I migranti vengono usati dal governo italiano come manovalanza a basso costo all'interno dei confini nazionali e come merce di scambio all'interno della UE.

Nessuno si preoccupa della loro sorte e quasi nessuno si preoccupa di trasformare i migranti in una risorsa per la nostra economia.

Renzi ha sventolato per due anni i numeri dei migranti davanti agli occhi dei commissari europei per ottenere degli sconti sui conti italiani, che non tornavano mai. Il 25 aprile scorso Renzi, che di fatto tira i fili del governo Gentiloni, dichiarava: "Siccome diamo 20 miliardi all'Europa e ne prendiamo indietro 12, io per tre anni gliel'ho detto con le buone; adesso, e devo dire che il governo Gentiloni ha adottato questa linea, è molto semplice risolvere il problema: voi non mantenete l'impegno sui migranti? Benissimo, e noi non manteniamo l'impegno sui soldi". Lo ha detto Matteo Renzi, parlando ad una manifestazione pubblica a Cavriglia".

50 anni fa gli italiani emigravano in Germania, Belgio e Svizzera: muratori, carpentieri, piastrellisti, idraulici, falegnami provenienti da Veneto, Friuli, centro e meridione d'Italia hanno ricostruito la Germania devastata dalla guerra. Tutti questi operai e questi artigiani venivano regolarmente pagati. Molti riuscirono a mettere da parte i soldi necessari per costruirsi una casa o per avviare un'attività in proprio.

Si calcola che fra il 1860 e il 1885 10 milioni di italiani emigrarono in Argentina, Brasile, Canada e Stati Uniti, ma anche in Cile, Paraguay, Uruguay, Messico, Colombia, Costa Rica. Nei primi due decenni del 1900 il flusso migratorio si spostò verso il nord Africa: Libia, Tunisia, Marocco, Egitto, Somalia, Eritrea. Molti di questi italiani costruirono delle autentiche fortune sia in America del sud che in America del nord. Attualmente si calcola che 80 milioni di oriundi italiani vivano in paesi esteri, soprattutto Argentina, Brasile e stati Uniti.

Leggiamo sui giornali che anche attualmente molti dei nostri giovani (più di 100.000 ogni anno), soprattutto laureati, preferiscono emigrare all'estero alla ricerca di sbocchi professionali che in Italia non esistono.

Non vogliamo qui analizzare i fenomeni migratori, le cause, gli effetti e i rimedi, ma sicuramente vale la pena di ricordare che fino a ieri l'Italia è stata un paese di emigranti. Ora le cose sono cambiate e ci troviamo ad affrontare un imponente flusso migratorio in entrata.

Dal sito lenius.it leggiamo: "Nel 2015 circa un milione di persone ha attraversato il Mediterraneo. Si tratta del dato più alto di sempre, visto che erano 216 mila nel 2014, 60 mila nel 2013 e 22 mila nel 2012. Di questo milione di persone, 856 mila sono sbarcate in Grecia e 153 mila in Italia.
Secondo i dati Unhcr, tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016 sono sbarcate in Europa 361.678 persone, di cui 181.405 in Italia e 173.447 in Grecia. Si tratta di un dato inferiore del 64% rispetto a quello del 2015, quando erano arrivate appunto un milione di persone. C'è da dire però che il 2015 è stato un anno record; i migranti arrivati nel 2016 hanno eguagliato in numero quelli arrivati tra il 2011 e il 2014 compresi
".

I motivi per cui il flusso migratorio si concentra soprattutto nel bacino del Mediterraneo sono facilmente comprensibili. Purtroppo la Libia, anche a causa di decisioni infauste prese dai nostri governi, è attualmente in balia di bande armate che traggono enormi profitti dai flussi migratori. Di fronte alla Libia ci sono l'Italia e la Grecia. http://data2.unhcr.org/en/situations/mediterranean

Saltiamo a piè pari i luoghi comuni e le polemiche su chi, dove e come vadano accolti i profughi e ci poniamo alcune semplici domande.

Perché si continua a far finta di non capire che questa gente ha bisogno di lavorare?
Perché si insiste a parcheggiare decine/centinaia di migranti in situazioni socialmente inaccettabili per loro e per le popolazioni che li ospitano?
Perché il governo italiano finge di non sapere che centinaia di migliaia di migranti lavorano nelle campagne italiane in condizioni subumane, in nero, con salari da fame, senza nessuna tutela?
Perché nessuno si preoccupa di impiegare queste persone in lavori socialmente utili, in cambio di vitto, alloggio e di un piccolo compenso?

Contenuti correlati

Glaxo: finanziamenti = licenziamenti
Glaxo: finanziamenti = licenziamenti Lo strano modo, tipicamente italiano, di finanziare le grandi imprese con i soldi dei cittadini, che poi vengono licenziati.Prima il maxi affare delle 440 milio... 2190 views benny_calasanzio
Dalla cultura del dominio alla cultura del rispetto
Dalla cultura del dominio alla cultura del rispetto Sono sempre più numerosi i fenomeni che ci avvertono che nel giro di pochi decenni la vita sul pianeta potrebbe diventare molto complicata, eppure nessuno di no... 3335 views Mario Spezia
Facebook censura il Pink
Facebook censura il Pink Il monopolista del social network dedicato al cazzeggio e alla stupidera compie un atto di censura nei confronti del Circolo Pink, realtà impegnata da venticinq... 2633 views loretta
Dalla dittatura del mercante a quella dei mercati
Dalla dittatura del mercante a quella dei mercati Riponete le bottiglie di spumante: le dimissioni di Berlusconi ci fanno passare dalla padella del caudillo alla brace dei mercati finanziari isterici. Lacrime e... 4083 views Michele Bottari
Antica Fiera del Rosario a Breonio
Antica Fiera del Rosario a Breonio Sabato 20 e domenica 21 ritorna la più importante Fiera della Lessinia con prodotti, gastronomia, banchetti, incontri, dimostrazioni, escursioni, cori, ecc.Gene... 2357 views redazione
Si scopron le tombe!
Si scopron le tombe! Finalmente è possibile leggere la relazione introduttiva spedita dall'Istituto Superiore di Sanità al Comune di Verona relativamente al progetto di realizzazion... 2986 views gianni_giuliari
5 domande ai promotori di liste elettorali
5 domande ai promotori di liste elettorali Il mondo politico veronese è in grande fermento per l'avvicinarsi della scadenza elettorale. Ci sono in campo molte proposte sia a destra che a sinistra. Vorrem... 3626 views Mario Spezia
Redoutè e gli illustratori botanici
Redoutè e gli illustratori botanici Prima che la fotografia ne decretasse il declino, l'illustrazione botanica aveva raggiunto livelli eccelsi di qualità, precisione e verosimiglianza. Per molti e... 7535 views Mario Spezia