Problemi per i rifiuti anche in Umbria: inceneritore (pardon, termovalorizzatore) sequestrato dalla magistratura. Ma il problema siamo noi.

Sull'inceneritore Municipale di Terni ieri sono stati apposti i sigilli per "effettuare prelievi e campionature da sottoporre ad esame", secondo l'agenzia AGI. Non basta: sono anche partiti nove avvisi di garanzia, al sindaco di Terni, ai membri del c.d.a. dell'Azienda servizi municipalizzati, e ad alcuni tecnici.

Sembra si tratti di un sequestro probatorio, per evitare che le prove possano essere disperse. L'azienda a dicembre aveva anticipato i giudici con un "processo di manutenzione straordinaria"  a seguito di presunti problemi su uno dei cicli d'incenerimento, nonostante, precisano in ASM, non si metta in dubbio "la qualità del processo stesso d'incenerimento".

Il sequestro di fatto paralizza lo smaltimento cittadino, perché riguarda anche il sistema di compattazione dei rifiuti destinati alla discarica di Orvieto. I 32 operai, entro le prossime 48 ore, dovranno sottoporsi ad esame radiologico.

L'inceneritore di Terni è stato costruito nel 1975, in zona Maratta Bassa, a ridosso del fiume Nera e della zona industriale di Sabbione. Dopo un breve periodo di funzionamento, ha subito un processo di ristrutturazione per adeguarlo alle normative trasformandolo in termovalorizzatore di rifiuti con produzione di energia elettrica.

Entrato in servizio nel 1998, l'impianto ha bruciato sino al dicembre scorso oltre il 50 per cento dei rifiuti urbani della provincia. Ma dal 2003, secondo la magistratura, i liquami dell'inceneritore sarebbero stati scaricati nel fiume Nera fuori dai limiti di legge per il mercurio e i metalli pesanti.

L'Asm avrebbe tentato di diluirli aggiungendo acque di raffreddamento provenienti dalle torri dell'impianto. Oltre a questo, si sospetta una produzione di diossine causa temperature troppo basse di combustione, e incenerimento di rifiuti non autorizzati, i temuti ospedalieri.

Dopo le recenti polemiche sulla necessità degli inceneritori, questa vicenda riapre la discussione. "I termovalorizzatori sono la soluzione" (perché chiamarli inceneritori fa meno fico), ci ripetono quelli che hanno la verità in tasca.

In realtà questi impianti obsoleti, con le allergie, malattie respiratorie, tumori, che si portano dietro, hanno il difetto di nascondere il problema, la cui soluzione, in realtà, è faticosissima: produrre meno rifiuti.

"Produrre meno stronzate usa-e-getta. Produrre meno, usare di più", sostiene l'editoriale di oggi di Giap. "Il problema siamo noi, non i rifiuti. Il problema siamo noi, non la camorra."

"È il nostro stile di vita a essere "ecomafioso", è il consumo fine a se stesso ad essere ecomafiogeno", continuano i Wu Ming. "Non c'è camorra che possa smaltire o sversare illegalmente rifiuti che non vengono prodotti".

Contenuti correlati

La valle al bivio
La valle al bivio VENERDÌ 27 APRILE, ORE 20.30 a FUMANE, presso l'ESSICCATOIO DELLE UVE, via Ponte VajoDall'asfissia  della  cementificazione al respiro  di nuove ... 2080 views Mario Spezia
6 agosto Concerto al Maso
6 agosto Concerto al Maso Sabato 6 agosto 2016 alle ore 20.30 l'associazione Il Carpino propone il consueto concerto nella corte del Maso di Montecchio. Musicisti di chiara fama ed uno s... 2350 views Mario Spezia
Allarme inceneritori
Allarme inceneritori E' una grave minaccia per la qualità della nostra aria il decreto legge che il ministro dell'ambiente (?) dell'attuale governo si propone di far appro... 2363 views Mario Spezia
Il vento fa il suo giro
Il vento fa il suo giro Un film in più momenti sul Territorio: le sue resistenze, le sue opportunità. Il tavolo "Dallo sviluppo sostenibile alla decrescita" del progetto europeo T... 2738 views laura_girelli
Appuntamenti di fine settimana
Appuntamenti di fine settimana Ce n'è per tutti i gusti: il convegno ISDE, la presentazione del libro di Giorgio Massignan, Il Fronte del Traforo, la pedalata ciclosofica, i Fontanili di Pove... 2180 views Mario Spezia
Tosi lo vuole, quindi non si farà
Tosi lo vuole, quindi non si farà Le cause a cui si vota il sindaco di Verona sono quasi tutte destinate a fallire. L'elenco si fa ogni giorno più lungo e i veronesi più scaltri ormai hanno impa... 2537 views Mario Spezia
La caccia: una crudeltà che non ha più senso
La caccia: una crudeltà che non ha più senso Venerdì 2 dicembre 2011 alle ore 20.30 a Montorio, nella sala della circoscrizione in piazza Penne Nere. La caccia sta minacciando sempre più l'intero ecos... 3026 views redazione
Avvinti come l'edera
Avvinti come l'edera L'edera è una pianta legnosa con rami striscianti, radicanti o rampicanti, che riesce ad avvolgere e a soffocare anche gli alberi più alti e solidi. Sarebbe un ... 3576 views Mario Spezia