L'ARI chiede alle istituzioni europee e italiane un'equa Politica Agricola Comune (PAC), che torni a perseguire i suoi obiettivi originali, sicurezza, autodeterminazione ed equità alimentare. Un appello a cittadini e istituzioni.

.

.

L'ARI (Associazione Rurale Italiana), membro del Coordinamento Europeo di Via Campesina, in occasione del sessantesimo anniversario del Trattato di Roma (il trattato che istituisce la Comunità economica europea) si appella alle istituzioni europee e italiane perché si impegnino per un'equa Politica Agricola Comune (PAC), affinché torni a perseguire i sui obiettivi originali, "garantire una vita giusta alle comunità agricole, stabilizzare i mercati, garantire l'approvvigionamento alimentare dell'Europa con prezzi degli alimenti che fossero accessibili a tutti i consumatori".

Per questo ARI propone di sottoscrivere l'appello sotto linkato e di creare momenti di proposta e approfondimento che portino il movimento dei contadini a una mobilitazione in vista del 25 marzo, data delle celebrazioni ufficiali per ricordare la firma dei Trattati di Roma.

ARI invita associazioni e cittadfini a prendere visione del comunicato, aderire allo stesso, comunicare le proprie impressioni, condividerlo.

Dal sito di ARI leggiamo: "Il 25 marzo 2017 saranno passati 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma e della Politica Agricola Comune (PAC). A Roma si festeggerà con un ciclo di iniziative organizzate dal Dipartimento Politiche Europee e dalle istituzioni italiane ed europee. La proposta di Ari è di cogliere questa occasione per invocare una Pac diversa,  stimolando il dibattito per una sua ridefinizione più etica, equa, sostenibile e solidale."

I sostegni pubblici devono essere dedicati ai beni pubblici: occupazione, mantenimento dell'agricoltura contadina anche in zone sfavorite, insediamento di nuovi agricoltori, alimentazione di qualità, protezione della biodiversità, dell'acqua, del clima.

• L'industria agroalimentare italiana, non più italiana, è caratterizzata da un piccolo numero di imprese di grandissima dimensione concentrate in due regioni.

• Hanno capacità finanziarie e liquidità necessarie a competere sul mercato mondiale. Perché il governo e la UE continuano a finanziarle?

• Quanto è diversa una grande impresa "italiana" da una multinazionale?

Tutto questo ed altro ancora qui: ASSEMBLEA ARI 29 genn 2017 TRE.compressed

Contenuti correlati

La primavera rischia di diventare silenziosa Le Monde pubblica uno studio sulla velocità vertiginosa con cui stanno sparendo gli uccelli dalle campagne francesi. Pubblichiamo il link e una sintesi dell'art... 2613 views Mario Spezia
Il vero autodromo si farà a Verona
Il vero autodromo si farà a Verona Appare sempre più evidente il grande progetto di questa amministrazione: trasformare Verona–città dei quattro sassi in Verona–città dell' automobile.  ... 2736 views Mario Spezia
L'esilio
L'esilio Quando il vecchio porco con Ermes, il suo esercito di mignotte e ruffiani e di nordici zotici sognanti ci avrà sbaragliato per l'ultima volta, discenderemo mest... 2861 views dallo
Il governo delle teste di cazzo
Il governo delle teste di cazzo Quando si prendono importanti decisioni che riguardano tutta la collettività usando l'organo sessuale anziché il cervello.Strada alberate fuorilegge, piante a r... 3081 views Mario Spezia
La cloropicrina bocciata dall'Ue
La cloropicrina bocciata dall'Ue La sostanza attiva cloropicrina non potrà essere utilizzata come principio attivo nei prodotti fitosanitari, perché potenzialmente pericolosa per la salute e pe... 2740 views eleonora_santucci
Il sacco della Valpolicella
Il sacco della Valpolicella Il sacco di Roma avvenne nel 1527 ad opera delle truppe dei lanzichenecchi al soldo dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo. Il sacco della Valpolicella sta avvenendo... 3232 views Mario Spezia
Verona città aperta
Verona città aperta Siamo stufi di razzismo,di intolleranza, di violenza, di intransigenza. Giriamo pagina.Vogliamo abitare una città in cui ci sia rispetto innanzitutto per la dem... 2614 views fulvio_paganardi
Fa che la neve cada ancora
Fa che la neve cada ancora Fabio Rossari fu giovane di belle speranze, fece studi classici e divenne medico. Lavorò come psichiatra nelle strutture pubbliche e se ne andò presto, stroncat... 2699 views fabio_rossari