Valutazioni sulla situazione urbanistica di Verona e proposte.

L'ultimo Consiglio della sezione veronese di Italia Nostra ha discusso la questione della qualità urbana ed ambientale di Verona. Purtroppo rispetto alle analisi del passato poco o nulla è cambiato, la situazione dell'inquinamento atmosferico rimane grave, il traffico cittadino rappresenta uno dei fattori principali dello scadere della nostra qualità urbana, le aree più pregiate, colline e zone limitrofe all'Adige da decenni attendono di essere normate quali parchi naturali, il centro storico assomiglia sempre più ad un polo commerciale in crosta medievale e, nonostante si registrino circa 10.000 appartamenti sfitti, si continua a costruire, anche in zone per nulla idonee, come quella del Nassar a Parona limitrofa all'Adige oppure a Quinzano a ridosso della collina.

 

A questo punto non ci rimane che sognare quali interventi si dovrebbero attuare per avere una città più vivibile. Innanzitutto il problema della mobilità: riteniamo che il centro storico di Verona non debba più essere violentato dalle migliaia di automobili che lo attraversano o che sono alla ricerca di un parcheggio. La struttura medievale della città non lo permette.

 

Quale soluzione? Innanzitutto costruire una serie rete di piste ciclabili. Ma soprattutto chiudere l'intero centro storico all'interno delle mura magistrali al traffico veicolare privato. Realizzare degli ampi parcheggi scambiatori ai quattro poli cardinali della città: a Borgo Venezia, a Borgo Roma, a Borgo Trento ed a Borgo Milano, da cui dovrebbero partire ogni cinque minuti i minibus per il centro.

 

Nell'estrema cintura periferica andrebbero costruiti altri parcheggi scambiatori per ricevere il traffico che dalla provincia si riversa verso il centro, o si dirige verso i poli ospedalieri, direzionali e/o commerciali della città; da questi parcheggi scambiatori dovrebbero partire i convogli di mezzi pubblici non inquinanti, quindi con motori a metano o elettrici, verso i diversi luoghi di attrazione. I convogli potrebbero essere sostituiti da un moderno sistema di trasporto pubblico su sede protetta, mentre per l'immediato l'acquisto degli autobus potrebbe risolvere parzialmente il problema. In questo modo l'attuale traffico privato a motore verrebbe ridotto del 50% e non ci sarebbe la necessità di sprecare risorse economiche ed ambientali per costruire nuove strade, in tunnel, in sotterranea o in superficie.

 

Se il centro sarà percorso solamente dai mezzi pubblici, esclusi ovviamente quelli privati dei residenti, nulla osta alla costruzione di poli attrattori di pubblico in zone come quella delle ex Cartiere Verona od altre simili. E' comunque necessario iniziare a modificare i nostri comportamenti, considerando che un piccolo sacrificio individuale può portare ad un grande benessere per la collettività.

 

Il secondo punto riguarda l'edificazione. Non è moralmente ed economicamente giustificabile la costruzione di case da non utilizzare in attesa che aumenti il costo al metro quadro. Il territorio non deve essere considerato alla stregua delle azioni in borsa, non si tratta di un patrimonio su cui speculare, ma di un bene da non sprecare, perché appartiene a tutti.

 

Chiediamo la moratoria per le nuove costruzioni sino a che non saranno messe sul mercato le recenti abitazioni sfitte e recuperato il vecchio patrimonio edilizio abbandonato. Si dovrebbe evitare di costruire ancora sulle aree inedificate, ma altresì considerare la possibilità del credito urbanistico, per cui la brutta edilizia ed i pessimi capannoni che deturpano il paesaggio possano essere demoliti e la volumetria spostata in zone più idonee.

 

E' necessario riconvertire il patrimonio edilizio militare e/o produttivo in residenziale. Sarebbe importante che alle cooperative, anziché concedere dei lotti verdi da cementizzare, venissero dati degli edifici quali le ex caserme, per riconvertirli in appartamenti; in questo modo il centro storico sarebbe rivitalizzato dalla presenza di coppie giovani e di bambini.

 

Infine riteniamo che Verona abbia atteso fin troppo i suoi parchi: quello della collina, dell'Adige, delle Mura e della Spianà; a questi quattro ci permettiamo di aggiungere quello allo Scalo Merci della Ferrovia, che rappresenterebbe il vero parco urbano della città e che contribuirebbe, se fornito di piante ad alto fusto, a migliorare il nostro microclima.

Concludiamo con l'auspicio che Verona possa ritornare quella città vivibile ed a misura d'uomo che è stata, rammentando che una buona urbanistica è essenziale per prevenire il disagio sociale.

Contenuti correlati

Barboni!
Barboni! Riflessioni, in prosa e poesia, su un fenomeno fastidioso e non tollerato dal nostro sceriffo e dai suoi elettori.Dalle panchine di Tosi alle pagine de "L'Arena... 2450 views dallo
La vera storia di Valpolicella e Amarone 2° parte
La vera storia di Valpolicella e Amarone 2° parte Ed ecco la seconda parte della storia di Amarone e Valpolicella, con un finale molto triste.Leggi la prima puntata... Ma cominciarono a farsi vedere in giro bru... 3990 views dallo
Finanza etica ed economia solidale
Finanza etica ed economia solidale C'è chi dice no, almeno in senso finanziario: se ne parla a Verona lunedì 4 febbraio, a Corte Molon.L'associazione "el Sélese" (Distretto di Economia Solidale d... 2110 views Michele Bottari
L'Arsenale è proprietà di tutti i Veronesi
L'Arsenale è proprietà di tutti i Veronesi Firma la PETIZIONE proposta dal Comitato per l´Arsenale. I firmatari chiedono di destinare fin da subito i dodici milioni di euro già disponibili ad interventi ... 2255 views Mario Spezia
La poiana
La poiana La foto è stata presa lunedì mattina a S. Vito al Mantico, i testi sono di Iannacci e Tolo da Re.LA POIANA (Enzo Iannacci)La poiana è un falcoun falco delle mie... 2062 views Mario Spezia
Gheddafi e le volpi del deserto
Gheddafi e le volpi del deserto Le dichiarazioni dei nostri governanti sulla guerra in Libia.BERLUSCONI30 agosto 2008: "(Noi e la Libia) saremo fianco a fianco per diffondere la pace nel mondo... 2612 views redazione
Riscrivere la storia
Riscrivere la storia Sta cambiando radicalmente il modo di vedere e di vivere degli italiani. Voilà!Avevo assoluta necessità di cercare un secondo lavoro, che ci ho il mutuo subprim... 1968 views sphera_splinder_com
La fine del tunnel
La fine del tunnel Dopo 10 anni di sbattimento finalmente i veronesi riescono ad intravedere l'uscita del traforoPurtroppo non è andata come avrebbe voluto Tosi: invece che all'in... 2256 views dartagnan