La crisi impone dei cambiamenti sia nelle decisioni della politica sia nella pratica sul campo.

Quando le nubi della crisi si addensano, il primo pensiero degli imprenditori è come abbassare i costi di produzione. Nella viticoltura moderna e razionale si pensa alla vigna come ad un campo di cereali. L'uva come polenta: massificata. Mentre gli esperti di marketing ci raccontano le peculiarità di un territorio la cui enologia è forse la massima espressione di un popolo, gli amministratori  delegati delle cantine al contrario ne fanno una mera questione speculativa, sostenendo che la competitività di un vino si forma in vigna grazie ad una viticoltura moderna e meccanizzata. Le politiche di incentivi in questo decennio hanno reso possibile un sostanziale maquillage del vigneto-italia: moderni filari hanno cambiato il paesaggio della penisola, sostituendo sistemi d'allevamento tradizionali con guyot alla francese, adatti alla potatura e la raccolta meccanizzata.  La politica d'incentivi ha erogato soldi pubblici per il reimpianto dei vigneti, e la migrazione di diritti d'impianto da un'area geografica all'altra hanno cambiato i connotati al territorio con la conversione di seminativi, boschi ed ogni area vocata e non, in un'unica grande monocultura della vite. Sbancamenti che hanno compromesso la fertilità dei suoli mischiando i cosiddetti terroir a terreni di riporto, sono solo danni collaterali di una rivoluzione industriale che ha interessato la nostra viticultura. Massificare la viticoltura ha significato omologare il vino ad una qualsiasi altra bevanda. Il fine di queste politiche era contenere i costi e per renderlo possibile si è voluto far credere ai contadini di essere tutti imprenditori agricoli. In un primo momento le uve erano ben retribuite,  poi tutto ad un tratto i prezzi sono crollati, ma concimi, trattamenti fitosanitari, carburanti, oneri burocratici invece sono schizzati alle stelle! Così molti "vignerons" Italiani lavorano per ricavarne a mala pena le spese sostenute a produrre l'uva, assumendosi però tutti i rischi d'impresa. Sperano nell'anno che verrà, senza avere una benchè minima soddisfazione, anche economica. Il contadino che si credeva imprenditore è diventato operaio al minimo salariale. I vignaioli muoiono, la loro sapienza si disperde, sacrificata sull'altare del business che li ha spinti contronatura a ricavare il massimo anziché perseguire il meglio. L'Italia ha superato la Francia in quantità, con grande soddisfazione di Ministri-Governatori (e viceversa), ma troppi vini-schifezza riempiono gli scaffali dei supermercati. La raccolta meccanizzata non può sostituire l'abilità dell'uomo nel selezionare uno ad uno i grappoli, distinguendo quelli maturi da quelli acerbi, scartando quelli ammuffiti o marci. La macchina raccoglie tutto indistintamente battendo i grappoli d'uva sui filari anziché pigiarli in cantina. Nel linguaggio rurale si usava il verbo "battere" riferendosi alla mietitura dei cereali, ed oggigiorno fa uno strano effetto sentir dire che si batte l'uva.

In Francia se la raccolta è  meccanizzata si scrive sull'etichetta: sta al consumatore scegliere.

La burocrazia impedisce ai piccoli contadini di relazionarsi liberamente con cugini ed amici della propria comunità, che solidali partecipavano alla festa del raccolto dopo un anno di fatiche: la vendemmia. La ricompensa erano pranzi e cene  in compagnia, e magari una damigiana di vino per l'inverno. Oggi gli elicotteri (per conto di inps-inail-spisal) muniti di telecamera, colgono di soppiatto i vendemmiatori, e son dolori per il titolare se questi pericolosi individui non sono parenti fino al terzo grado. Don Milani (in lettere a una professoressa 1967) diceva "che non c'è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali tra disuguali".

Il piccolo Vignerons d'Europe non può sottostare alle stesse regole dei grandi cantinieri.

Ora è giunto il momento che l'UE restituisca loro dignità per sé e per la propria famiglia, per rinsaldare i rapporti solidali tra il territorio e la sua comunità unita nel comune destino, per  adottare pratiche agricole che conservino la biodiversità, la fertilità del suolo e l'equilibrio degli ecosistemi, cosicchè possa essere a disposizione delle generazioni future.

Contenuti correlati

Il cielo sopra Verona
Il cielo sopra Verona Continua al teatro Stimate, piazza Cittadella, la rassegna di teatro proposta da Alessandro Anderloni. La rassegna Il cielo sopra Verona Sabato 8 gennaio 2... 2534 views redazione
Ci vuole del Genio
Ci vuole del Genio Un piccolo esempio ci aiuta a capire che i responsabili degli allagamenti sono facilmente identificabili e, volendo, anche punibili. Se i responsabili di alcuni... 3959 views Mario Spezia
Lombroso illuminato
Lombroso illuminato Appuntamento con gli Amici della bicicletta mercoledì 17 marzo ore 18.30 in Piazza Brà, per arrivare ai Giardini Lombroso alle 19.00. Con l' aiuto di Pacinotti,... 2322 views donatella_miotto
Un sindaco intelligente
Un sindaco intelligente Il nostro inviato a Les Eyzies, nel Perigord (Francia), ha raccolto il segno lasciato da un sindaco finalmente attento alla salute dei suoi concittadini. Quanto... 3175 views Mario Spezia
Piano di lottizzazione al Nassar
Piano di lottizzazione al Nassar Chiediamo che la delibera che autorizza la costruzione nell'area del Nassar venga annullata. Oltre mezzo secolo di:interventi che hanno causato un grave di... 2528 views giorgio_massignan
Ci friggeranno il cervello
Ci friggeranno il cervello Se la Bestia non vi basta, se vi sembra poco il fatto che una decina scarsa di compagnie private controlli l'intero orbe terracqueo, state tranquilli. È in arri... 6473 views Michele Bottari
Veramente.org – Istruzioni per l' uso.
Veramente.org – Istruzioni per l' uso. Quattro semplici indicazioni per utilizzare al meglio Veramente.org.I più esperti le troveranno ridicole, a qualcuno potranno servire.Per entrare nel sito: ... 2516 views redazione
San Martìn un fiasco de vin
San Martìn un fiasco de vin Sabato 15 nov. visita guidata ai vecchi bunker con castagne e vino. Alla sera, alla Scopella, festa di Radio Popolare, con castagne e vino.SABATO 15 NOVEMBRE 20... 2599 views Michele Bottari