L' esperienza di produzione e di acquisto di prodotti biologici nelle valli del Bellunese. Da Carta EstNord.

 

Alla base di tutto c'è un patto. Una ventina di imprese agricole dell'associazione Dolomiti bio, sette gruppi di acquisto solidali, una manciata di piccoli coltivatori del gruppo "Coltivare condividendo", gruppi di cittadini consapevoli, comitati e associazioni hanno stretto un patto: favorire un circuito di economia locale basata sul rispetto dell'ambiente, sulle tipicità locali, sulla consapevolezza del valore del lavoro. E il bello è che lo stanno facendo. Questa primavera sono nate 4 nuove aziende biologiche che contano di poter vendere i propri prodotti ai gas della provincia e grazie al patto tutto questo sarà possibile. Il contesto è la provincia di Belluno dove l'agricoltura da qualche decennio è stata relegata ai margini della monocultura del turismo e, in alcune zone, dell'industria [l'occhialeria] oggi in grave crisi. "Se c'è un futuro per l'agricoltura in questa provincia di montagna – assicura Tiziano Fantinel, tra i promotori del patto – è quello delle produzione tipiche e biologiche che salvaguardi il paesaggio e la biodiversità. Se scimmiottiamo l'agricoltura intensiva della pianura siamo finiti".

Oltre a collezionare nuovi aderenti - in arrivo un'associazione bellunese che si occupa di educazione alimentare - il patto si è preoccupato in questi mesi di promuovere la comunicazione anche attraverso una mostra sulle sementi antiche che sta facendo il giro delle diverse sagre e feste paesane, "un modo – ci spiega Fantinel – per mantenere in vita l'antica pratica dello scambio dei semi, in contrapposizione a chi vorrebbe brevettare le sementi e impedirne lo scambio". I promotori hanno aperto un dialogo anche con gli enti locali proponendo l'adozione di "regolamenti rurali" che disciplinino seriamente l'utilizzo di diserbanti e pesticidi e tutelino le produzioni biologiche. L'iniziativa sta contagiando nuovi soggetti: due consorzi dei prodotti tipici bellunesi, quello dell'orzo o del fagiolo gialet, stanno studiando la possibilità di una certificazione biologica di gruppo, modalità suggerita dai promotori del patto, che coinvolga tutte le aziende e possa far sì che anche le più piccole arrivino alla coltivazione biologica.

Una strada, quella indicata dal patto, diametralmente opposta a quella praticata dalla società agricola La Feltrina, di cui è presidente Gabriele Calliari, presidente anche della coldiretti del Trentino Alto Adige, che a Cesiomaggiore, conduce 20 ettari di meleto intensivo sul modello della Val di Non. "Siamo fermamente convinti che il cosiddetto 'modello trentino', dopato da finanziamenti pubblici, basato su un agricoltura intensiva, super trattata e super concimata non sia l'ideale per questa nostra provincia - scrivono i responsabili del gruppo Coltivare Condividendo -, né dal punto di vista ambientale e paesaggistico; né da quello economico ed occupazionale".

Il prossimo appuntamento è per il 27 novembre quando il patto chiamerà al "raccolto" per verificare la strada fatta, incontrare nuovi compagni e capire come proseguire ancora.

www.estnord.it ...

coltivarcondividendo.blogspot.com

Contenuti correlati

Facebook batte moneta: pericolo in rete
Facebook batte moneta: pericolo in rete Il gigante social punta a monopolizzare le transazioni tra privati. Un'iniziativa dal basso parte con una raccolta fondi per cercare di contrastarlo.Sul sito bi... 2191 views loretta
Marezzane e la Valpolicella
Marezzane e la Valpolicella Domenica 19 settembre, ore 9.30, appuntamento a Malga Biancari, in Località Girotto. Per tutta la giornata percorsi naturalistici, informazioni e convivialità. ... 2900 views fulco_pratesi
Notti con le ali
Notti con le ali Quattro serate sull'avifauna e sulla natura, il venerdì sera in Sala Marani con inizio alle ore 21.00, dal 13 marzo al 3 aprile. L'ingresso è gratuito.Le serate... 2954 views Mario Spezia
Le osservazioni del WWF sull'Adige
Le osservazioni del WWF sull'Adige il presidente onorario di WWF Veneto e il presidente di WWF Verona spediscono a tutte le autorità di bacino le loro osservazioni sulla gestione del fiume Adige.... 3857 views averardo_amadio
Ei fu, siccome immobile…
Ei fu, siccome immobile… Flavio Tosi non è più il fascistello di provincia che si beccava una condanna definitiva per razzismo, ma non è diventato il politico progressista che Bolis avr... 4376 views Mario Spezia
Finanziamenti pubblici all'agricoltura
Finanziamenti pubblici all'agricoltura Finita la vendemmia si fanno i conti e si scopre chi ha guadagnato e chi ha perso.Continua l'espansione del settore vinicolo in Veneto.Nel 2011 in Veneto sono s... 2607 views Mario Spezia
Un albero per ogni nato
Un albero per ogni nato Sboarina e Tosi piantano alberelli per celebrare i nuovi nati veronesi. Si apprezza il gentile gesto, ma si spera coerenza anche in altre scelte ambientali dell... 2915 views dallo
Dalla dittatura del mercante a quella dei mercati
Dalla dittatura del mercante a quella dei mercati Riponete le bottiglie di spumante: le dimissioni di Berlusconi ci fanno passare dalla padella del caudillo alla brace dei mercati finanziari isterici. Lacrime e... 4149 views Michele Bottari