Sbagliare gli obbiettivi è molto pericoloso e lo è sempre stato, sia nelle favole che nella realtà.

Si racconta che, tanti e tanti anni fa, esistevano due città cugine: Erona ed Olzano.

Erona sorgeva al margine settentrionale di una fertile pianura, là dove le montagne digradano in dolci colline; Olzano era meno fortunata, stretta in una conca cinta da alte montagne, con un clima rigido durante l'inverno e torrido nei mesi estivi.

A quei tempi regnava un saggio imperatore che mandava ogni anno i suoi uomini più fidati in tutte le terre conosciute alla ricerca di nuove scoperte che potessero migliorare le condizioni di vita dei suoi sudditi.

Poi riuniva i rappresentanti di tutte le città del suo regno affinché potessero conoscere queste novità.

Quell'anno dovunque si sussurrava che qualcosa di eccezionalmente importante era stato scoperto nelle fredde e lontane terre del nord.

I rappresentanti di Erona ed Olzano partirono con grandi aspettative.

La Sala del Consiglio era stracolma, tutti erano molto eccitati, ma quando entrò il Gran Ciambellano con la scoperta dell'anno, si alzò un forte brusio… si trattava di un piccolo cavallo, elegante nelle sue forme, ma certamente inadatto a trainare le pesanti carrozze che affollavano le vie delle città.

Poi il Gran Ciambellano iniziò a parlare e ritornò il silenzio:

"Questo cavallo è molto più piccolo di quelli che noi siamo abituati ad utilizzare, ma costa poco e soprattutto - anche se vi sembrerà incredibile - non mangia nulla !

Non può trainare pesanti carrozze, quindi non può sostituire tutti i cavalli, ma, se impiegato con giudizio, migliorerà in modo incredibile la vita nelle vostre città. E' anche grazie a lui che i paesi del nord, un tempo poveri, oggi hanno raggiunto un benessere invidiabile.

Un difetto, se così vogliamo chiamarlo, ce l'ha: essendo così piccolo e leggero non può correre sulle stesse strade dei cavalli tradizionali, sarebbe facilmente travolto ed ucciso, ma ha bisogno di percorsi dedicati. Tutti noi sappiamo quanto siano congestionate le nostre città, sarà vostro compito riuscire a convincere gli abitanti, che in taluni casi potrebbero perdere dei parcheggi per carrozze, dell'importanza di questo nuovo cavallo per il loro avvenire".

Mai era successo che fosse stato presentato qualcosa di sbagliato, per cui, anche se dubbiose, Erona ed Olzano decisero di introdurre i nuovi cavalli.

Olzano fece le cose per benino, fissò uno stanziamento annuale di due monete d'oro, preparò un piano generale, con obbiettivi a due e dieci anni, ed iniziò a realizzare i primi tratti di percorsi dedicati ai nuovi cavalli. Da buoni montanari, abituati a non sprecare, colsero l'occasione, ogni volta che realizzavano un percorso dedicato, per mettere a posto tutti i servizi (acquedotto, fognature, etc.) che passavano sotto terra e, soprattutto (questo fu il vero fattore di successo), quando mettevano a posto un tratto di strada, lo facevano così bene (nuovi marciapiedi, nuove panchine, nuovi alberi) che le persone che abitavano vicino, poi erano le prime a "pretendere" che le nuove strade fossero realizzate anche sotto casa loro.

Erona, città molto meno "rigida" della montanara Olzano, scelse la via di non scontentare nessuno (con il risultato di non accontentare nessuno), per cui si procedette a singhiozzo e senza un progetto complessivo.

Passavano gli anni e ad Olzano i nuovi cavalli si diffondevano più che ad Erona, ma lentamente…

Poi accadde un fatto imprevedibile, quando i vari percorsi dedicati ai cavalli "leggeri" furono integrati fra loro, il numero di spostamenti giornalieri passò da diecimila a centomila ! Era accaduto che i genitori degli studenti, non avendo più paura per la sicurezza dei loro figli, avevano deciso di mandarli a scuola - da soli - con i nuovi cavalli.

Gli effetti sull'economia di Olzano furono strepitosi, la competitività della città crebbe in modo esponenziale, tutto si svolgeva in modo ordinato e veloce, le terre non più necessarie a coltivare il fieno per i cavalli tradizionali furono rimboscate, con grandi benefici per la salubrità dell'aria e per la salute dei cittadini. Olzano si trasformò velocemente in un importante centro per gli affari ed il turismo.

Erona, a fronte del fisiologico aumento di spostamenti, senza la diffusione dei nuovi cavalli, dovette fronteggiare la situazione con nuove strade per cavalli tradizionali, ma, in questo modo, ne aumentò il numero e anche le nuove strade restavano presto congestionate. Per produrre fieno, perse gli ultimi boschi, la qualità dell'aria peggiorò ed i suoi abitanti iniziarono ad ammalarsi. Era precipitata nella tipica situazione del gatto che si morde la coda.

Non sappiamo se anche Erona un giorno sia riuscita ad introdurre il nuovo modo di spostarsi, ma la morale di questo racconto è che non importa quanto tu sia bello, ricco e famoso, se non farai le cose giuste, lentamente ma inesorabilmente, sei destinato al declino.

Contenuti correlati

Avvinti come l'edera
Avvinti come l'edera L'edera è una pianta legnosa con rami striscianti, radicanti o rampicanti, che riesce ad avvolgere e a soffocare anche gli alberi più alti e solidi. Sarebbe un ... 2989 views Mario Spezia
La UE interviene sulla contaminazione da tetracloroetilene a Negrar e ...
La UE interviene sulla contaminazione da tetracloroetilene a Negrar e ... Il Commissario Ue all'Ambiente risponde all'interrogazione dell'eurodeputato Andrea Zanoni sulla contaminazione da tetracloroetilene (PCE) verificatosi a Negrar... 1961 views Mario Spezia
Studiare e praticare la Mediazione Interculturale
Studiare e praticare la Mediazione Interculturale A Verona un Master in 'Comunicazione e Mediazione Interculturale', il primo in e-learning dell'Università degli Studi di Verona, per formare addetti specializza... 1935 views alice_castellani
9 - L' esempio del Chianti
9 - L' esempio del Chianti Il Chianti restaura i suoi vigneti per ritrovare il paesaggio perduto. La Repubblica — 28 dicembre 2009 - di F. ErbaniLa rivoluzione parte da Lamole, Val di Gre... 1780 views francesco_erbani
Al Mazziano Controcanto
Al Mazziano Controcanto Venerdì 5 dicembre due proiezioni di "Controcanto" video di Maxi Subiela dedicato a Sandro detto il Conte.Venerdì 5 dicembre, al Cinema " Mazziano" venerdì 5 di... 2287 views Michele Bottari
Atapuerca chiama Fumane
Atapuerca chiama Fumane Non di solo cemento vive l'uomo della Valpolicella, sopratutto se impara a sfruttare bene le opportunità che le si offrono. Nei giorni 15 e 16 marzo si son... 3137 views Mario Spezia
Basta diserbanti!
Basta diserbanti! Al di là di tutte le discussioni sui livelli di tossicità per la salute e per l'ambiente, è ormai assodato che la pratica del diserbo chimico va abbandonata e s... 3594 views Mario Spezia
Vota l'Arsenale fra i Luoghi del cuore
Vota l'Arsenale fra i Luoghi del cuore Se l'ex Arsenale Austriaco di Verona (unica opera del genere in Italia) otterrà un numero significativo di voti, vedrà finalmente finire il suo incessante degra... 1802 views Mario Spezia