Manovre preelettorali in casa PD.

Davvero sorprendente la partenza della campagna elettorale dl PD con 3 punti all'ordine del giorno:

No al Traforo, ferma opposizione all'inceneritore di Ca' del Bue e rispetto dell'esito referendario sulla gestione pubblica dell'acqua.

3 temi sui quali il PD nei 4 anni precedenti si è speso pochissimo e malissimo: si pensi alla melina sui miglioramenti al progetto del traforo, oppure all'andamento ondivago delle posizioni espresse su Ca' del Bue, oppure alla scarsissima convinzione con cui il PD ha affrontato i referendum, salvo poi cavalcare il risultato una volta vinta la battaglia.

Ora si tratta di capire se il PD fa sul serio oppure se sta preparando trappoloni.

Vediamo il testo del programma elettorale sottoscritto dalla compagine di sinistra:

www.pdverona.it ...

TRAFORO - INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA':  - avviare il confronto con la società serenissima A/4 per impegnare i finanziamenti a disposizione – circa 54 vmilioni di euro – per la realizzazione della tangenziale ovest di Verona individuando il tracciato migliore;

Che sarà mai questo tracciato ovest?

L'unica strada che c'è in programma ad ovest della città è la strada di Gronda, che collega appunto il Traforo con Verona Nord.

Finora nessuno nel PD ha chiarito il dubbio sollevato da Alberto Sperotto.

-IL PASSAGGIO A NORD: In ogni caso, posto che la soluzione traforo favorisce il trasposto privato…,eventuali altrie ipotesi sono da motivare con studi analitici rapportati al quadro esigenziale, alla mobilità esistente nell'area interessata, da migliorare, e a tutte le alternative in grado di garantire maggiori benefici con riguardo all'ambiente e alla mobilità medesima.

E qui non ci sono dubbi che si stia parlando di mitigare il Traforo con fiorellini e paraventi.

Sugli inceneritori di CA' DEL BUE la opposizione  appare più netta e rispecchia al 90% le analisi e le proposte fatte dai Comitati e dal Sindaco Zerman.

Sulle AZIENDE PARTECIPATE leggiamo analisi molto generiche e nessuna proposta concreta che vada nel senso richiesto dal pronunciamento referendario e dal movimento dei Beni Comuni.

Ora, a tutti piacerebbe veder riunite in un unico fronte tutte le forze che in questa città hanno a cuore l'ambiente, la salute e la partecipazione democratica. Chi durante gli ultimi anni si è battuto con maggior impegno su questi temi vorrebbe finalmente raccogliere i frutti di tanto lavoro e contribuire ad un cambiamento così a lungo atteso.

La scelta di Michele Bertucco come candidato della coalizione di sinistra è sicuramente un buon segno, da tutti apprezzato, ma non si illudano gli strateghi del partito che basti una buona carota a far digerire le successive  bastonate.

Ormai siamo tutti grandi e vaccinati e nessuno ha più voglia di farsi pigliare in giro.

Se il PD non saprà mettere in campo un uomo, una squadra e un programma credibile, troverà sulla sua strada un avversario piuttosto determinato e deciso ad andare fino in fondo.

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