I nostri amministratori hanno una strana idea del nuovo e del rinnovamento, un'idea che tiene pochissimo conto della storia di Verona e moltissimo conto degli affari e delle speculazioni che si possono realizzare con i "vecchi contenitori".

 

L'amministrazione comunale si sta proponendo con grande insistenza come paladina del verde, dei parchi e dell'ambiente.

Di fatto ha raso al suolo in pochi anni centinaia di alberi. L'elenco è lunghissimo e riguarda le rive dell'Adige, le aree pubbliche, le piazze,  le aree private, le alberature stradali, le ex zone militari. Ogni intervento urbanistico prevede la sistematica deforestazione delle essenze preesistenti.

I pochi interventi positivi realizzati fino ad ora hanno comportato l'impianto di un numero irrilevante di nuovi alberi, che potranno svolgere una funzione di un qualche rilievo in termini di mitigazione dell'inquinamento, di riduzione del CO2 e quindi dell'effetto serra  e di ombreggiatura solo fra qualche decina di anni.

La sproporzione fra il taglio di piante esistenti e i nuovi impianti denota una totale indifferenza per la cura e la tutela del patrimonio arboreo e per i problemi legati al miglioramento della qualità dell'aria della città.

I nostri amministratori hanno una strana idea del nuovo e del rinnovamento, un'idea che tiene pochissimo conto della storia di Verona e moltissimo conto degli affari e delle speculazioni che si possono realizzare con i "vecchi contenitori" che secoli di storia ci hanno consegnato in dotazione.

Le pagine de L'Arena vengono riempite tutti i giorni dalle interminabili dichiarazioni dei nostri amministratori sui grandiosi progetti relativi a parchi, verde, tutela dell'ambiente.

I fatti sono molto diversi:

 - Il Parco delle Colline non ha mai fatto neanche il primo passo.

 - Il Parco dell'Adige e delle Mura sta diventando il pretesto per realizzare lottizzazioni e speculazioni anche dove il buon senso e le leggi lo vieterebbero.

 - Il Piano del verde e quindi la gestione del patrimonio naturalistico della città giace da anni dimenticato nei cassetti degli uffici comunali.

Contenuti correlati

I bioni
I bioni Con questo nome dialettale si indicano alcune piante selvatiche della famiglia delle Amaranthaceae.Stiamo perdendo i nomi dell'onomastica dialettale e con i nom... 7813 views Mario Spezia
Elogio della crisi
Elogio della crisi Dal greco Krisis: interpretazione, scelta, giudizio, decisione, momento culminante.Da tempo siamo coscienti che il numero di giri a cui stiamo viaggiando è... 2435 views Mario Spezia
Pietre viventi
Pietre viventi Continua il resoconto della indimenticabile giornata passata fra Breonio, Gorgusello, il ponte de la Botesela e il castelliere delle Guaite.Il simposio di Breon... 2772 views dallo
Il Cantico dei Cantici
Il Cantico dei Cantici La traduzione di Guido Ceronetti per gli Adelphi, ci restituisce la freschezza e l' immediatezza di una poesia intrisa di amore per la natura, oggi come nel IV ... 3282 views guido_ceronetti
Dona il 5x1000 al Carpino
Dona il 5x1000 al Carpino Il codice fiscale dell'associazione Il Carpino è 93196980234. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per finanziare le nostre iniziative, che mirano alla tutel... 2575 views Mario Spezia
Ahi serva Italia
Ahi serva Italia E' una storia che parte da molto lontano e non è ancora approdata a porti sicuri. Dante AlighieriPurgatorioCanto VI, 75 - 90Ahi serva Italia, di dolore ost... 3504 views redazione
Cresce la povertà
Cresce la povertà Sempre più poveri in Italia. Ma poveri rispetto a che? Le statistiche ufficiali sono al servizio del pensiero dominante, unicamente devoto al Prodotto Interno L... 2217 views Michele Bottari
Passalacqua, un disastro annunciato.
Passalacqua, un disastro annunciato. La Riqualificazione del complesso ex caserme S. Marta e Passalacqua non è mai iniziata. Comune e Regione hanno buttato al vento 42 milioni di euro.Era facile pr... 5316 views Mario Spezia