Gli esseri umani sono convinti di fare le proprie scelte in base alla convenienza, una convenienza sempre più individuale e sempre più indotta dai mezzi di comunicazione di massa.

Perchè gli inglesi hanno votato per uscire dalla UE?

Ci possono essere milioni di motivi, giusti, meno giusti, assurdi, fondati, infondati.

Tutti gli inglesi che hanno votato per uscire sono convinti che da oggi il Regno Unito è più forte, più autonomo, più sicuro e che la la loro vita personale migliorerà.

Chi ha votato per rimanere nell'Unione è convinto del contrario.

Per ora gli effetti sono disastrosi e il Regno Unito rischia di spaccarsi, perchè Galles, Scozia e Irlanda del Nord potrebbero puntare a loro volta sull'indipendenza da Londra.

Di sicuro c'è il fatto che un paio di anni fa Cameron ha pensato che questo referendum gli avrebbe fatto vincere la sua campagna elettorale e gli avrebbe permesso di ottenere importanti contropartite da Bruxelles.

Il vero vincitore oggi è Nigel Farage dell'Ukip, il quale, dopo la batosta alle politiche, proprio cavalcando l'euroscetticismo, è ritornato prepotentemente sulla scena. Molti inglesi hanno votato NO convinti dagli slogan razzisti di Farage.

Quasi tutte le leggi proposte ed approvate dal governo Renzi sono giustificate dalla convenienza.

Dei cittadini?

No, del governo Renzi.

Dal Jobs Act alla riforma della Costituzione, passando per la riforma della Pubblica Amministrazione, c'è un disegno complessivo piuttosto evidente che mira ad ottenere il consenso degli elettori promettendo continuamente interventi miracolistici senza incidere minimamente nei gangli vitali della nostra società.

La gestione delle banche fallite, perchè di questo si tratta, è esemplare.

Un altro bell'esempio è quello degli incentivi per le nuove assunzioni e dell'utilizzo dei vouchers.

I voucher permettono di pagare il singolo lavoratore per ora lavorata, senza bisogno di stipulare alcun contratto. Il loro valore nominale è pari a 10 euro, che comprendono la contribuzione in favore della gestione separata dell'INPS (13%), l'assicurazione all'INAIL (7%) e un compenso all'INPS per la gestione del servizio. Il netto per il lavoratore è quindi di 7,50 euro all'ora.

Mesi e mesi di proclami trionfalistici sull'aumento delle assunzioni dovuto a queste misure, quando tutti sappiamo che centinaia di migliaia di lavoratori sono stati prima licenziati e poi riassunti per poter utilizzare gli incentivi, oppure addirittura pagati con i vouchers, ma contabilizzati come nuovi assunti.

E' difficile capire quale possa essere stata la convenienza per i lavoratori ed ancora più difficile convincere gli imprenditori che hanno continuato a pagare regolarmente gli stipendi ai propri dipendenti, senza licenziarli e senza ripiegare sui vouchers, che non sono stati degli imbecilli.

Tutti vorremmo poter usufruire di servizi efficienti e moderni. Vorremmo veder gestire i servizi pubblici con onestà e con capacità professionale. Vorremmo anche essere rispettati in quanto proprietari, pur se collettivamente, di questi servizi.

Gli ultimi governi, compreso quello in carica, hanno intrapreso una strada che va nella direzione opposta. Hanno smobilitato una serie di apparati che avevano il compito di controllare alcuni settori di primaria importanza, vedi il Corpo Forestale dello Stato e le Guardie Provinciali ed hanno consegnato tutti gli uffici pubblici nelle mani dei partiti, che ormai da decenni inseriscono i loro uomini in tutto l'organigramma dei comuni, degli uffici pubblici, delle aziende pubbliche, delle aziende sanitarie, dei trasporti, dei servizi, delle Regioni, senza alcun riguardo per la preparazione professionale e per l'esperienza dimostrata.

Non solo, ma si è provveduto ad eliminare in maniera sistematica dagli stessi uffici tutti quei funzionari ed impiegati che pretendevano di svolgere il loro lavoro con indipendenza, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. Questa prassi ha di fatto svuotato gli uffici pubblici di tutta la competenza e la professionalità che un tempo permetteva agli stessi di svolgere egregiamente il loro lavoro.

Uno stato ridotto in queste condizioni non è conveniente per i cittadini e può facilmente cadere preda del Farage di turno.

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