La biodiversità non cresce col crescere delle chiacchiere dei politici e degli addetti ai lavori. La biodiversità ha bisogno di fatti concreti e di continuità.

Sulla stampa va in scena l'ennesima mistificazione di una parola che ci sta molto a cuore. Ora è il turno della 'biodiversità', coniugata con la parola 'vigneto'. Un ossimoro botanico.

La Valpolicella è stata per secoli uno scrigno di biodiversità. Lo possiamo affermare perché monitoriamo da anni alcuni appezzamenti nei quali abbiamo rilevato la presenza di un notevole numero di specie vegetali, fra cui parecchie orchidee selvatiche, alcune anche rare e a rischio di estinzione.

Queste piccole porzioni della Valpolicella hanno una caratteristica comune: non sono ancora state trasformate in vigneti. Si tratta di porzioni residuali di prati aridi, oppure di zone di trasformazione naturale, oppure anche di boschetti radi che per ora si sono salvati dalla follia collettiva del "miracolo enologico".

Abbiamo anche una controprova di indubbio valore scientifico: dovunque i prati aridi e i boschetti cedui sono stati trasformati in vigneti abbiamo visto azzerarsi la presenza di biodiversità. Sono sparite le orchidee e le altre specialità vegetali tipiche di vaietti e dorsali, sparite anche quasi tutte le specie ornitiche, i piccoli mammiferi, i rettili e gli anfibi. In due parole: un deserto biologico in cui sopravvive solo la vite.

La monocoltura della vite, col necessario corollario di prodotti chimici di sintesi, ha di fatto azzerato la biodiversità. Ora si vorrebbe riportarla in auge, ma nessuno è disposto a pagare il prezzo della sua rinascita.

Il prezzo da pagare è facilmente quantificabile:

1) Bisogna puntare con determinazione sul biologico, eliminando velocemente i vari prodotti creati apposta per distruggere le varie forme di vita: insetticidi, fungicidi, erbicidi. È anche necessario ridurre al minimo l'impiego di composti chimici a base di azoto, di fosforo, ecc.

2)Vanno ricomposti gli sbancamenti inconsultamente realizzati negli ultimi anni e vanno vietate e punite severamente per il futuro tutte le trasformazioni che comportano un deterioramento idrogeologico dei fondi o l'importazione di terra proveniente da zone diverse da quella in cui si realizza la trasformazione.

3) I vigneti attuali e futuri vanno ridisegnati prevedendo fasce di vegetazione spontanea (siepi) e porzioni di fondo coltivate a frutteto. Innanzitutto andrebbero rivalutate le colture tradizionali di ciliegio, ulivo e albicocco, ma sarebbe anche il caso di recuperare le specie antiche autoctone, come il pero trentosso, la mela gentile e numerose altre varietà tipiche della zona collinare. Una saggia promozione commerciale di questi prodotti di nicchia potrebbe col tempo creare una ulteriore fonte di reddito per i produttori agricoli. Le esperienze dei mercati autunnali di Breonio e dintorni fanno ben sperare.

4) Il nuovo indirizzo ha bisogno di regolamenti chiari e di finanziamenti mirati, oltre che di controlli serrati. I regolamenti di polizia rurale andrebbero riscritti prevedendo prescrizioni precise, chiaramente indirizzate agli obbiettivi di cui sopra. Anche i finanziamenti comunitari all'agricoltura andrebbero concessi solo dopo aver verificato la effettiva realizzazione delle prescrizioni contenute nella PAC.

Contenuti correlati

Vajont senza fine
Vajont senza fine Venerdì 8 novembre 2013 ore 20,45 a Santa Maria in Chiavica - Verona: Vajont senza fine - predatori del territorio sempre all'opera...Spettacolo tratto da Vajon... 2349 views Mario Spezia
Siamo un comitato del SE, non del NO. Vogliamo essere ascoltati
Siamo un comitato del SE, non del NO. Vogliamo essere ascoltati I no-traforisti scrivono al sindaco di Verona per chiedere luce sulla commissione che valuterà i progetti del traforo (proget fainansis).Il Comitato dei cittadi... 2233 views comitato_di_cittadini_contro_il_collegamento_autostradale_delle_torricelle
Repubblica e decrescita
Repubblica e decrescita Sette giorni, a cavallo di Natale, con emissioni zero. Un grande quotidiano rompe un tabù e parla di decrescita.Tutte le persone di buona volontà che si riconos... 2708 views Michele Bottari
Manifesto per la Ciclovia del Garda
Manifesto per la Ciclovia del Garda Il protocollo siglato nel 2017 fra Ministero delle infrastrutture, Ministero dei beni culturali, Regione Veneto, Regione Lombardia e Provincia di Trento ha dato... 3081 views Mario Spezia
Che acqua beviamo?
Che acqua beviamo? Tutti giurano che l'acqua del sindaco è la miglior acqua potabile che ci sia, però non la beve quasi nessuno. Cerchiamo di capire come sta la nostra acqua e com... 5336 views Mario Spezia
A che punto siamo?
A che punto siamo? Nel mezzo dell' estate del 2009, quando il sole sembrava aver fiaccato ogni resistenza...Siamo purtroppo sicuri che il sito di Veramente.org è stato attaccato i... 2242 views Mario Spezia
In Albania
In Albania Brevi impressioni da un viaggio a ritroso sulla tratta dei gommoni..Quando ci andò mio padre le cose non andarono tanto bene. Partirono per "spezzare le reni al... 2726 views Mario Spezia
Pesticidi e regolamenti comunali di polizia rurale
Pesticidi e regolamenti comunali di polizia rurale Sabato 23 marzo 2019 ore 9.00-13.00 Corte Molon, via della Diga 17 - VeronaI prodotti di sintesi chimica usati in agricoltura e per la gestione del verde costit... 4303 views Mario Spezia