazione che non sia stata data fiducia alle tele, che da sole non avrebbero potuto  reggere una parete. Ma questo non è vero. Non si rende giustizia a Corot e nemmeno ai suoi vicini. Sembrano trovarsi insieme per un'identità di soggetto, non per una consapevolezza del linguaggio pittorico. Stanno lì attaccati, ma vorrebbero respirare o stare insieme con chi vogliono loro. La Bella signora di Derain con il suo libro pensante non ha nulla da dire alla lettrice inghirlandata di Corot e la Ragazza alla toilette indolente che pettina i suoi capelli è incastrata tra i due Picasso e guarda con invidia la Ragazza con una perla, lì orgogliosamente tutta sola. Quel piccolo gioiello di Venezia realizzato da Corot baciato dalla luce italiana, è annullato dalla maestria del Guardi. Ce la fa soltanto il giovane seduto sul bordo della balaustra di Villa d'Este a reggere da solo lo stupendo rideau, ma sembra richiedere la compagnia degli artisti del Caffè Michelangelo o della scuola di Posillipo che non sono stati invitati.

Mi sono trovata in sintonia con lo scritto sulla Stampa di Marco Vallora. Mi sono confortata... e rincuorata. Anche lui parla di altri mondi e di sostanza....

Povero Corot,  povero père Corot... bontà e umiltà per tutti, ma l'ingiustizia è pesante, anche quando un lilla delle pareti espositive non ti permette di perderti nei suoi grigi, verdi. E' come se mancasse alla mostra un pensiero, una sostanza, una solidità. Esci con dentro delle emozioni legate però alle singole opere, ai bei pezzi come il pubblico ama definire, ma il nulla per quanto riguarda il significato di tutto questo assume i contorni di un silenzio assordante.

Rimane dentro quella sensazione che non basta accostare i dipinti, a volte anche in maniera brusca. Dovresti portarti dentro di Corot la libertà dell'inquadratura, di una messa a fuoco anticipatrice della fotografia e il suo rinnovato sentimento della natura e del mondo. Atteggiamenti presenti nelle sue misurate opere e che interessano Cézanne, Van Gogh e i simbolisti. Sostanze, pensieri che non sono comunicati, suggeriti in modo ampio e semplice. Uscendo dall'ultima sala, scendendo lo scalone della Gran Guardia non passa e non resta quel voler sentire più profondo di Corot, non affiora in mostra perchè non si permette alle opere di esistere e di dialogare anche a distanza. Si è più attenti a riempire le sale, accomunando gli artisti per soggetto, non facendo affiorare la solidità di pensiero, il sentire la voce della natura che permettono a Cézanne di toccare Corot più di quanto potrebbero fare gli impressionisti troppo presi a frantumare le ombre.

Bambini guardate i tre dipinti con attenzione cosa c'è in comune tra Corot, Braque e Matisse ?

Ormai e per fortuna i bambini per intelligenza, emotività e consapevolezza non rispondono più : il mandolino.

Sabrina Baldanza

Contenuti correlati

Farfalle del Veneto: il progetto ARVe
Farfalle del Veneto: il progetto ARVe Il primo studio mai realizzato sulle farfalle diurne del Veneto:170 specie recensite, 60000 dati raccolti da oltre 100 collaboratori!Sabato 6 dicembre è stato p... 3045 views dallo
Oskar Schell
Oskar Schell MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO, di Jonathan Safran Foer, ci racconta la vicenda di Oskar, un bambino di nove anni che perde il padre nell'attacco alle Torr... 2609 views Mario Spezia
Il frutto ritrovato.
Il frutto ritrovato. Sabato 22 maggio 2010 - ore 20.30 - Cascina Centro Parco, Parco Nord, Via Clerici 150, Sesto S. Giovanni (Mi) Chiara Spadaro, giornalista, autrice del libro e M... 2091 views redazione
Estetica dell'esistenza e ascesi ‘gay
Estetica dell'esistenza e ascesi ‘gay Sabato 6 ottobre alle ore 18.30 presso il Circolo Pink di Verona (Via Scrimiari 7a - una traversa di via XX Settembre) si terrà una presentazione/discussione de... 2327 views gabriele_fedrigo
Ancora in Libia?
Ancora in Libia? Ryszard Kapuscinski nel suo libro intitolato EBANO descrive in maniera molto approfondita il rapporto fra europei ed africani negli anni in cui i popoli african... 2949 views Mario Spezia
Selva oscura
Selva oscura L'uomo non impara e quindi è condannato a ripetere gli stessi errori.Nicole Krauss nel suo ultimo libro ricco di riferimenti storici, filosofici e religiosi, ci... 3040 views Mario Spezia
L'Avanguardia russa e il veleno dell'Occidente
L'Avanguardia russa e il veleno dell'Occidente Un'arte fatta di uomini, di grandi personalità come Kandinskij e Malevič, ma soprattutto di donne e di operai. Perché di loro mi piacerebbe raccontarvi e della ... 2757 views sabrina_baldanza
Buon compleanno a tutti noi!
Buon compleanno a tutti noi! Veramente.org compie un anno. Quasi un articolo al giorno finora, e c'è tanto spazio per i vostri.Saramago ne La caverna fa dire a Cipriano Algor: "Ci si abitua... 2161 views charlie_mirandola