Ai nostri giorni la caccia non ha più senso: non ci sono più da tempo prede sufficienti per giustificare la caccia.

Il presidente di Federcaccia Salvelli tenta di legittimare la categoria con la funzione di controllo dei cinghiali, ma dimentica un piccolo dettaglio: a portare i cinghiali nella nostra provincia sono stati proprio i cacciatori.

21 le vittime dei fucili da caccia in nemmeno un mese e mezzo di stagione venatoria 7 le vittime estranee alla caccia (6 feriti e 1 minore morto) 14 i cacciatori: 5 morti e 9 feriti (1 minore ferito a caccia).
Cronologia aggiornata incidenti di caccia

Da anni i cacciatori si occupano del contenimento dei cinghiali con il brillante risultato che i cinghiali continuano ad aumentare. I casi sono due: o il piano di contenimento predisposto dalla Provincia è inadeguato o i cacciatori non sono in grado di applicare il piano di contenimento. E' anche vero che potrebbero essere entrambi inadeguati.

I ricercatori hanno evidenziato che negli ultimi decenni la popolazione di cinghiali in tutta Europa, nonostante la forte pressione venatoria e a dispetto delle tante metodiche di caccia messe in atto, è cresciuta in maniera esponenziale. L'attività venatoria colpisce soprattutto gli adulti e innesca risposte compensative tra i cinghiali e li diffonde maggiormente nel territorio. In altre parole la destrutturazione della popolazione che si ha attraverso l'azione dei cacciatori comporta l'aumento del tasso riproduttivo, la riproduzione precoce delle femmine e un maggior tasso di dispersione tra i giovani, che sono poi quelli che creano più danni alle produzioni agricole. Basterebbe confrontare l'evoluzione dei danni negli anni per rendersene conto. I cinghiali sono tendenzialmente stabili là dove la caccia è poco o per nulla presente, tendono ad aumentare in presenza di una pressione venatoria esagerata.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25512181

Abbiamo più volte ribadito la nostra posizione: i cinghiali sono un problema reale per la tutela ambientale e per le attività produttive e vanno eradicati. Serve un intervento complesso, che preveda un piano di eradicazione con la partecipazione di personale specializzato e la programmazione di azioni efficaci e diversificate.

Se poi allarghiamo il nostro obbiettivo, scopriamo che i rilevamenti ornitologici nella nostra regione mostrano un forte decremento della presenza dei passeriformi, con un evidente crollo della presenza di alcune specie, per esempio passeri, rondini e silvidi in genere. Sono praticamente sparite le averle e le allodole in seguito alla distruzione degli habitat di nidificazione. Tutti gli insettivori hanno pesantemente patito l'eliminazione degli insetti provocata dall'impiego massiccio di pesticidi in agricoltura. Anche i granivori si sono via via visti privare di quasi tutte le graminacee che per millenni hanno fornito loro cibo. Anche dove vengono coltivati i cereali, le tecniche colturali moderne non lasciano agli uccelli neppure le briciole dei grani maturi.

In compenso quasi tutti i corvidi, in particolare cornacchie e gazze, entrambe onnivore e piuttosto aggressive, sembrano godere di buona salute e di fatto stanno allargando i loro areali. Purtroppo i cacciatori hanno partecipato con grande entusiasmo allo sterminio dei passeriformi, mentre si sono interessati pochissimo al contenimento dei corvidi.

Lepri e fagiani vengono liberati alla sera per essere ammazzati alla mattina, una pratica che già 40 anni fa aveva indotto Mario Rigoni Stern ad appendere il fucile al chiodo.

Forse ci vorrà ancora qualche anno, ma alla fine anche i cacciatori più incalliti dovranno ammettere che non c'è più niente da cacciare. Sarà un giorno molto triste per loro ... e non solo per loro.

Contenuti correlati

"Made in italy" in Verona
"Made in italy" in Verona Imperdibile, il 13 dicembre ad Asparetto di Cerea, lo spettacolo di Babilonia Teatri. Un teatro oltre gli schemi che sa far ironia del made in italy, prodotto d... 1950 views alice_castellani
Cosa fare con i cinghiali?
Cosa fare con i cinghiali? I cinghiali, immessi nel nostro territorio dai cacciatori, creano seri danni alle colture ed alla biodiversità.Il Piano Provinciale ne prevede l'eradicazione, m... 4051 views Mario Spezia
Il segreto di Pulcinella
Il segreto di Pulcinella Assistiamo sempre più spesso a scenette pietose in cui i nostri amministratori tentano di difendere con mezzucci delle decisioni indifendibili.Il giorno 19 dice... 2138 views daniele_nottegar_rosanna_pressi
Un anno di Biomercatino: buon biocompleanno!
Un anno di Biomercatino: buon biocompleanno! Sabato 12 dicembre a Villa Albertini (Arbizzano) e presso la Coop. PaneVino si festeggia il primo anno di vita del Biomercatino a km zeroSabato 12 dicembre a Vi... 1957 views Mario Spezia
Il picco della salute
Il picco della salute Una delle più frequenti obiezioni che viene mossa a noi medici "allarmisti" è che, in barba ai rischi ambientali, la speranza di vita – almeno nei paesi occiden... 2318 views patrizia_gentilini
Gite intelligenti
Gite intelligenti Due ottime iniziative per sabato 16 aprile.Sabato pomeriggio El Vissinèl propone una gita sui sentieri da Castion a Albisano. Clicca per aprire la locandin... 2096 views redazione
Il lupo e l'escursionista
Il lupo e l'escursionista Giovedì 12 febbraio, ore 21.00, incontro pubblico presso la sede CAI, via Santa Toscana 11 VERONA. Sabato 7 febbraio una nuova escursione "transfrontaliera" sul... 3121 views Mario Spezia
Il traforo delle Torricelle: un sogno di archeologia preventiva
Il traforo delle Torricelle: un sogno di archeologia preventiva L' osso occipitale rinvenuto nel 1938 nella Cava Vecchia di Ca' Rotta (Avesa), datato all' interglaciale Riss-Wurm (120.000- 80.000 anni fa). La datazione è sta... 2604 views giorgio_chelidonio