Siamo riusciti nel non facile compito di presentarci al mondo intero come un popolo di untori.

Abbiamo assistito ad una gara sanitaria al massimo rialzo in cui gli esponenti di punta dei vari partiti hanno via via proposto la chiusura di scuole, uffici pubblici, bar, musei, teatri, chiese, fabbriche, nonchè la sospensione del pagamento delle cartelle esattoriali e contributive, dei mutui, delle bollette e delle RC auto.

La comunicazione intorno al Coronavirus ha seguito l'andamento di una curva sinusoidale: una settimana di allarmismo sfrenato (quasi sempre prodotto dalle dichiarazioni dei politici) e una settimana di maggior ragionevolezza (normalmente prodotta dalle dichiarazioni di medici e scienziati). Oggi Salvini ha pubblicato su feisbuc questo post delirante: "Rilancio l'appello al governo, inascoltato da giorni, perché sospenda i tributi, le tasse e i pignoramenti in tutta Italia, perché a pagare sono tutti''.

Da un mese a questa parte in Italia si parla solo di coronavirus su tutti i mezzi di comunicazione, come se tutto il resto avesse completamente perso di importanza o di valore. Per fare un confronto: la Repubblica on line di oggi apre con16 articoli di fila sul coronavirus, mentre Le Monde on line di oggi tocca il tema coronavirus con qualche articolo distribuito nelle varie sezioni del giornale. Tutto questo bla bla non ha scacciato il virus fuori dai confini nazionali, ma in compenso ha prodotto una serie di danni che faranno sentire a lungo i loro effetti. Danni economici molto maggiori di quelli provocati dalla crisi economica globale e danni sociali di enorme rilevanza, perchè se già prima gli italiani erano mediamente razzisti e xenofobi, ora siamo arrivati ad un livello di paranoia per cui vediamo tutti i nostri simili, indipendentemente dal paese di origine, come un pericolo per la nostra sopravvivenza.

Della Cina avevamo parlato ad inizio anno.
In Italia vivono circa 300.000 cinesi, più un milione e mezzo di turisti che, fino a poche settimane fa, riempivano le piazze e gli alberghi italiani. Ora non più perchè noi siamo appunto razzisti e loro hanno paura di prendersi il coronavirus in Italia.

Se ne parla poco, ma gli italiani, sopratutto i pensionati italiani, sono sempre in viaggio. FIAVET, Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e delle Imprese del Turismo, stima che ogni anno ben 280.000 italiani si rechino in Cina per turismo. Il ministro Franceschini, inaugurando a gennaio l'anno della cultura e del turismo Italia-Cina, dichiarava: "Abbiamo appena concluso con la Cina un accordo per portare i voli bilaterali tra i due Paesi da 56 a 164 la settimana, arricchendoli di nuovi scali".
Oggi questo flusso turistico è ridotto a zero.

L'Italia vive ormai quasi solo di turismo. L'industria perde pezzi tutti i giorni, l'agricoltura stenta a far fronte alla concorrenza globale, anche perchè continua a puntare sulla quantità invece che sulla qualità. Perdere i turisti, siano essi cinesi, europei o americani, vuol dire mettere in ginocchio l'Italia.
Ebbene, possiamo dire di esserci riusciti. La gestione della comunicazione intorno al coronavirus non ha fermato il virus, ma è riuscita a fermare quasi tutti i turisti che avrebbero voluto visitare l'Italia.

Contenuti correlati

Pesticidi e salute - Qualità del cibo
Pesticidi e salute - Qualità del cibo Venerdì 15 aprile, ore 21.00, Aula magna dell'Istituto di Istruzione Superiore "S. Bentegodi", San Floriano - Verona. Interverranno relatori di grande esperienz... 2675 views terra_viva
La querelle dei camosci decollati
La querelle dei camosci decollati Chi è stato? L'Arena ha interrogato i dirigenti delle associazioni dei cacciatori e della polizia provinciale.Le risposte sono contraddittorie e poco credibili.... 2371 views Mario Spezia
No ghè più schei
No ghè più schei Non ci sono più soldi. Questa è l'arma che sconfiggerà il partito delle grandi opere, oggi ancora saldamente al potere. Benvenuto rigore!La scorsa settimana i v... 2563 views Michele Bottari
Antiche risonanze per nuove vibrazioni
Antiche risonanze per nuove vibrazioni I quattro concerti di world music in quattro venerdì consecutivi dall'8 al 29 giugno alle 21 si svolgono anche in caso di pioggia nel cortile della Fondazione C... 2299 views Mario Spezia
Dal Veneto all'Himalaya
Dal Veneto all'Himalaya Emanuele Confortin, giornalista e fotogiornalista indipendente, documenta la profonda trasformazione che sta attraversando la regione del Kinnaur, terra di conf... 3073 views emanuele_confortin
DillaTu
DillaTu Mercoledì 21 marzo 2012 dalle ore 18.00 fino a 20.00 a V E R O N A PrimaVera PoEtica.... I luoghi: un itinerario che parte da piazza dei Signori, con raduno sot... 2157 views Mario Spezia
Bellezza e incuria delle mure storiche veronesi
Bellezza e incuria delle mure storiche veronesi Legambiente organizza un concorso fotografico aperto a tutti. Ricchi premi e cotillons.Il concorso fotografico, organizzato da Legambiente Volontariato Verona, ... 2252 views Mario Spezia
I cannibali
I cannibali Una bella faccia tosta per un uomo che da 7 anni ha sostituito la programmazione urbanistica con una serie di discutibilissimi accordi con privati, accordi che ... 2285 views Mario Spezia