Un sapere disprezzato, eppure nobilissimo oltre che indispensabile per la nostra sopravvivenza.

 

Il lavoro manuale fu molto apprezzato nell' antichità. Non solo quello degli scultori, dei pittori,  dei ceramisti, dei vasai, ma anche quello degli artigiani, dei contadini, degli allevatori (quando Ulisse torna ad Itaca va dritto da Eumeo, il "divino porcaro", l'unico di cui si fida). Efesto  (per i latini Vulcano) era insieme dio e fabbro. Sapeva dominare il fuoco e forgiava i metalli, poteva costruire armi invincibili e monili finemente lavorati.  Nella Bibbia si attribuisce a Noè, grande patriarca e costruttore dell'Arca, la scoperta del processo di lavorazione del vino.

Ai nostri giorni c'è la presunzione di poter fare qualsiasi cosa con le macchine e quindi la progettazione della macchina e del prodotto seriale ha preso il posto e l' importanza del lavoro manuale. Si è trattato di un processo lungo e complesso iniziato con la rivoluzione industriale nel ‘700 e continuato  nel '800 e nel ‘900.

Sui risultati di questo processo si potrebbe discutere a lungo, ma è sufficiente confrontare una qualsiasi casa di campagna o di montagna costruite fino all' inizio del ‘900 con le migliaia di ville e villette costruite dopo la guerra per avere dei seri dubbi sul concetto stesso di progresso.

Di fatto tutta la conoscenza e la sapienza racchiusa nei "mestieri" e nel loro lento evolversi di generazione in generazione sta andando a ramengo per essere sostituita da pochi poveri moduli seriali ripetuti all'infinito. Supermercati, grandi catene di vendita, aziende multinazionali ripropongono con estenuante insistenza i soliti prodotti omologati.

Non c'è un film, un programma televisivo, un libro in cui il protagonista sia un contadino, un muratore, un falegname.

Nessuno dei nostri giovani sogna di dare il meglio di sé nelle varie branche dell'agricoltura o dell'artigianato. I pochi che per strani motivi intraprendono questa strada si sentono quasi dei devianti e si vergognano delle loro mani poco pulite e curate.

E c'è da capirli, visto che tutto il mondo sembra occuparsi solo di apparire ben vestito, ben curato e ben carrozzato.

Contenuti correlati

Numeri
Numeri L'aritmetica ci aiuta ad affrontare razionalmente l'attentato di Barcellona. Come combattere il terrorismo daesh-salviniano.Per battere il terrorismo islamico d... 4382 views Michele Bottari
Alluvione: i veri colpevoli
Alluvione: i veri colpevoli Indagini serrate per scoprire i responsabili dell'evento che ha messo il Veneto in ginocchio. Finalmente siamo vicini alla pista giusta.Esaurita l'emergenza dei... 2295 views Michele Bottari
Un giornale irresponsabile
Un giornale irresponsabile Il diritto di critica e di satira è una conquista abbastanza recente e si è rivelato una condizione essenziale per il buon funzionamento del sistema democratico... 2805 views Mario Spezia
Riqualificazione delle aree dismesse?
Riqualificazione delle aree dismesse? Le ex Cartiere Verona. In un'area di circa 150.000 mq., sta per essere realizzata la costruzione di una city di oltre 300.000 metri cubi di nuova edificazione.&... 2426 views giorgio_massignan
Lettera a mio figlio
Lettera a mio figlio Vola alto, figlio dell'Universo! Vola sopra il mondo, sentendoti parte di esso, ed osserva!Chiediti quanti uomini, e animali e piante vivano nei vari conti... 2604 views luciano_zinnamosca
La scossa sismica
La scossa sismica Bisogna convincere gli amministratori dell'urgenza di avviare un'opera generalizzata di prevenzione dei danni, dandole comunque priorità su altre opere pubblich... 2468 views giorgio_chelidonio
Il selvaggio che c'è in noi
Il selvaggio che c'è in noi L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfrutt... 2448 views Mario Spezia
Ambiente e salute
Ambiente e salute Dall'11 al 13 aprile 2011 si è tenuto all'Iss il convegno "Ambiente e Salute" (pdf 490 kb), dedicato al Programma strategico 2008-2010 e promosso dal ministero ... 2179 views redazione