Anomalia italiana: nessun partito si mostra per quello che è. FdI pretende di non essere fascista, la Lega si dichiara a giorni alterni estremista o moderata, Berlusconi è un putiniano atlantico, il PD si è perso, si è perso e non sa tornare, i 5Stelle contano ognuno per sé, i Verdi italiani hanno virato da tempo all’arancione, i comunisti puntano sui salotti bene delle grandi città. Ha senso andare a votare?

La situazione politica italiana è grave ma non è seria, per continuare con le citazioni (questa è di Ennio Flaiano - ndr). Tutti gli elettori sanno che il giorno dopo lo scrutinio i partiti faranno esattamente il contrario di quello che hanno promesso. I nemici diventeranno di colpo amici e gli amici tradiranno gli impegni presi.

Una volta varcata la soglia del Transatlantico una coltre di oblio calerà sugli eletti e nessuno di loro ricorderà più da dove è venuto e perché è partito. Sembra incredibile, ma è proprio così. Si tratta di un sortilegio antico, figlio della storia d’Italia, una storia piena di promesse tradite, di speranze abortite, di rivoluzioni mai fatte, di antichi potentati mai abbattuti, di corruzione dilagante, di malavita amalgamata con l’economia e con la politica.

Negli ultimi 5 anni abbiamo visto tutto e il contrario di tutto. Nessuno si è scandalizzato più di tanto, anzi, spesso ci siamo detti: poteva andar peggio. Il genio italiano trova sempre modo di sorprendere. Di fronte alle colonne di camion che trasportavano centinaia di bare di morti per covid non c’è stata nessuna rivolta popolare, neppure una protesta degna di questo nome. I responsabili di quel disastro sono rimasti tutti al loro posto, come erano rimasti al loro posto i responsabili degli eccidi fascisti e nazisti dopo il 25 aprile.

Ci propinano un governo tecnico, okay. Fanno saltare il governo tecnico, okay. Ci rovinano le ferie di ferragosto con la campagna elettorale, okay. E se a settembre scopriamo che non c’è nessuna maggioranza, come è probabile, e che siamo nella stessa m…a di prima? Okay, no problem. Cosa deve succedere perché qualcuno si incazzi per davvero?

Non sta funzionando niente, non funziona la scuola, peggio la giustizia, peggio ancora la sanità, per non parlare della pubblica amministrazione. Il mondo del lavoro è una sorta di selvaggio west in cui ognuno di fa giustizia da solo. Ci sarebbe il lavoro, ma un lavoro mal pagato, senza regole, senza futuro, senza prospettive. Non c’è nessuna programmazione in nessun settore. Le strade sono un incubo e la rete è un sogno.

Abbiamo osservato increduli per mesi un ministro della transizione ecologica che non si è occupato neppure per un giorno delle serissime condizioni in cui si barcamena l’ecosistema Italia. L’unico vero collante del governo Draghi è stato l’assalto alla diligenza del PNRR. Tutti i partiti ci chiedono disperatamente di andare a votare, ma votare per chi?

Se fossi un capitano d’industria voterei un partito liberale che mi garantisca stabilità di governo, programmazione industriale, rapporti commerciali stabili e sicuri con tutto il mondo. Mica voterei per Meloni o Salvini.

Se fossi un lavoratore dipendente cercherei un partito che si occupi dei miei diritti, che mi assicuri un lavoro stabile, servizi pubblici, assistenza sociale e sanitaria, protezione quando serve. Ma dove lo trovo in Italia un partito così?

Se fossi un giovane vorrei un partito giovane, che porti in Parlamento i problemi e le istanze dei giovani. Un partito capace di offrire una chance ai giovani, non un obolo, come è successo recentemente.

Se fossi un ambientalista vorrei un partito verde come c’è in Germania, in Francia o in Svezia. Un partito che si occupi dei problemi dell’ambiente con competenza e con chiarezza. Ma in Italia questo partito semplicemente non c’è.

Ergo, perché dovremmo andare a votare?

 

Contenuti correlati

La rivoluzione delle pettorine gialle
La rivoluzione delle pettorine gialle Mentre il mondo si avvita in una catastrofe che appare senza uscita, alcuni scalmanati francesi inscenano una rivoluzione per qualche centesimo sul prezzo della... 4737 views Michele Bottari
Cannes 2025: Il Festival della Guerra in Frack
Cannes 2025: Il Festival della Guerra in Frack Penn, Edge e Bono sfoggiano soldati ucraini sul red carpet tra gli applausi. Mentre il cinema celebra la guerra, la pace non è nemmeno invitata alla premi... 319 views Michele Bottari
Cristo o Barabba?
Cristo o Barabba? I britannici scelgono Barabba, gli spagnoli ancora Cristo. Si scatena il dibattito su quali poteri affidare al popolo e quali alla classe politica.   "... 2493 views Michele Bottari
Ma non chiamateci negazionisti
Ma non chiamateci negazionisti Il regime ci nasconde la verità, per un superiore interesse pubblico.  E ci ha convinti tutti ad adottare lo stesso sistema, per non istigare comportamenti... 6528 views Michele Bottari
Ma non chiamateli integralisti
Ma non chiamateli integralisti Se vogliamo che sia guerra, allora facciamola. Ma rassegnamoci a subire numerose vittime innocenti, da una parte e dall'altra. Eppure, una soluzione ci sarebbe.... 2766 views Michele Bottari
Rifiuti sulle strade
Rifiuti sulle strade E’ da cambiare il sistema di raccolta rifiuti sulle strade extraurbane. Già nel 2017 (vedi Verona come Roma) abbiamo portato all’attenzione delle amministraz... 6049 views Mario Spezia
Da padroni a prigionieri a casa nostra
Da padroni a prigionieri a casa nostra Una beffa inaudita, una nemesi storica perfetta, un rovesciamento delle parti che neppure Pirandello avrebbe saputo immaginare.La domanda che tutti ci facciamo ... 5485 views Mario Spezia
Certificato contro i regali di Natale
Certificato contro i regali di Natale Un falso certificato medico per salvarvi dai regali di Natale, sia quelli da fare che da ricevere.Parte la prima iniziativa del Sélese: dedicata a tutte le pers... 2497 views Michele Bottari