Ecofighetti all'erta: nel 2011 arrivano le extended range electric vehicle, automobili doppiamente inefficienti. Ovviamente, promettono di salvare il mondo.

Tempo fa, in un dibattito pubblico sul sito del Sélese, affrontammo l'argomento auto e moto elettriche, concludendo che, ben lungi dal salvare il mondo, questi aggeggi potrebbero essere un utile mezzo di transizione dall'insostenibile presente al futuro a bassa energia (che non darà spazio nemmeno alle efficienti vetture elettriche).

Singolare è il fatto che i meriti dei veicoli elettrici non stanno nell'energia pulita, né nella ricerca tecnologica, bensì nei limiti delle batterie. La scarsa capacità delle batterie fa aguzzare l'ingegno dei produttori e abbassa le pretese degli utilizzatori in termini di gadget.

Abbiamo già scritto: "Non è possibile accumulare più di un tot di energia in quei lenti e costosi pacchi di elementi al piombo o al litio. E allora le scelte tecnologiche diventano interessanti: veicoli leggeri, ruote sottili, assetti rigidi (e scomodi), accelerazioni e velocità sostenibili. Questo è quanto di buono troviamo nelle vetture elettriche."

Nel momento in cui l'umanità risolverà il limite delle batterie, addio tecnologie pulite! Torneranno gli assurdi macchinoni che ingombrano le nostre città.

La novità è che grandi menti e grandi capitali si stanno ingegnando per risolvere questo scomodo problema, e trasformare quindi auto e moto elettriche in una boiata tecnologica.

Fulvio, per esempio, mi segnala questo video in cui si mostra un sistema automatizzato di cambio batterie. Grazie alla standardizzazione del pacco in un blocco sotto l'auto, è possibile lasciare giù le batterie scariche e montare quelle cariche in un tempo leggermente superiore a quello necessario per un pieno: aboliti i tempi lunghi della ricarica e con essi i pregi delle attuali vetture elettriche.



Ma questo sistema sembra costare parecchio, e ha il difetto di rendere inutile l'enorme apparato di somministrazione di benzina sparso nel mondo. Per questo, i geni dell'automotive si sono messi al lavoro, e hanno ideato la macchina più assurda che si potesse concepire: l'auto elettrica alimentata a benzina.

La General Motors, grazie ai soldi gentilmente elargiti dall'amministrazione Obama, se ne esce con la Opel Ampera: esempio di extended range electric vehicle (E-Rev). In parole povere: viaggia per 60 chilometri con un motore elettrico alimentato da batterie al litio, esaurite le quali, continua a viaggiare per 500 km grazie a un gruppo elettrogeno a benzina che produce la corrente necessaria ad azionare il motore elettrico.

Il cambio di batterie al pit-stop è acqua fresca a confronto: questi signori hanno spillato soldi al governo USA per produrre un'auto con due motori, due serbatoi di energia (batterie e benzina) e un quintale di elettronica sofisticata. Il tutto per sommare le inefficienze del motore a scoppio con quelle della viabilità elettrica. Dei fenomeni!

Ovviamente, grazie al generoso serbatoio di benzina, l'attenzione alla leggerezza e alla bassa velocità vanno a farsi benedire: sull'Ampera abbiamo accelerazioni e velocità di tutto rispetto, oltre naturalmente a climatizzatore e tutta una serie di gadget elettrici pesanti e voraci di energia.

Ancora una volta la realtà e la mente malata dell'uomo superano le previsioni più fosche. E attendiamo ancora gli eco-incentivi del governo italiano, che gonfieranno i bilanci dell'inefficiente General Motors con soldi nostri.

Contenuti correlati

La ronda dela pietà
La ronda dela pietà A Verona, come in tutta Italia, è diffusa la richiesta di maggiore polizia. Quando la crisi avanza, monta l'insofferenza nei confronti degli ultimi.Ieri sera no... 2744 views dallo
Niente trucchi sul referendum contro il nucleare
Niente trucchi sul referendum contro il nucleare Il Comitato Antinucleare prepara il referendum del 12-13 giugno. Spunta a Legnago lo striscione antinucleare che annuncia un mese di iniziative nella Bassa.vota... 2535 views redazione
Meditate gente, meditate.
Meditate gente, meditate. Programma degli incontri di febbraio alla Barchessa Rambaldi, Bardolino, con Paolo Menoni e Maurizio Pallante.Venerdì 10 febbraio, alle ore 20,45,a Bardolino, a... 2308 views Mario Spezia
Gli alberi di Pasqua
Gli alberi di Pasqua Tre piante, simbolo della primavera, per augurare a tutti una buona Pasqua.Certamente il Pesco, che ogni anno ritroviamo fiorito a Pasqua, Prunus pers... 2592 views Mario Spezia
L'evoluzione del nimby
L'evoluzione del nimby I movimenti del 'no' spiati per cinque mesi da uno studio, per capirne i punti di forza e smontarli. Il partito del cemento non accetta sconfitte.Questa mattina... 2579 views Michele Bottari
I nostri amministratori
I nostri amministratori Selci, uomini preistorici, attentati e carabinieri nella testa dei nostri amministratori. Gian  Antonio Stella sul Corriere della sera del 6 luglio 20... 2540 views Mario Spezia
Un referendum da vincere
Un referendum da vincere Tutti gli appuntamenti, giorno per giorno. La sproporzione dei mezzi in campo è assoluta. Da una parte il totale oscuramento dell'informazione sulla stessa esis... 2174 views coordinamento_veronese_antinucleare
La redazione si allarga
La redazione si allarga La redazione di Veramente.org si allarga: dopo Lorenzo, figlio di Michele Dall'O', è la volta di Rocco, nato da Alice Castellani.La redazione di Veramente.org s... 2187 views Michele Bottari