E' interessante ripercorrere la storia dell'approvvigionamento idrico della nostra città, dai tempi dell'antica Roma, quando l'acqua sorgiva veniva incanalata fino in piazza Erbe, ai nostri giorni, quando siamo costretti a pescare acqua a 100 metri di profondità per non morire avvelenati.

.

A questa dorsale non a caso appartengono molte sorgenti fra le quali la Fontana del Ferro, di Sommavalle, del Lorì, del complesso sorgentizio di Santa Cristina di Parona ed altre nel versante orientale della valle di Negrar. Tali sorgenti funzionano appunto da sorgente di trabocco detta anche "sorgente di troppo pieno" o di "emergenza".

http://www.veramente.org/wp/?p=245

Quando lo sviluppo di Verona rese insufficiente la capacità idrica dei pozzi privati, i tecnici romani ricorsero alle acque di Novare e di Parona. Con una tubazione in muratura a cielo aperto l'acqua fu condotta per pendenza naturale fino all'attuale quartiere di San Giorgio e, di qui, attraversando l'Adige lungo i ponti romani, nel centro cittadino".

Nel 1334 Alberto e Mastino della scala concessero a Spinetto Malaspina:

"ogni diritto che il Comune di Verona ha goduto e gode sul Rivo che scorre dalla Villa di Avesa  verso la Città di Verona e sull'alveo dell'acqua stessa e sulle sue ripe".

L'atto stesso conferisce al marchese Spinetta l'autorità di poter difendere i diritti degli utenti e della città contro chiunque e lo investe di una autorità pari a quella precedentemente goduta dal giudice delle Dugali.

"Nel 1368 deliberò lo Scaligero di condurre nella città la Fontana di Avesa, e, fatto un condotto di pietra, la condusse per la porta di San Giorgio nel giardino dell'Abate di San Giorgio, ove fece una cisterna nella quale l'acqua s'avesse a purgare. Quindi per un grandissimo cannone di piombo, che appoggiò al Ponte della Pietra, la condusse nel suo Giardino e sulla Piazza Grande, ove fece fare un bellissimo vaso, con una bellissima figura di marmo in mezzo, che tiene un breve in mano con questo verso latino: est iusti latrix Urbs haec, et laudis amatrix".

"Il primo acquedotto pubblico ad Arbizzano venne realizzato dal Comune di Parona nel 1909, sfruttando le acque della fonte Elisia che sgorgano a Tesa di Novare. Alimentava tre fontanelle nelle contrade Belvedere, Cambraga e Stella. La fontana della Stella era a getto continuo e quella non prelevata dalla gente finiva in un sottostante abbeveratoio e, da questo, in un frequentatissimo lavatoio pubblico. Il tutto era circondato da olmi e ippocastani e costituiva un vanto per il paese. E' quindi stato uno scempio quello compiuto verso la fine degli anni '60 distruggendo tutto".

http://www.veramente.org/wp/?p=11363

Traduzione del cartiglio: Questa città promuove la giustizia ed ama le celebrazioni.

Foto: antiche canalizazioni in pietra per l'acqua potabile in vaio Siresol.

Contenuti correlati

I ragazzi della Via Pal
I ragazzi della Via Pal Come nel romanzo di Ferenc Molnár due bande di avversari si fronteggiano in una battaglia all'ultimo sangue, con colpi di mano, tradimenti, cambi di fronte, ria... 2474 views dartagnan
Pesticidi: 3 obbiettivi minimi
Pesticidi: 3 obbiettivi minimi L'impiego spropositato di pesticidi nel nostro territorio è noto a tutti. Ora si tratta di capire come affrontare questa situazione in un'ottica di riduzione de... 2188 views Mario Spezia
La TAV vacilla
La TAV vacilla Il ministro Del Rio annuncia tagli e risparmi sulle linee TAV. Dopo la scoperta di infiltrazioni mafiose nei cantieri della TAV, ora il governo scopre di non av... 2623 views Mario Spezia
Un SIC molto esposto
Un SIC molto esposto Nei giorni scorsi l'avv. Osvaldo Pettene ha presentato nelle mani del dirigente del Corpo Forestale dello Stato un esposto alla Procura delle Repubblica di Vero... 2134 views Mario Spezia
Nuovo mercatino bio ad Arbizzano
Nuovo mercatino bio ad Arbizzano Ogni sabato, a partire dal 6 dicembre, presso Villa Albertini, divenuta recentemente di proprietà pubblica, sarà possibile acquistare prodotti bio locali e freq... 2264 views alice_castellani
Referendum: la confusione regna sovrana
Referendum: la confusione regna sovrana Mercoledì 30 settembre scadrà il termine ultimo per raccogliere le firme a sostegno dei referendum proposti da Possibile. Gli otto quesiti riguardano quattro te... 1986 views Mario Spezia
Le piste ciclabili a Verona
Le piste ciclabili a Verona In questa maniera viene incentivato l' uso della bicicletta come mezzo sostitutivo dell' automobile.Il testo è superfluo.... 1952 views dallo
Ecco cosa prevede il Piano Regionale. I° Parte
Ecco cosa prevede il Piano Regionale. I° Parte Un piano che parte citando Turri e finisce dovunque...Dalla lettura del documento di pianificazione predisposto dalla Regione emerge la diffusa presenza di alcu... 2098 views maria_cristina