Via al cantiere entro un anno, e autostrada di città completata per il 2013. La giunta veronese mostra i muscoli e presenta il traforo. Per la prima volta, ipotesi di cifre e tempi alla luce del sole.

Subito dopo la discussa sentenza del TAR, la giunta comunale sferra il suo attacco al territorio, approvando lo studio di fattibilità per la realizzazione del traforo delle Torricelle.

Il 'progect' (così lo chiama affettuosamente Corsi) è stato presentato, finalmente quasi senza veli, da sindaco/sceriffo e assessore alla mobilità: avrà un costo iniziale di 290 milioni di euro, e sarà finanziato in buona parte da privati. Tempi serrati per il bando di gara (qualche settimana), poi 180 giorni di tempo per la presentazione dei vari progect. Subito dopo una commissione di saggi valuterà le tre migliori offerte, tra cui sarà scelto il progect vincitore.

Tutta questa fretta per arrivare ad aprire il sospirato cantiere per giugno 2009, e terminare i lavori per il 2013. Non a caso, tra i parametri di valutazione ci sono i tempi di realizzazione del traforo.

Tecnicamente, consiste in due corsie per senso di marcia su tutto il lunghissimo tracciato, con un tratto iniziale di 2 km in galleria 'naturale' (sic), cioè quel tratto di tunnel che attraversa effettivamente le colline, da località Cà Rossa di Poiano fino ad Avesa; un tratto di 2,2 km in galleria artificiale (cioè strada di superficie coperta) fino a San Rocco e poi strada di gronda che proseguirà fino all'innesto col casello autostradale di Verona nord.

Cinque svincoli: al Saval, a Parona, sulla strada provinciale Gardesana, sulla strada Bresciana (statale 11) e a Verona nord. Come dire: sventriamo la città, ma i benefici se li cucca tutti il trasporto pesante.

Chi pagherà questo ben di dio? Visto che i fondi attualmente disponibili coprono sì e no il dieci per cento della spesa, e i privati che interverranno vorranno (presumibilmente) avere un ritorno economico, si profila inevitabile  l'introduzione di pedaggi per l'utilizzo di tutte le tangenziali.

Contenuti correlati

TAV, perché si e perché no
TAV, perché si e perché no 2 opinioni contrastanti a confronto.Il dibattito sulla TAV è più acceso che mai. L'opinione di uno storico oppositore della TAV a confronto con quella di un esp... 2761 views Mario Spezia
Convegno "Il lavoro nelle economie diverse"
Convegno "Il lavoro nelle economie diverse" La discussione dei risultati di una ricerca interregionale. Un'occasione per discutere della costituzione di moderne forme di economia portatrici di una nuova i... 2719 views loretta
Le riserve di caccia dei Riello a Ronco all'Adige
Le riserve di caccia dei Riello a Ronco all'Adige Ovvero di come un po' tutto stia passando di mano dal pubblico al privato, compresi i finanziamenti pubblici già stanziati.Leggiamo su l'Arena 14 maggio 2014, p... 4549 views Mario Spezia
Pioggia e micropolveri
Pioggia e micropolveri Dopo mesi di siccità finalmente piove. Nessuno si preoccupa più di polveri sottili e di sforamenti, ma una ricerca pubblicata dalla British Columbia University ... 2782 views giorgio_chelidonio
Smir
Smir I diversi significati di un famoso termine dialettale ormai in disuso.Il Beltramini, nel Piccolo Dizionario Veronese-Italiano, indica per la parola dialettale s... 4820 views Mario Spezia
Il recupero dell'Arsenale Franz Josef I
Il recupero dell'Arsenale Franz Josef I Venerdi 27 gennaio ore 18.00 presso la sede del CTG, via Santa Maria in Chiavica, 7 (VR) avrà luogo un importante convegno internazionale promosso da United Nat... 4416 views Mario Spezia
Appuntamenti di fine settimana
Appuntamenti di fine settimana Ce n'è per tutti i gusti: il convegno ISDE, la presentazione del libro di Giorgio Massignan, Il Fronte del Traforo, la pedalata ciclosofica, i Fontanili di Pove... 2072 views Mario Spezia
Le multinazionali e l'ecofighetto (2)
Le multinazionali e l'ecofighetto (2) Basta poco per tacitare la propria coscienza ambientalista. E quel poco può fornircelo, a un prezzo relativamente onesto, una multinazionale.Secondo un comunica... 2805 views Michele Bottari