Sappiamo tutti benissimo come si risolve il problema dei morti sulla strada. Ma la politica e l'emotività si accontentano di punire sempre più severamente l'occasionale capro espiatorio.

Il Senato, nella seduta pomeridiana di mercoledì scorso, ha approvato il testo proposto dalla commissione giustizia, per l'istituzione del reato di omicidio stradale. Entusiasmo del popolino, sulla scia dell'emozione che i frequenti casi di morti sulla strada suscitano, e sull'atavico desiderio di trovare un capro espiatorio.

Eppure, come sottolinea Luigi Manconi sul Foglio, il problema non si risolve creando un nuovo reato che si aggiunge a quelli già presenti nel nostro codice penale.

L'impressione è che, ancora una volta, la politica prenda la scorciatoia della forca per mascherare la propria incapacità progettuale. Il problema dei morti in strada si può affrontare seriamente solo in un modo: riducendo la velocità dei veicoli.

Nel 2012 il Carpino e veramente.org promossero una campagna per far circolare nelle nostre strade  meno automobili e più lentamente, iniziando col far rispettare i limiti di velocità. Una raccolta di firme per chiedere un sistema elettronico di limitazione di velocità delle auto, simile a quello già in uso per gli autocarri. Avevamo anche verificato la fattibilità tecnologica, da subito, della proposta.

Nonostante sia assodato che la velocità sia la causa della quasi totalità degli incidenti stradali, continuiamo a comprare veicoli sempre più potenti e veloci. I motori delle utilitarie di oggi hanno un numero di cavalli che anni fa era appannaggio di poche fuoriserie. E nel frattempo le strade si sono intasate, i semafori sono aumentati, esattamente come i tempi di percorrenza su qualsiasi percorso.

Ma non è solo un problema di velocità di punta: quella media, soprattutto in città è ancora più pericolosa. Con le moderne utilitarie, basta un filo di acceleratore e si raggiungono gli 80 km/h, valore non compatibile col traffico urbano. Così non ci si rende nemmeno conto del pericolo che si crea per sé e soprattutto per gli altri.

In queste condizioni, ogni tanto un malcapitato ci lascia le penne, e un altro povero malcapitato si rovinerà la vita. A che serve inasprire le sanzioni per il malcapitato n.2? Solo a placare gli animi e a distrarre l'attenzione dalla soluzione elementare, ovviamente osteggiata dall'industria automotive, che difficilmente riuscirebbe a spacciare per sogni i suoi orrendi trabiccoli di latta.

Risultato della campagna? A oggi 138 firme, una frazione miserrima dei soli lettori di veramente.org

Contenuti correlati

Nuovi orizzonti sulle Colline Veronesi
Nuovi orizzonti sulle Colline Veronesi Durante tutto il 2011 abbiamo arricchito il sito www.collineveronesi.it con nuovi percorsi e con nuove schede di piante e di animali tipici delle colline. Ma so... 2272 views Mario Spezia
Distrutte le recinzioni e minacciati i proprietari
Distrutte le recinzioni e minacciati i proprietari I giornali locali riportano il resoconto delle azioni terroristiche messe in atto da alcuni attivisti padani ai danni degli allevatori della Lessinia che avevan... 3343 views Mario Spezia
Come Roma ladrona
Come Roma ladrona Tubi, megaresidence per ecofighetti e regole bellamente ignorate. I lavori alla strada del Pestrino simboleggiano l'involuzione della nostra politica e della no... 3182 views Michele Bottari
Catullo
Catullo I rimandi fra le vicende dell'aeroporto e le rime del poeta Gaio Valerio Catullo, grande e sfortunato poeta della Roma classica, nativo della nostra città.CATUL... 2929 views Mario Spezia
Valpantena, valle degli dei
Valpantena, valle degli dei Ora che gli dei sono fuggiti, perchè non asfaltarla tutta?Valpantena da salvaguardareIl CiViVI ha promosso una raccolta firme contro il prolungamento della SP6 ... 2467 views donatella_miotto
Festa d' autunno al biomercatino di Arbizzano
Festa d' autunno al biomercatino di Arbizzano Sabato 18 settembre e sabato 9 ottobre al Biomercatino di Arbizzano (presso Villa Albertini) ci sarà la Festa d'autunno organizzata dagli espositori e produttor... 2606 views redazione
Emy, Konstantin e l'anatroccolo
Emy, Konstantin e l'anatroccolo I cigni della diga del Chievo erano già assurti a notorietà ad aprile di quest'anno. Un comitato pieno di buona volontà, ma privo delle fondamentali nozioni nat... 2218 views dallo
5 - Una viticoltura senza veleni è possibile
5 - Una viticoltura senza veleni è possibile Gigi Aldrighetti, decano dei coltivatori biologici, ci racconta la sua esperienza.Un uomo pacifico, ma non remissivo, partito da lontano e ancora in pista con l... 2935 views Mario Spezia