Vita sempre più difficile per le aquile sui nostri monti. Il codice d'onore in vigore ai tempi di Rigoni Stern è stato seppellito con gli uomini che si onoravano di rispettarlo.

"Quest'anno non ho rinnovato la licenza di caccia. Non che la passione sia venuta meno o per tardivo pentimento, ma per legge di natura. Molte cose sono cambiate, non solo nel mio corpo, ma anche nell'habitat montano e nel comportamento degli uomini.

Il mancato taglio e utilizzo del pino mugo, la riduzione sensibile delle greggi, l'abbandono delle malghe più alte e scomode da raggiungere, hanno mutato l'aspetto della montagna influendo notevolmente sugli animali selvatici: i caprioli sono aumentati e occupano areali per loro inusitati, i camosci hanno ripreso territori che avevano abbandonato quasi un secolo fa, sono ricomparsi i cervi e qualche lince, le volpi sono dilagate, i tetraonidi nettamente diminuiti, quasi scomparse le coturnici. A quando i lupi"?

"Non è solo il cambiamento ambientale ad agire sui selvatici. Studi e convegni internazionali confermano che vi sono delle specie soggette a declini e riprese periodiche ancora inspiegabili. Ma io penso che a questi fenomeni si debba aggiungere anche una presenza antropica "innaturale".

Il pastore, il malghese, il carbonaio, il cacciatore convivevano in armonia e il prelievo che veniva fatto in erba, legna, selvaggina era a suo modo equilibrato: non si distruggeva il pascolo o il bosco di mugo, non si decimava la selvaggina, perché se ciò fosse accaduto si sarebbe finito in breve di pascolare, di far carbone, di cacciare. Una regola molto semplice".

"Qualcosa di nuovo accadrà certamente domani: molti uccelli avranno stroncato il volo, molti quadrupedi la corsa. Sarà morte per tante creature; sarà la fine di canti, di danze, di fame, di gelo. Un colpo: un'ala che si stira, una zampa che si rattrappisce: poi nulla.

No, non nulla. Dall'altra parte ci sarà un uomo che raccoglierà non solamente un capo di selvaggina, ma anche tutto quello che questo era da vivo: libertà, sole, spazi, tempeste".

"Eccoli, sono arrivati i signori cacciatori. Stanotte dormiranno comodi e domattina alle quattro partiranno nuovamente in macchina con cani, fucili e rifornimenti di ogni genere. Così ci ammazzano la nostra selvaggina: stando in macchina. Maledette le strade comode e la guerra che le ha fatte".

"Era partito alle due del mattino, aveva camminato tre ore per scorciatoie e sentieri e, arrivato sul posto, trovò una compagnia di cittadini. Freschi e riposati come se avessero allora lasciato il letto. La macchina era poco discosta, sulla vecchia strada militare. Aprirono una vera e propria sparatoria che sembrava di essere in guerra. Levavano e ribattevano quei poveri galli (forcelli), sparavano a proposito e a sproposito, gridavano e chiassavano come fossero ad una sagra e non in caccia. Insomma dopo due ore erano riusciti a distruggerli e lui guardava seduto su un sasso con il fucile sulle ginocchia. Arrossiva per loro e si vergognava per la fine di quei galli".

Il bosco degli urogalli

Uomini, boschi e api

Stagioni

Il libro degli animali

Racconti di caccia

Contenuti correlati

La convivenza con i lupi in Italia e in Europa
La convivenza con i lupi in Italia e in Europa Documenti e video sulle problematiche scaturite dalla convivenza uomo-lupo in Italia, in Francia e in Europa. Molto interessante il sito del governo francese, d... 2781 views wiebke_werwer
Al Pink si chiude Memoria d'Arte
Al Pink si chiude Memoria d'Arte Venerdì 24 aprile spazio all'ultima inaugurazione di A Memoria d'Arte, che fa tappa proprio al Pink, dove espongono il padrino dell'iniziativa, l'ex partigiano ... 2994 views alice_castellani
Campagna di obbedienza civile
Campagna di obbedienza civile Giovedi 23 febbraio ore 11:45 presso la Scala della Ragione in Cortile Mercato vecchio - Verona per far falere "le ragioni" dei cittadini che hanno contribuito ... 2140 views Mario Spezia
Il segno di Tosi
Il segno di Tosi Ogni grande uomo pretende di lasciare un segno tangibile del suo passaggio nella storia di una città, di uno stato o anche dell'umanità intera. Un segno grande,... 3146 views Mario Spezia
Pedemontana veneta già piena di buche
Pedemontana veneta già piena di buche I progetti hanno una vita brevissima, 15/20 giorni al massimo. Sembra che i nostri politici non riescano a rendersi conto che i soldi sono finiti e che conviene... 2942 views attilio_romagnoli
Più Europa meno Polizia
Più Europa meno Polizia Per bloccare la deriva violenta ed autoritaria imboccata dal governo italiano servono le garanzie civili dell'Unione Europea.La concomitante vicinanza del minis... 3249 views Mario Spezia
Circonvallazione' No, tangenziale a pedaggio
Circonvallazione' No, tangenziale a pedaggio L'autostrada travestita da circonvallazione soddisferebbe solo gli appetiti dei soliti profittatori."Dobbiamo constatare ancora una volta che il nostro comitato... 2654 views comitato_dei_cittadini_contro_il_collegamento_autostradale_delle_torricelle
Il traforo delle Torricelle: un sogno di archeologia preventiva
Il traforo delle Torricelle: un sogno di archeologia preventiva L' osso occipitale rinvenuto nel 1938 nella Cava Vecchia di Ca' Rotta (Avesa), datato all' interglaciale Riss-Wurm (120.000- 80.000 anni fa). La datazione è sta... 2983 views giorgio_chelidonio