Se don Zenti si è accorto che la corruzione dilaga, vuol dire che la situazione è davvero grave.

 

Si, perchè non è una novità e i giornali da tempo riempiono le loro pagine di fatti gravissimi che qualcuno tenta di far passare per tranquilla normalità.

Il Vescovo la butta naturalmente sul filosofico e sul teologico, mentre noi, da uomini di mondo, la buttiamo sul terreno.

Da che mondo è mondo ci sono belle ragazze disposte a vendersi al miglior offerente e vecchi viziosi contenti di spendere dei bei soldi per metter loro le mani addosso (spesso solo le mani). Molti veronesi, e con loro il presidente del Consiglio, direbbero che si tratta di mercato, di domanda e offerta. Sostengono che non c' è niente di male, che sono "affari loro" e che anzi questo commercio andrebbe legalizzato.

Senza addentrarci in questioni delicate e complicate, cerchiamo di definire questo tipo di rapporto.

La ragazza promette moltissimo e da' quel che poco o quel tanto che ha. In cambio chiede denaro, raccomandazioni, protezioni. Il vecchio si illude di essere ancora giovane, di saperci fare, di poter conquistare, ma sopratutto paga. Una volta si definiva questo commercio "il mondo della corruzione". E nella realtà la ragazza un po' alla volta si corrompe, sia nei comportamanti che nel modo di pensare. Si abitua a mentire a sé stessa e agli altri, butta via le sue aspettative riguardo agli affetti, alla famiglia, ai figli, rinuncia alla sua dignità, alla sua volontà, ad avere rapporti normali con coetanee e coetanei. Il vecchio perde la propria dignità, il rispetto dei propri cari e spesso anche ingenti somme di denaro.

Cosa rende queste relazioni malsane?

La mancanza di onestà, di sincerità, di libertà.

Tutti mentono, tentano di ricattare, di costringere, di nascondere, di sfruttare, di utilizzare.

Nessuno crede più di dover rispettare la dignità dell' altro, tutto si riduce alla cifra in ballo. Chi paga ritiene di aver diritto a tutto e chi ha preso i soldi è disposto a subire molte cose in silenzio.

Negli ultimi venti anni la Chiesa Cattolica ha ottenuto dai vari governi Berlusconi svariati miliardi di euro sotto forma di finanziamenti a scuole cattoliche, insegnanti di religione, ospedali e opere religiose.

Ha anche goduto di discutibili esenzioni fiscali per altri miliardi di euro.

E non si è mai accorta che chi elargiva a pieni mani (oltretutto soldi non propri), lo faceva a condizioni ben precise e con scopi ben evidenti. Si è comportata come se il donatore fosse un bravo padre di famiglia che a fine anno porta un gruzzoletto al parroco per aiutare le famiglie in difficoltà senza chiedere nulla in cambio.

In realtà la Chiesa Cattolica ha votato e ha dato indicazioni di voto. Ha sostenuto e appoggiato i candidati e lo schieramento del "benefattore", ha taciuto su fatti gravissimi, ha fatto finta di non vedere e di non sapere cose che erano sotto gli occhi di tutti.

E' vero, non sempre e non tutti, ma quasi sempre e quasi tutti.

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