Nei secoli passati si andava a bottega dai maestri artigiani (che spesso erano dei veri e propri artisti) e si imparava il mestiere stando a contatto con le menti più brillanti della città. Oggi sarebbe il caso di ripensare al percorso di inserimento dei giovani nel mondo dei mestieri.

 

Lo zoccolo duro dell'economia italiana è da sempre la manifattura.

Gli italiani hanno costruito case, palazzi, chiese, mobili, vestiti, carrozze, macchine, attrezzature per tutto il mondo. Nella lavorazione dei prodotti abbiamo dimostrato nei secoli una genialità e un livello qualitativo che ci sono riconosciuti dal mondo intero.

Negli ultimi decenni una sorta di pazzia collettiva ha contagiato le menti degli italiani, che hanno abbandonato in massa questa illustre tradizione per dedicarsi a più facili e più allettanti guadagni.

Ora è evidente a tutti che queste scorciatoie non portano da nessuna parte e che è arrivato il momento di rivedere le strategie.

Per cambiare rotta si dovrebbe ripartire dalla scuola, puntando su un progetto  nuovo per l' Italia, ma non per altri paesi europei.

5 anni di scuola superiore pensati apposta per preparare dei maestri artigiani, con tanto di diploma di maturità, quindi con la possibilità di accedere poi alle facoltà universitarie.

Niente a che vedere con una scuola professionale fatta per ingannare il tempo in attesa della prima assunzione.

I giovani e le ragazze che vogliono diventare muratori, carpentieri, falegnami, fabbri, elettricisti, idraulici,  lattonieri, ma anche sarte, parrucchiere, estetiste dovrebbero poter frequentare delle scuole serie, in grado di offrire loro sia una buona cultura generale sia una preparazione specifica.

I falegnami dovrebbero seguire dei corsi specifici sulle essenze, sui collanti, sulle attrezzature specifiche, i fabbri studiare i metalli, la loro composizione, la loro lavorazione, i muratori impare a distinguere i vari tipi di malta e le varie tecniche di costruzione.

Per la pratica non ci sarebbe bisogno di laboratori e di maestri che non hanno mai praticato. Sarà molto più semplice inserire i ragazzi direttamente nelle aziende artigiane, che si occuperanno della loro preparazione  pratica secondo piani convenuti e controllati dai dirigenti scolastici. Alcuni giorni saranno dedicati allo studio in aula, altri alla pratica in bottega o in cantiere.

Naturalmente i ragazzi dovranno imparare anche come si tengono i libri contabili, quali sono gli obblighi fiscali, quali le norme di sicurezza, come si regolano i rapporti con i dipendenti o con il titolare d'impresa.

Una scuola così congegnata darebbe ai ragazzi una reale preparazione ed un effettivo riconoscimento e darebbe alla società civile dei giovani competenti e motivati, in grado di partire da uno scalino più alto e di camminare spediti in questo mondo sempre più difficile.

Contenuti correlati

Natale sotto il vampiro
Natale sotto il vampiro Cielo grigio e pioggia, con qualche squarcio di sereno. Quest'anno a malapena ci si fa gli auguri, spesso neanche quelli.La speranza, l'aspettativa, la mer... 942 views Mario Spezia
La scossa sismica
La scossa sismica Bisogna convincere gli amministratori dell'urgenza di avviare un'opera generalizzata di prevenzione dei danni, dandole comunque priorità su altre opere pubblich... 1149 views giorgio_chelidonio
Aqua(ME)rdens
Aqua(ME)rdens Quando la nemesi ambientale è in agguatoScena 1: Verona 2010. Una mia amica mi chiede disperata se il tiglio è stato stecchito dal diserbante per arbusti che ha... 1478 views dallo
Quello che perdiamo con Halloween
Quello che perdiamo con Halloween Tutto quello che li aspetta è qualcosa che uguaglia tutti. (Qohèlet)Perdiamo un giorno mesto in cui da sempre ci si fermava a riflettere sul limite della n... 974 views Mario Spezia
Tempo e proverbi
Tempo e proverbi Il confronto fra l'antica sapienza popolare espressa nei proverbi e le condizioni atmosferiche di questo inverno mostrano quanto ormai ci siamo allontanati dal ... 1536 views Mario Spezia
E' nato un bambino
E' nato un bambino Il simbolo fondante del cristianesimo è anche il più disatteso e il più dimenticato nel nostro mondo cristiano. Il bambino è nato per strada, in una situaz... 1181 views Mario Spezia
Il sapere delle mani - 1
Il sapere delle mani - 1 Un sapere disprezzato, eppure nobilissimo oltre che indispensabile per la nostra sopravvivenza. Il lavoro manuale fu molto apprezzato nell' antichità. Non ... 914 views Mario Spezia
Il labile confine tra carità e corruzione
Il labile confine tra carità e corruzione Se don Zenti si è accorto che la corruzione dilaga, vuol dire che la situazione è davvero grave. Si, perchè non è una novità e i giornali da tempo riempion... 946 views Mario Spezia