Gli ultimi 3 giorni di gennaio sono considerati da almeno mille anni i più freddi di tutto l'anno e proprio per questa loro caratteristica sono conosciuti come i "giorni della merla". Il 2016 rompe clamorosamente la serie plurisecolare di primati del freddo con temperature che oscillano fra +5° e +10°.

Dino Coltro in L'ALTRA LINGUA ci regala questa mirabile sintesi:

<<< La storiella popolare racconta che ani anorum fa, tanti anni fa, la primavera si svegliò troppo presto, erimo de genaro ancora, e l'improvviso tepore spinse una merla a volare sulla campagna ancora inerte e a sfidare gennaio con il suo canto: cica ti pure genaro, ma mi me fao el gnaro, per farti rabbia mi faccio il nido proprio adesso.

Gennaio si scosse, la guardò minaccioso e prese una decisione: uno ghe l'ò, du in presto li torò, te si bianca e nera te farò, ho ancora un giorno, due li chiederò in prestito, sei bianca e ti farò nera. Aveva deciso la sua vendetta. A quei tempi i merli erano bianchi, altri sostengono arancione come il becco. Comunque fosse, gennaio andò da febbraio e si fece prestare due giorni con la promessa che glieli avrebbe restituiti, cosa che non fece, così febbraio restò curto e malingreto, corto ed arrabbiato.

Concluso l'affare, gennaio scatenò contro l'uccello imprudente un vento burrascoso con raffiche di neve così forti da costringerlo a rifugiarsi dentro un comignolo. Ne uscì appena fatta bonaccia, ma era nero anziché bianco e gennaio se ne andò soddisfatto della sua vendetta, gridando alla merla: du ghe l'avea, du me li son tolto, t'eri bianca e t'ò vestia da morto, ti ho vestita da morto.

Dante ricorda questa leggenda nel verso 123 del canto XIII del Purgatorio: "Come fè il merlo par poca bonaccia".

Varrone (De lingua latina, IV, II) sostiene che "merula" viene dal fatto che il merlo ha "una precocità biologica" nel sentire la primavera". >>>

Il merlo, Turdus merula, da noi è sia residente, che svernante e migratore, tant'è vero che lo vediamo in tutte le stagioni, sia in città che in campagna o nei boschi. Ha il becco giallo e non vola mai in gruppo, quindi non può essere confuso con gli Storni, in dial. sturlini, che vediamo volare in gruppi numerosi. Il canto del merlo è "melodico e dolce, chiaro, forte, flautato a ritmo lento con l'aggiunta di dolci cinguettii.

Per capire i riferimenti ai colori presenti nei racconti di Coltro, dobbiamo tener presente che sulle nostre montagne è presente anche il Merlo dal collare, Turdus torquatus, che presenta una vistosa macchia bianca sul petto e il Codirossone, Monticola saxatilis, un uccello che viene raggruppato come il merlo fra i Turdidae e che presenta un inconfondibile piumaggio arancione su coda, petto e addome.

Nel XIII canto del Purgatorio, nel girone degli invidiosi, Dante incontra Sapia, una nobildonna senese che dice di se stessa:

Savia non fui, avvegna che Sapia

fossi chiamata, e fui delli altrui danni

più lieta assai che di ventura mia.


Vedendo i suoi concittadini senesi, ma avversari politici, messi in fuga dai fiorentini durante una battaglia sul Colle Valdesia si rivolge a Dio con queste parole:

. . . . . . . . . Ormai più non ti temo!

come fè il merlo per poca bonaccia.


I riferimenti a Dante e  Varrone (Marcus Terentius Varro, Rieti 116 a.C. – Roma 27 a.C.) ci fanno capire da quanto tempo fosse tramandata la storiella del merlo costretto a rifugiarsi  nel comignolo per scampare ai rigori invernali.

D'altra parte il merlo con il suo canto annuncia la fine dell'inverno, tant'è vero che un altro proverbio dice: Quando el merlo canta d'amore, febraio finisse.

Questo proverbio mi fu confermato tanti anni fa dal vecchio postino del quartiere in cui allora lavoravo, praticamente all'aperto, un giorno di inizio febbraio, quando era apparso un timido sole ed io mi illudevo che fosse finito il freddo. "Caro Mario, mi disse il postino, l'inverno el finisse a la fine de febràr".

Tutti questi bei racconti stanno diventando incomprensibili per le generazioni più giovani, che non possono riconoscere nelle condizioni metereologiche attuali i riferimenti letterari o popolari sopra riportati. La nostra società è abituata a macinare tutto, anche la pietra delle colline, e sicuramente non si lascerà turbare da una ennesima variazione del clima. Abbiamo visto cosa è successo il mese scorso con la conferenza sul clima a Parigi.

Il treno continuerà imperterrito la sua corsa verso il baratro, anche se questo nuovo dato, messo vicino ad una serie di altri dati, dovrebbe impensierirci parecchio.

www.larena.it ...

www.ilfattoquotidiano.it ...

www.nytimes.com ...

www.ilfattoquotidiano.it ...

video.repubblica.it ...

www.ilfattoquotidiano.it ...

Foto: veronabirdwatching

Contenuti correlati

A chi interessano i cipressi?
A chi interessano i cipressi? Uno degli elementi essenziali del paesaggio italiano, il cipresso, sta attraversando una fase critica e probabilmente nel giro di qualche anno sparirà dai nostr... 8822 views Mario Spezia
Un futuro per Verona
Un futuro per Verona Note in calce al libro di L.Viviani, sindacalista storico della CISL con incarichi nella segreteria nazionale ed ex senatore del PD, profondo conoscitore della ... 2446 views Mario Spezia
Michèle Roux e famiglia, contadini di Bergerac
Michèle Roux e famiglia, contadini di Bergerac Giunti in Francia per un convegno sulla viticoltura famigliare come delegati di Assorurale nella regione dell'Aquitania, siamo arrivati nei piccoli comuni rural... 3036 views attilio_romagnoli
La Verona che vogliamo
La Verona che vogliamo In dodici punti, ecco le nostre proposte per il futuro di Verona.1) Una pianificazione partecipata e concertataE' necessaria una reale partecipazione dei cittad... 2700 views il_carpino_comitato_contro_il_traforo_amici_della_bicicletta_legambiente_italia_nostra_wwf
Protezione ambientale, difesa delle colture, salvaguardia della salute
Protezione ambientale, difesa delle colture, salvaguardia della salute L'incontro si terrà sabato 14 Aprile 2012 Presso l'Auditorium delle Scuole Elementari di Negrar.ore 9.40 Tossicologia dei fitosanitariRelatore Dottor Roberto Te... 2460 views Mario Spezia
Cena sociale del Carpino  sabato 12 a San Rocco
Cena sociale del Carpino sabato 12 a San Rocco Il Carpino e Veramente.org invitano soci, amici e simpatizzanti ad una cena di autofinanziamento: contributo 20 euro, bimbi gratis. Prenotazioni: mariospezia@al... 2428 views Mario Spezia
La cultura del buco
La cultura del buco La Giunta Tosi insedia la Commissione tecnica che dovrà valutare i progetti presentati per il traforo delle Torricelle."Nella rosa di componenti la commissione ... 2584 views fulvio_paganardi
I Giovedì della Scienza
I Giovedì della Scienza L'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona propone una serie di incontri con eminenti scienziati nella sede di via Leoncino o al Teatro Ristori.Gio... 2273 views Mario Spezia