L'8 dicembre del 1971, qualche settimana prima di morire, Dino Buzzati pubblica sul Corriere delle Sera il suo ultimo straziante elzeviro. Il periodo natalizio per alcune persone, anche vicino a noi, può essere un momento molto difficile.

Il gigante

Dietro la vecchia casa di campagna, era già immenso e antico, quando io comparvi piccolo bambino. Ogni tanto, dalle fronde altissime, irraggiungibili, che si perdevano nell'intrico lassù come circonvoluzioni di una nuvola, crollavano giù scrosciando rami morti, grandi ciascuno come un albero.

Poi, trent'anni fa, o son quaranta?, venne il famoso fulmine alla giuntura: dalla biforcazione, bruciando un terzo dell'impianto generale, così che il fusto rimase mutilato. Io pensai: povero vecchio, finalmente ti hanno sistemato, poco ti rimane da campare. E nella mente già mi figuravo con rimpianto il prato vuoto. Tutt'al più la ceppaia mastodontica, simile a un altare abbandonato, sul quale i bambini giocheranno.

Poi molti anni sono passati, io oramai con i capelli bianchi, e lui niente, lui il gigante sempre più verde a ogni primavera, e un nuovo ramo è venuto fuori dalla cicatrice orrenda, e le fronde hanno riempito il vuoto, e si direbbe una seconda vita, quanti anni ancora, quanti secoli?

La grande ombra gira lentamente sul prato, sul tetto della casa, sul prato ancora, all'ultimo tramonto allungandosi fino laggiù al fienile.

E io povero diavolo.

Dino Buzzati

Nel 1963 Buzzati aveva pubblicato Un Amore. Il XIV capitolo cominciava così:

"D'improvviso si rende conto di quello che forse sapeva già ma finora non ha mai voluto crederci. Come chi da tempo avverte i sintomi inconfondibili di un male orrendo ma ostinatamente riesce ad interpretarli in modo da poter continuare la vita come prima ma viene il momento che, per la violenza del dolore, egli si arrende e la verità gli appare dinanzi limpida e atroce e allora tutto della vita repentinamente cambia senso e le cose più care si allontanano diventando straniere, vacue e repulsive, e inutilmente l'uomo cerca intorno qualcosa a cui attaccarsi per sperare, egli è completamente disarmato e solo, nulla esiste oltre la malattia che lo divora, è qui se mai il suo unico scampo, di riuscire a liberarsi, oppure di sopportarla almeno, di tenerla a bada, di resistere fino a che l'infezione col tempo esaurisca il suo furore. Ma all'istante della rivelazione egli si sente trascinare giù verso un buio mai immaginato se non per gli altri e d'ora in ora va precipitando".

Contenuti correlati

L'arte a testa in giù
L'arte a testa in giù Da non perdere la bella e intensa mostra dedicata a Marc Chagall "Il Mondo sottosopra" fino al 10 luglio a Palazzo Forti. Oli, gouache, incisioni fin da su... 2441 views sabrina_baldanza
L'Uomo che piantava gli alberi
L'Uomo che piantava gli alberi SABATO 20 NOVEMBRE - ORE 21.00 - SAN PIETRO INCARIANO TEATRO DON MAZZA Biglietti: bimbi fino ai 4 anni gratuito, dai 5 ai 14 anni 8,00 Euro, adulti oltre 15 ann... 2307 views elisa_cerpelloni
Parma città d' arte
Parma città d' arte Una giornata passata a godere della bellezza di un ' autentica città d' arte.Ci sono giorni magici, giorni dove tutto risulta chiaro, cristallino e dove situazi... 2170 views sabrina_baldanza
Natale in trincea
Natale in trincea Non è stato un anno facile e non abbiamo davanti prospettive rosee, ma Natale rimane un giorno pieno di significati, come in questo racconto di Mario Rigoni Ste... 2524 views Mario Spezia
Oskar Schell
Oskar Schell MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO, di Jonathan Safran Foer, ci racconta la vicenda di Oskar, un bambino di nove anni che perde il padre nell'attacco alle Torr... 2583 views Mario Spezia
Viaggio di un naturalista intorno al mondo
Viaggio di un naturalista intorno al mondo E' il titolo di un libro/diario, scritto fra il 1831 e il 1836 dall'allora ventiduenne Charles Darwin, che racconta il suo viaggio intorno al mondo a bordo del ... 2743 views Mario Spezia
Ernst Jünger e le api di vetro
Ernst Jünger e le api di vetro Questo breve saggio fu pubblicato da Guido Ceronetti sul Corriere della Sera esattamente 20 anni fa, nel 1994. C'è chi ripassa i vini e chi ripassa i classici, ... 3667 views Mario Spezia
Giovanni Sollima in concerto
Giovanni Sollima in concerto Visto lo squallore della proposta musical/sonora (!) veronese, non ci resta che emigrare nelle province vicine. Giovanni Sollima sa come far esplodere gli spart... 2183 views redazione