E' in discussione in Consiglio Comunale il "Codice Europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali", proposto dal comitato SPAZIO CIVICO. La proposta di adozione è sostenuta da 17 consiglieri comunali, fra i quali Giampaolo Fogliardi, deputato del Pd, Lucia Cametti, consigliere comunale del Pdl (ex An), Stefano Valdegamberi, consigliere comunale e regionale dell'Udc e Alberto Sabbadin, vice segretario provinciale dell'Idv, ma è fortemente avversata da Tosi e dalla Lega, che vedono messo in pericolo, con questo codice, il loro sistema di potere.

Far sparire le delibere di giunta e renderle inaccessibili non è istituzionalmente e pubblicamente etico.

Inciuciare con delle imprese dentro a canoni formalmente legali, ma sostanzialmente clientelari (per non dire di peggio) non è istituzionalmente etico.

Intervenire nelle vicende (private) delle corporazioni cittadine "catturandole" non è istituzionalmente etico.

Nominare parenti e amici, con sovrapposizioni eclatanti, alla testa di istituzioni economiche e finanziarie non è istituzionalmente etico.

Il sistema maggioritario per l'elezione diretta del sindaco, ispirato a garantire la governabilità dell'amministrazione locale, porta con sè il pericolo di una personalizzazione della politica e dell'immagine delle istituzioni locali. Occorre trovare percorsi nuovi di raccordo e verifica tra cittadini e rappresentanti se si vuole porre un limite a questo pericolo.

Sul piano tecnico, un codice etico con contenuti precisi e ben articolati, adottato con delibera di un consiglio comunale, in funzione integrativa dello statuto, diventa "diritto" e la sua violazione implica responsabilità politiche, giuridiche e contabili.

Regole non chiare, non scritte e non sanzionate contano poco, anzi nulla.

Tutto ciò si rende ancora più necessario in quanto un insieme di recenti e meno recenti normative, sia di carattere ordinario sia di livello costituzionale,  hanno in qualche modo smantellato il complesso sistema di controlli che un tempo vigeva sull'attività delle amministrazioni locali e di coloro che in esse operavano.

Tanto più che il nuovo "assetto federalista" tende in ogni caso a privilegiare verifiche interne rispetto a quelle esterne.

E' noto che l'aumento delle funzioni amministrative, di pari passo con  l'autonomia dei centri decisionali, produce un aumento dei rischi di corruzione e che manca nel nostro paese una vera politica nazionale anticorruzione. Le cronache e le relazioni annuali della Corte dei conti lo dimostrano.

Si deve porre un sistema compiuto di garanzie affinché le azioni degli uffici, dei servizi e della classe politica tendano al bene comune e non prendano invece il sopravvento sull'Istituzione interessi particolari, interni all'apparato o esterni.

Si rendono necessarie regole (scritte e pubbliche) che portino coloro che svolgono il servizio politico per la comunità a muoversi oltre il semplice rispetto della legge e l'astensione dai reati. Si richiedono oggi più che mai livelli di correttezza più elevati rispetto a quelli che possono essere assicurati (o non assicurati) dalle norme penali.

Il risultato dell'imparzialità dei funzionari e del corpo politico dell'Ente si raggiunge con discipline che innanzitutto limitino l'accesso alle cariche pubbliche (professionali, elettive, onorarie) per coloro che siano portatori di interessi in conflitto (ineleggibilità, incompatibilità) e successivamente con altre che impongano doveri di astensione, ovvero doveri di comportamento, nella funzione e "fuori servizio".

Il Codice viene inoltre proposto come strumento cardine per il recupero della fiducia fra la classe politica locale e i cittadini, un legame fiduciario oggi vacillante e invece indispensabile affinché un eletto possa portare a buon fine la propria funzione.

Contenuti correlati

Non confondiamo i nostri morti con le zucche vuote
Non confondiamo i nostri morti con le zucche vuote Halloween risale a tempi remoti, ovvero al periodo in cui la Francia, l'Inghilterra, l'Irlanda, la Scozia e l'Italia centro-settentrionale facevano parte della ... 2101 views Mario Spezia
Un Nuovo Mondo - 1
Un Nuovo Mondo - 1 "Io ho scelto la via dell'egoista e del religioso, e considero i doveri verso l'esterno secondari rispetto ai doveri che abbiamo verso la nostra anima. Ho conso... 2010 views luciano_zinnamosca
Impariamo a difenderci dai terroristi
Impariamo a difenderci dai terroristi Niente cambierà se non cambiamo noi.Diffondere la paura del terrorismo, o la paura più in generale, è pure una forma di terrorismo ed ha come risultato la limit... 1849 views luciano_zinnamosca
Fedro ai tempi di internet
Fedro ai tempi di internet Platone scrisse i suoi dialoghi ad Atene fra il 400 e il 350 a.C. Fedro è uno dei capolavori assoluti della filosofia e della letteratura occidentali. In questo... 3435 views Mario Spezia
Le critiche delle Associazioni al traforo
Le critiche delle Associazioni al traforo Le critiche e le proposte delle associazioni ambientaliste veronesi al passante nord - traforo delle Torricelle.Ormai è certo: il traforo delle Torricelle non è... 2033 views redazione
Quale futuro per i parchi?
Quale futuro per i parchi? Il giorno 7 Novembre presso il Palazzo Reale di Pisa si è discusso di Parchi e di legislazione sui Parchi. L'incontro è stato promosso dal Gruppo di San Rossore... 2609 views Mario Spezia
Perché conviene essere onesti
Perché conviene essere onesti Nuovo ciclo d'incontri per "La scuola e la città" dal 20 gennaio dal titolo "Perché conviene essere onesti. I costi economici e sociali dell'illegalità" alla Fo... 2052 views redazione
Recinti, recinzioni, gabbie.
Recinti, recinzioni, gabbie. Si parla tanto di globalizzazione, ma qui da noi prevale la voglia di vivere chiusi in gabbia.Partiamo dalle nostre case, dai nostri condomini. Tutta una sequen... 2005 views Mario Spezia