Il combustibile ecologico non esiste. La mobilità privata non è sostenibile. L'unica alternativa è muoversi di meno.

Vai su categoria ecofighetti.

Nonostante tutti gli incentivi alla rottamazione e le severe normative euro 3, 4 e 5, l'automobile, ovvero la stufa a petrolio che ha come effetto collaterale il fatto di muoversi, sta continuamente perdendo attrattiva nei confronti dell'ecofighetto.

Diciamocelo, non tutti si bevono le gigantesche fole che circondano le auto ecologiche, mezzi che in fondo puzzano, consumano (addirittura di più di quanto facessero le auto degli anni '70) e non si capisce in base a quali principi della fisica dovrebbero inquinare meno.

L'amica auto-industria non sta con le mani in mano, e propone l'auto elettrica, roba che sarebbe stata considerata vecchia il secolo scorso. Il successo tra gli ecofighetti è assicurato. Ma siamo davvero sicuri che questa sia la soluzione alla crisi della mobilità nell'era della scarsità di energia?

I sostenitori dell'auto a batteria non mancano, e puntano sui costi straordinariamente bassi per chilometro e sullo sconvolgimento di stile di guida determinato dal diverso propulsore: "Tutte quelle persone su macchine a petrolio scoppiato," racconta il nostro Fulvio, redattore di Veramente.org e collaudatore di moto elettriche, "sembrano appartenere di colpo al passato remoto. Che ci fanno, su quelle strane stufe rumorose e colorate?"

"Ti sorpassano sulla statale, fracassoni e puzzolenti, ma li ritrovi sempre al semaforo o alla rotonda successiva," continua Fulvio. "L'unico rumore che produco è quello del vento sul casco, ma pare che solo i rari ciclisti apprezzino il fruscio con cui li supero."

Non possiamo trascurare gli enormi vantaggi in termini di efficienza delle auto elettriche rispetto alle attuali, pesantissime scatole di metallo pluriaccessoriate che ingombrano le nostre strade. Ma questi vantaggi sono merito solo in parte dei motori: il vero responsabile sembra essere la scarsa capacità delle batterie.

Non è possibile accumulare più di un tot di energia in quei lenti e costosi pacchi di elementi al piombo o al litio. E allora le scelte tecnologiche diventano interessanti: veicoli leggeri, ruote sottili, assetti rigidi (e scomodi), accelerazioni e velocità sostenibili. Questo è quanto di buono troviamo nelle vetture elettriche.

Ma che succederà quando avremo risolto il problema delle batterie? Torneremo ai SUV pesanti e ipertrofici di oggi?

L'amica autoindustria ha la soluzione già in strada da tempo: l'auto ibrida, un pesante tafanario che si porta in giro non uno ma due motori. Uno elettrico, per quando non si vuole inquinare o fare casino, l'altro a benzina, che fornisce una spinta supplementare ma anche, udite udite, ricarica le batterie.

Certo, consuma meno rispetto a un'auto a benzina, perché ottimizza le caratteristiche tecniche dei due motori, ma è una macchina normale, che conta per la ricarica su un serbatoio di decine di litri di benza: addio veicoli leggeri, ruote sottili, assetti rigidi, accelerazioni e velocità sostenibili.

L'elettricità non si trova sotto i cavoli, e dovrebbe dovrebbe essere utilizzata per computer, dispositivi di comunicazione, elettrodomestici, macchine salvavita negli ospedali e cose di questo genere.

Meglio abbandonare la mobilità privata, e puntare su quella pubblica, elettrica o meno, e sulla cara e vecchia bicicletta. Alternative scomode, pesantemente trascurate da uno sviluppo basato sul petrolio, ma sicuramente più efficienti della mobilità privata. Anche quando va a batterie.

Contenuti correlati

La retorica del cacciatore
La retorica del cacciatore La città è più eco-amichevole della campagna. Prima le ricerche sugli uccelli, ora quelle sulle api: l'ambiente urbano è un incubatore di biodiversità migliore ... 3586 views Michele Bottari
Squilibri
Squilibri I candidati alla poltrona parlano di crescita, trascurando il vero problema: l'equità. Finché i rapporti tra le persone non saranno paritari, non c'è speranza c... 4219 views Michele Bottari
Marezzane è salva!
Marezzane è salva! Il TAR respinge il ricorso presentato da Cementirossi contro la Sovrintendenza, che aveva espresso il suo parere negativo (vincolante) contro le escavazioni nel... 2579 views Mario Spezia
La bicicletta nell'era Tosi
La bicicletta nell'era Tosi Sabato in piazza Bra sesta edizione di S.I.N.D.A.C.O., manifestazione promossa dagli Adb che propone al sindaco di tracciare il bilancio delle cose fatte per la... 2529 views giorgia_nin
Il diserbo chimico nei vigneti è inutile e dannoso
Il diserbo chimico nei vigneti è inutile e dannoso Venerdì 4 luglio ore 20.30 nelle Tenute Ugolini, strada di Bonamico n 11, BURE di San Pietro Incariano, incontro aperto a tutti sulle alternative al diserbo chi... 4266 views Mario Spezia
Vita condizionata
Vita condizionata La lotta quasi solitaria di chi non usa l'aria condizionata. Nella ricca Verona, lo scontro ormai è impari.I giorni di caldo intenso, caldòn come lo chiamiamo d... 2905 views Michele Bottari
Salento S.O.S. Xylella
Salento S.O.S. Xylella 26 aziende agricole biologiche riunite nel Comitato S.O.S. hanno di fatto bloccato il Piano Silletti, vincendo sia il ricorso al TAR sia il ricorso al Consiglio... 2728 views Mario Spezia
I lupi nelle Marche
I lupi nelle Marche Una regione italiana piena di belle sorprese per l'intelligente promozione turistica, per l'ottima produzione enogastronomica, per l'equilibrio con cui si conci... 3822 views Mario Spezia