I fiori di Acidantera impreziosivano i giardini e gli orti delle nostre nonne durante i mesi di agosto e settembre, inondando le aiuole e le case di fragranze africane.

Fino a che ha resistito nel nostro paese qualche traccia della originaria cultura contadina, fino a che ogni famiglia  (anche quelle dei primi operai metalmeccanici, dei primi impiegati statali, dei primi commessi viaggiatori) ha continuato a coltivare l'orto accanto a casa, c'è sempre stato un po' di spazio per qualche fiore, anzi spesso i fiori entravano in competizione con radicchi, pomodori e melanzane.

I fiori avevano oltre tutto una funzione fondamentale nella famiglia tradizionale italiana: servivano per adornare le foto e le tombe dei cari estinti, mantenendo vivo il rapporto fra bambini, genitori e nonni anche dopo che qualcuno dei componenti della famiglia era passato a miglior vita.

Con gli anni '80 questo mondo si è dissolto. La verdura si compra nei supermercati e dei fiori si può fare tranquillamente a meno. Caso mai ci sono i fiorai, con le loro confezioni stucchevoli che poi finiscono velocemente nella pattumiera.

Il genere Acidanthera appartiene alla famiglia delle Iridaceae, come i Crocus, gli Iris, i Gladioli. Si tratta di una pianta di origine africana (Etiopia, Tanzania, Malawi e Mozambico), che è stato descritta come Acidanthera bicolor da Christian Hochstetter nel 1844.

Quando andremo a cercare i bulbi nei vivai, potremmo trovare stampato sulle confezioni sia Acidanthera bicolor 'Murielae' sia Gladiolus callianthus 'Murielae'. Il nome Acidanthera - costituito dalla combinazione di due parole greche: ακμή (punto) e ανθήρ (antera) in riferimento alle antere appuntite dei fiori - viene preferito dai vivaisti ed è molto più comune dell'inflazionato Gladiolus.

In Europa l'acidantera è stata introdotta tardi - solo nel 1896 - ma venne accettata subito con molto entusiasmo, sia per la bellezza e il profumo dei fiori che per il periodo di fioritura. Infatti è un gladiolo particolarmente tardivo: in Italia esso fiorisce generalmente alla fine dell'estate.

Da noi questo splendido fiore africano diventò popolare in seguito all'occupazione dell'Etiopia da parte delle truppe fasciste, che nel 1935 erano state spedite nel Corno d'Africa per "conquistare un posto al sole".

Lo stelo fiorale raggiunge l'altezza di 70-100 cm e porta generalmente 6-8 fiori di una dimensione relativamente grande (7 o più cm in diametro). I fiori sono tubolari, allargati sulle estremità, con il tepalo superiore inclinato in avanti, bianchi con una macchia porpora-violetto alla base dei tepali. Emanano un piacevole profumo verso sera e durante le ore notturne, perché nel suo habitat naturale il fiore viene fecondato da falene a proboscide lunga, attratte appunto dal profumo.

I cormi (bulbi) dell'acidantera sono di forma sferica e di colore marrone chiaro. Quando ogni pericolo di gelate tardive è passato i cormi vanno piantati in vaso alla profondità di 10-15 cm, distanziati tra di loro di qualche centimetro. Conviene dedicare l'intero vaso a questa pianta, salvo per quanto riguarda le fioriere grandi, in cui l'acidantera può essere usata per creare lo sfondo di un impianto multispecie. Nei climi miti dell'Italia centrale e meridionale è possibile lasciare i cormi indisturbati nei vasi che non subiscono il congelamento durante l'inverno, mentre dove si verificano forti gelate è consigliabile dissotterrarli in tardo autunno e conservarli immersi in trucioli o torba fino alla primavera successiva.

Come tutti i gladioli, anche l'acidantera si moltiplica attraverso i cormetti formati intorno al cormo principale rinnovato ogni anno. Si consiglia di procedere alla suddivisione di gruppi eccessivamente folti in tardo autunno. Durante l'intero ciclo vegetativo l'apporto dell'acqua deve essere regolare, ma non devono mai crearsi ristagni. Le piante abbisognano di almeno quattro ore al giorno  di insolazione diretta per svilupparsi correttamente.

Contenuti correlati

Chi decide su Ca' del Bue?
Chi decide su Ca' del Bue? E' un bell'enigma: decide il sindaco Tosi, il suo braccio "destro" Miglioranzi, l'assessore regionale Conte, o, vuoi mai, i cittadini, che pagano le bollette e ... 2209 views Mario Spezia
Parcheggio all'ex Gasometro
Parcheggio all'ex Gasometro Ecco un intervento che sarebbe indubbiamente utile, che è condiviso da tutti, che aspetta da 20 anni di essere realizzato. Invece si continua a perdere tempo e ... 2245 views autori_vari
Una gabbia di matti
Una gabbia di matti Presentato il piano degli Interventi per Verona Sud. Si tratta di una nuova città che si affianca a quella storica.Un giorno il presidente dei costruttori invoc... 2681 views redazione
Evitare inutili allarmismi
Evitare inutili allarmismi Come la comunicazione manipola i risultati delle ricerche, buttando fumo negli occhi e nei polmoni della gente..., gli ambientalisti come al solito esagerano !"... 2143 views giovanni_beghini
Puliero in ciel
Puliero in ciel Ci ha lasciato anche Roberto Puliero, un caro amico, un uomo appassionato della vita e del suo lavoro, un feroce fustigatore del malgoverno che ha dilagato nell... 2793 views dallo
L'ora della terra secondo il WWF
L'ora della terra secondo il WWF Come alcune manifestazioni abbiano ormai fatto il loro tempo e come ci sia bisogno di rinnovare sia l'impegno che la comunicazione anche all'interno delle grand... 3130 views Mario Spezia
Ex Cartiere: dal consumo della droga alla droga del consumo
Ex Cartiere: dal consumo della droga alla droga del consumo Sembra che il degrado sia spesso ben funzionale a sanatorie molto interessate. Requiem per un campo di atletica.Secondo l'Arena di sabato 8 marzo la società Ver... 2719 views dallo
I francesi bocciano la TAV Torino-Lione
I francesi bocciano la TAV Torino-Lione La crisi picchia duro, e i cugini transalpini frugano nelle tasche alla ricerca di fondi per pagare un'opera inutile e disastrosa. Pare vi sia ben poco.Secondo ... 3092 views Michele Bottari