La democrazia non è solo un sistema di governo imperfetto, probabilmente è la fonte di molte catastrofi evitabili. Da Tocqueville a Borghezio un avvitamento senza scampo.

Pare che Winston Churchill abbia affermato: "la democrazia è probabilmente la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate fino ad ora." I riferimenti ai regimi totalitari di opposta natura, quello nazista e quello comunista sovietico, sono chiari e tutto sommato condivisibili.

Il filosofo Karl Popper sostenne più o meno la stessa cosa, articolandola, da par suo, in maniera più complessa: "il mondo delle democrazie occidentali non è certamente il migliore di tutti i mondi pensabili o logicamente possibili, ma è tuttavia il migliore di tutti i mondi politici della cui esistenza storica siamo a conoscenza."

Eppure, c'è qualcosa negli ultimi accadimenti che ci fa sospettare che anche la democrazia elettiva possa portare inevitabilmente alla catastrofe.

Guardiamo alla situazione Israele-Palestina: anche un cieco capirebbe che la pace è l'opzione più vantaggiosa per entrambe le parti. Una pace ovviamente equa, che tenesse conto delle istanze di tutte le fazioni, con la cessazione dell'insediamento di nuove colonie, con il riconoscimento reciproco, con la rinuncia alle minacce alla sicurezza, etc.

Una soluzione così chiara da apparire banale. Da questa soluzione tutti trarrebbero grandissimo vantaggio (tranne le elites militari/miliziane, che dalla guerra traggono profitto). Ovviamente tutte le persone un minimo esperte dell'argomento, da una parte o dall'altra, ribatteranno che la realtà è molto più complessa, che ci sono milioni di sfumature da analizzare e risolvere.

Tutto vero, ovviamente. Ma tutta la complessità del problema è riconducibile a un solo fatto, che potremmo chiamare la trappola della democrazia. Dopo anni di alti e bassi, oggi sia i Palestinesi che gli Israeliani sono governati da partiti massimalisti, aggressivi e integralisti. Dal proprio atteggiamento aggressivo traggono un vantaggio elettorale cui non possono e non vogliono rinunciare.

Il risultato è che le pressioni interne fanno perdere di vista l'ovvio obiettivo ottimale (ricordo: la pace!) a entrambe le fazioni, identificando gli avversari come malvagi e non possibili controparti di trattativa. La guerra pare essere l'unico sbocco.

Con la doverosa premessa che i rapporti di forza e le conseguenze del conflitto sono chiaramente sproporzionati, e colpiscono in misura esagerata soprattutto i Palestinesi, la situazione pare essere speculare.

Dal blog Giornalettismo, leggiamo che "l'operazione 'Protective Edge' condotta da Israele ha distrutto una parte significativa dell'arsenale militare di Hamas, ma ha regalato forti consensi al movimento islamico legato ai Fratelli Musulmani che governa la Striscia di Gaza."

"Un istituto di ricerca palestinese ha rilevato un forte spostamento dell'opinione pubblica della West Bank verso Hamas, mentre a Gaza il consenso verso il Movimento islamico di resistenza si è consolidato dopo il conflitto bellico contro Israele. Il dato più significativo di questa indagine è la netta vittoria che otterrebbe Hamas alle prossime eventuali elezioni presidenziali. Secondo questo sondaggio il leader di Hamas avrebbe il voto del 61% dei palestinesi, contro il 32% di chi si schiererebbe per la conferma di Abbas alla guida dell'Autorità palestinese. A nuove elezioni legislative Hamas otterrebbe il 46%, contro il 31% di Fatah."

Ancora più chiaro questo articolo che riguarda il fronte opposto: "un sondaggio ha riportato come il sostegno a Benjamin Netanyahu sia precipitato di quasi 50 punti dopo l'intesa sulla tregua. Durante il conflitto la popolarità del premier era salita, sfiorando l'82%, mentre dopo l'annuncio del 'cessate il fuoco', due giorni fa, i sondaggi hanno indicato come soltanto il consenso del premier sia crollato fino al 38%."

Non sembrano esserci vie d'uscita: chi persegue il dialogo viene trombato alle elezioni, e chi invece aizza il popolino contro il nemico per farsi eleggere si trova poi costretto a praticare la guerra e la sopraffazione.

Dalle nostre parti si sta certamente meglio che nella striscia di Gaza, ma i segni della trappola della democrazia sono lo stesso evidenti. Alcuni politici pronunciano frasi che solo qualche anno fa sarebbero state condannate da tutti, mentre ora suscitano l'orgoglio di "Parlare alla pancia."

Il nostro sindaco Tosi si è insediato con una campagna mediatica oltranzista e razzista, salvo poi cercare maldestramente di convergere al centro (operazione piuttosto complicata nonostante la cura Bolis).

La critica al principio di maggioranza non è una novità: il filosofo liberale francese Alexis de Tocqueville, già nell'ottocento, parlò chiaramente di tirannia della maggioranza: "Cosa è mai la maggioranza, presa in corpo, se non un individuo che ha opinioni e spesso interessi contrari ad un altro individuo che si chiama minoranza? Ora, se voi ammettete che un uomo fornito di tutto il potere può abusarne contro i suoi avversari, perché non ammettete ciò anche per la maggioranza? Gli uomini, riunendosi, mutano forse di carattere?"

Nel mio piccolo, alla comparsa di Berlusconi nella scena politica italiana, mi lamentavo che il mio voto valesse esattamente come quello di mia zia Lodovica, completamente disinteressata alla cosa pubblica, ma berlusconiana convinta. Il tempo mi ha fatto rivalutare la vecchia zia, che fondamentalmente aveva ragione (ma senza sapere il perché).

Ma ora è diverso: mai come ora la sensazione è quella di un vicolo cieco, alla fine del quale ci attende la catastrofe. Chiudo con l'ultima citazione, chissà che non disegni una soluzione possibile.

Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia.

(Giovannino Guareschi)

Contenuti correlati

La vera partita si gioca in casa
La vera partita si gioca in casa Renzi ha aperto una nuova partita virtuale con il Consiglio Europeo. Si tratta della ennesima manovra di distrazione di massa.Sappiamo tutti che la vera partita... 2769 views Mario Spezia
Tosi dà i numeri
Tosi dà i numeri Il sindaco di Verona imperversa su televisioni e giornali, ma spara cifre a casaccio, proprio come quando esercita il suo sport preferito.Ecco i numeri corretti... 2504 views antonio_brescia
Ritorna 'Brutti Caratteri'
Ritorna 'Brutti Caratteri' Il falso mito della sicurezza e altro al Festival dell'editoria e delle culture indipendenti 'Brutti Caratteri', a VeronettaDa venerdì 28 marzo a domenica 6 apr... 2397 views alice_castellani
Limitiamo la velocità delle auto
Limitiamo la velocità delle auto Chiediamo il limitatore di velocità per le auto. Una tecnologia semplicissima potrebbe far rispettare anche i limiti delle aree urbane. Una petizione.Sei convin... 3603 views Michele Bottari
Il nuovo stadio
Il nuovo stadio Al posto del vecchio stadio, migliaia di mc. di cemento. Il nuovo è progettato poco distante, con effetti nulli sui disagi del quartiere durante le partite. 40 ... 2351 views giorgio_massignan
Passalacqua in piazza
Passalacqua in piazza Giovedì 28 luglio ore 20.45 ASSEMBLEA CITTADINA SULLA PASSALACQUA sotto i frondosi ulivi di Piazza IsoloLa cittadinanza di Veronetta e di tutta la città è invit... 2426 views redazione
Sostiene Pelanda
Sostiene Pelanda La nuvola frustra le previsioni di ripresa del povero Pelanda.Pelanda è l'economista (?) che ogni lunedì ci allieta dalle prime pagine dell'Arena discettando si... 2330 views dallo
E brava la Patrizia Bravo!
E brava la Patrizia Bravo! Questi sono gli interventi con i quali poco a poco si trasforma "l'ambito delle colline" in "ambito delle villette". Fra qualche mese si vota: da bravi, ricordi... 3785 views Mario Spezia