Domenica 3 marzo Giovanni si è spento nel reparto di Pneumologia di Borgo Trento

Ci ha lasciato un caro amico ed uno dei protagonisti più significativi del panorama artistico veronese.

Era un uomo scomodo, spigoloso, poco incline all'accomodamento. Non si è mai accontentato delle soluzioni facili, odiava visceralmente i compromessi e le scappatoie. E' andato dritto per la sua strada fino alla fine, nel bene e nel male, pagando ogni volta il conto intero delle sue scelte.

Durante la sua lunga carriera ha sperimentato materiali e tecniche diverse, sempre con un approccio personale ed originale, attento ad evitare il facile compiacimento e la ripetizione manieristica. Era dotato di una spiccata sensibilità coloristica e di una innata capacità figurativa, ma non ha mai inteso l'arte come divertissement. L'arte per Giovanni era una cosa maledettamente seria. "Il quadro non deve essere bello, carino, deve sfondare l'anima di chi lo guarda". La sua tensione morale, o forse è più corretto dire sociale, è sempre stata altissima, dagli anni delle prime sperimentazioni giovanili fino agli ultimi giorni di vita. Ha usato l'arte come un'arma impropria contro la falsa coscienza di chi non vuol vedere, non vuol capire, non vuol conoscere.

Come non ricordare i suoi colori sgargianti, le sue punte aguzze, le chiese e i ponti bombardati della ex Jugoslavia, i suoi terribili crocifissi, le sue bambine prostitute, i suoi paesaggi sporchi di smog, di fumo e di rifiuti (foto 3). Il suo occhio attento non concedeva sconti a nessuno. Le sue descrizioni pittoriche degli ultimi anni ci inchiodano ad un futuro senza speranza. Se è vero che i grandi artisti sanno prevedere il futuro, c'è da far tremar le vene e i polsi.

Non si può dire che avesse un buon carattere e neppure che fosse un maestro di pubbliche relazioni. Aveva pregi e difetti come tutti gli esseri umani, ma è stato un vero artista, completamente posseduto dal demone dell'arte, il famoso daimon di cui parlavano Socrate e Platone.

In noi, che gli siamo stati amici, e in questa città, che lo ha quasi sempre ignorato, lascia un vuoto incolmabile.

Contenuti correlati

Ridi ridi coglione
Ridi ridi coglione Gli allarmi sul clima diventano sempre più pressanti e preoccupanti, ma non sembrano produrre alcun effetto.28° nel Mar Baltico, roghi inarrestabili in Californ... 2875 views Mario Spezia
LIBRARTI 2012
LIBRARTI 2012 LIBRARTI Una manifestazione dedicata alla piccola editoria, una serie di incontri con l'autore e con l'editore con il fine di evidenziare la qualità della propo... 2371 views Mario Spezia
Lo sport del doping, di Alessandro Donati
Lo sport del doping, di Alessandro Donati Abbandoniamo la "mistica" ambiental-animal-naturalistica per rivolgerci ad un settore apparentemente lontano, lo sport e il doping. Qualche giorno fa, in attesa... 6167 views dallo
Scelte urbanistiche discutibili
Scelte urbanistiche discutibili Alle prossime elezioni amministrative mancano circa due mesi. Italia Nostra intende rivolgersi a tutte le forze politiche per evidenziare, analizzando brevement... 2595 views giorgio_massignan
Papè Satàn, Papè Satàn aleppe!
Papè Satàn, Papè Satàn aleppe! Secondo Ceresani, capo di gabinetto del ministro Fontana, i cambiamenti climatici sono causati da Satana.I Ministri e capi di gabinetto del governo giallo-verde... 5940 views dartagnan
Cuore saldo ed occhi aperti
Cuore saldo ed occhi aperti E' finita l'epoca del ricatto e della paura. Gli italiani hanno sorpreso se stessi e il mondo con una reazione imprevedibile. Da oggi si respira aria nuova a Ro... 2347 views Mario Spezia
Iniziativa di legge popolare No al Nucleare
Iniziativa di legge popolare No al Nucleare Carissimi/e Sarete probabilmente già informati del fatto che è stato depositato da parte dell'Associazione sulle energie rinnovabili, presieduta da Alfiero Gran... 2176 views Mario Spezia
Dublino e la sua gente
Dublino e la sua gente Dalla Guiness Brewery e dal carcere Kilmainham in periferia, al Temple Bar e Grafton Street. La città con la percentuale giovanile più alta in Europa, intreccio... 2713 views raffaello_bertolini