L'ultimo in ordine di tempo è Bruno Fantoni, presidente di Confcommercio della Lessinia, a spiegarci che i lupi sono la rovina del turismo sui nostri monti.

 

C'è da restare basiti difronte a tanta ignoranza e ottusità e forse è giunta l'ora di prendere le distanze da un ambiente e da un turismo preoccupato solo del guadagno incassato a fine giornata. C'è una povertà culturale estrema dietro alle dichiarazioni del rappresentante di Confcommercio, una totale ignoranza della storia, dell'ecologia e degli equilibri fauno-floristici del territorio in cui vive e lavora.

Ci sono anche vent'anni di propaganda politica leghista, ma non solo leghista, che ha costruito le proprie clientele sulla disinformazione e sulla distruzione sistematica del territorio, all'insegna di: Bon tuto, basta che el renda!

Mai uno studio serio, un esperto vero, un piano ambientale che si possa definire tale. Solo interventi a spot  giustificati con miserabili allegati realizzati con la tecnica del copia-incolla.

Sembra che l'unico tipo di turista al quale Fantoni e soci riescano a pensare sia il veronese sedentario che alla domenica tira fuori la macchina, ci carica su la famiglia e si dirige al ristorante in quota, dove la famiglia provvede ad incorporare scorte alimentari per il prossimi cinque anni di carestia. Suvvia Fantoni, dopo un pranzo di quelle proporzioni nessuno riesce ad inoltrarsi nel bosco fino ad incrociare le tracce dei lupi famelici.

Non si prendono neppure in considerazione le osservazioni di chi dei lupi si occupa da decenni, di chi sta lavorando da anni al progetto Life WolfAlps. Non si vuole neppure sapere cosa hanno fatto nelle altre regioni, come hanno affrontato e risolto i problemi legati alla presenza dei lupi e degli altri animali selvatici.

I lupi nelle Marche

Non si vuol accettare il fatto che i lupi non sono stati portati sui Lessini dalle guardie forestali, ma sono arrivati da soli e sono arrivati perché sulle nostre montagne si erano finalmente create le condizioni per la loro sopravvivenza, condizioni che sono il frutto di importanti cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni, alcuni per via naturale, altri per mano dell'uomo.

Guarda caso, nessuno si ricorda mai di dire che invece i cinghiali sono stati sicuramente introdotti nel nostro territorio dall'uomo, un uomo che aveva la chiara intenzione di prenderli a fucilate. I cinghiali hanno prodotto sia in montagna che in collina dei danni enormi, ma siccome stanno bene ai cacciatori e anche ai ristoratori, allora il problema non si pone. Questo per dire quanto sia relativo il concetto di danno e di pericolosità.

Al signor Fantoni non è mai venuto in mente che ogni anno qualche persona viene morsa dalle vipere, che sono di gran lunga più pericolose dei lupi? Eppure nessuno si sogna di sconsigliare ai turisti di frequentare i boschi e i prati in cui queste serpi velenose sono sicuramente presenti.

E che dire delle zecche, che possono veicolare malattie anche molto gravi e che negli ultimi anni hanno avuto una diffusione enorme?

Per finire, vogliamo parlare della pericolosità dei funghi? Quanta gente è finita all'ospedale o, peggio, al camposanto per intossicazione da funghi?

Caro Fantoni, la vita, come il bosco, è difficile, piena di rischi, talvolta crudele. Si può affrontarla secondo i dettami della favola di Cappuccetto Rosso, oppure cercando di studiare, osservare, ragionare, capire, per utilizzare poi al meglio la ricchezza di opportunità che la vita stessa ci offre.

La paura e l'ignoranza non sono mai state buone consigliere.

Contenuti correlati

Il costo ambientale di un’auto nuova
Il costo ambientale di un’auto nuova Ovvero è proprio vero che conviene per l’ambiente acquistare un’auto nuova?I politici comunali, provinciali, regionali nazionali cavalcano l'onda mediatica, pri... 11072 views pierluigi_tacinelli
Flora popolare veneta
Flora popolare veneta Martedì 4 aprile 2017, ore 17.00, presso la sede dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere - Verona, via Leoncino, 6 - verrà presentato il nuovo lavoro di... 2799 views Mario Spezia
La Disneyland dell'amore
La Disneyland dell'amore Secondo il Daily Mail, Verona sarebbe poco più che una macchinetta per pelare i piccioncini stranieri. Sindaco e notabili non ci stanno. L'opinione di Italia No... 2047 views Michele Bottari
Il presepe di Negrar 2018: riflessioni di un perdigiorno
Il presepe di Negrar 2018: riflessioni di un perdigiorno Una analisi nitida, dissacrante ed incisiva del divario incolmabile che si è venuto a creare nel nostro immaginario collettivo tra il paesaggio immaginato e il ... 3431 views gabriele_fedrigo
T R E D E S E D O D E S E
T R E D E S E D O D E S E Santa Lucia con le tradizioni popolari veronesi - sabato 12 e domenica 13 dicembre 2009 ' Rione Santo Stefano - VeronaCelebrare una Santa Lucia più legata alla ... 2172 views Mario Spezia
Ranucci replica a Tosi
Ranucci replica a Tosi Dopo il duro comunicato dei politici veronesi contro la puntata di Report dell'11 ottobre, arriva la risposta del giornalista italiano, che smentisce le accuse ... 2485 views sigfrido_ranucci
ARPAV, a che gioco giochiamo?
ARPAV, a che gioco giochiamo? Nell'articolo apparso ieri su L'Arena, l'Arpav sembrerebbe assolvere il cementificio. Rimane un dubbio: il titolo rispecchia i dati dell'ARPAV o l'opinione dell... 2032 views giovanni_beghini
Informazione cafona
Informazione cafona Due casi: Foresta di Giazza e Monte Baldo.In entrambi i casi vengono spacciate per buone e sensate delle proposte che rasentano il delirio.FORESTA DI GIAZZATito... 2223 views redazione