Le osservazioni dei Comitati ed Associazioni al Progetto del Comune.

E' del tutto illusorio pensare di risolvere il problema di Corso Milano senza prefiggersi l'obbiettivo della riduzione del traffico veicolare motorizzato privato. In assenza di una misura adatta a togliere automobili da questa arteria, favorendo il trasporto pubblico o i mezzi di spostamento alternativi, come la bicicletta, ogni intervento sulla strada è destinato a rivelarsi inefficace.

La riduzione del traffico rappresenta l'unica vera premessa per la riqualificazione di Corso Milano.

A questo proposito, l'assessore Tosato dovrebbe dire, con la medesima dovizia di particolari manifestata durante la presentazione pubblica del suo progetto, come, dove quando e con quali risorse verrà realizzato il parcheggio scambiatore destinato ad intercettare il traffico proveniente dalla strada Gardesana e dalla Bresciana. Come si propone di disincentivare l'ingresso in città delle automobili e come intende dimensionare la linea di trasporto pubblico che lo dovrebbe servire e collegare alla città.

Il fatto stesso che ad occuparsi del nodo di Corso Milano sia l'assessore alle Strade e non l'assessore al Traffico dimostra che questa amministrazione ha deciso la sistemazione della strada senza aver chiarito quali sono gli obiettivi che si propone di conseguire. Se la decisione è quella di fare una arteria a scorrimento veloce, si dica chiaramente ai commercianti di cercarsi una nuova sede in zone più accessibili e agli abitanti di cercarsi un appartamento in zone più vivibili. Con Corso Milano non sono in gioco semplicemente una "strada" o un "marciapiede" da usare domani, ma la strategia della viabilità e della mobilità cittadina dei prossimi vent'anni.

Non è affatto chiaro, poi, come l'assessore Tosato possa sostenere che il Traforo delle Torricelle toglierà traffico da questa arteria: su quali dati, studi o analisi dei flussi di traffico si basano le sue affermazioni? In base a quale ragionamento afferma che dopo la realizzazione del traforo Corso Milano potrebbe tornare a due corsie? Come al solito, il traforo delle Torricelle è presentato come la panacea di tutti i mali (per Veronetta, Corso Milano, Borgo Trento, Teatro Romano e perfino per Verona Sud), sempre sulla base di affermazioni apodittiche mai accompagnate da nessuna dimostrazione o previsione ponderata.

Per tutte queste ragioni le associazioni e i comitati chiedono che:

 due delle quattro corsie previste dal progetto vengano riservate ai mezzi pubblici, cioè che siano corsie preferenziali, e che dovendo scegliere tra sosta e corsia preferenziale venga riconosciuta la priorità a quest'ultima

 che la bicicletta non venga più considerata mero elemento residuale, ma elemento importante del sistema di mobilità che il progetto di riqualificazione dovrebbe disegnare

 il previsto parcheggio scambiatore venga specificato e diventi parte integrante del progetto di riqualificazione

venga dimostrata la relazione tra traforo delle Torricelle e riqualificazione di Corso Milano

Amici della Bicicletta - Fiab

Associazione Il Carpino

Comitato contro il collegamento autostradale delle Torricelle

Italia Nostra

Legambiente

Wwf

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