Aperto lo stabilimento IKEA di Pisa con il solito codazzo di polemiche per scorciatoie urbanistiche poco chiare. Stesso destino per Verona? La multinazionale, ma soprattutto i cittadini, farebbero bene a ripensarci.

In questi giorni  è stata inaugurata l'‪Ikea‬ di ‪Pisa‬, ennesimo tassello verso la conquista dell'Italia e la sparizione del settore dell'arredamento. Dai nostri amici di comune.info apprendiamo che, come al solito, per l'apertura dei magazzini della discussa multinazionale, la giunta locale ha approvato varianti urbanistiche a tempi di record e ha svenduto terreni comunali a noti gruppi imprenditoriali locali "perché li potessero rivendere alla multinazionale e, grazie ai profitti milionari ricavati, riuscissero a finanziare le opere con operazioni poco trasparenti."

Non sappiamo se il clima giudiziario della nostra città consiglierà ai manager Ikea di proseguire il piano di lottizzazione e costruzione nell'area Biasi, ma nel frattempo è opportuno informare i cittadini qual è l'impatto socio-ambientale della multinazionale svedese.

Iniziamo con lo smascherare l'ossimoro: multinazionale significa che ha sede in più nazioni, e quindi non va d'accordo con la parola svedese. In realtà IKEA non è svedese, come ha dimostrato Luca Martinelli di Altreconomia:  "la struttura proprietaria di Ikea è un gioco di scatole cinesi, holding e fondazioni con sede in Olanda, per disorientare il fisco, facendo figurare utili limitati a fronte di fatturati che superano il miliardo di euro".



Naturalmente si tratta di una menzogna, ogni stabilimento IKEA distrugge molti più posti di lavoro di quanti non ne crei, e questo è vero ancor più in un territorio dove la produzione di mobili è in crisi da parecchio tempo. Sulla qualità dei posti di lavoro c'è poi molto da discutere. Detto di quelli locali, sono soprattutto quelli dislocati ai margini del mondo a creare perplessità: dietro ai kit contenenti mobili fighetti dal nome trendy ci sono migliaia di lavoratori sfruttati, di diritti e dignità negati.  Per non parlare della politica anti-sindacale di Ikea, fatta di tentativi di espellere delegati e lavoratori più combattivi.

Nella speranza che le vicende di Giacino & C. facciano prendere un po di strizza ai manager del colosso del falso fai-da-te, anche noi dovremmo valutare se valga la pena far passare il loro mega-progetto senza reagire.

 

Contenuti correlati

La quarta opzione per la futura Politica Agricola Comune (PAC)
La quarta opzione per la futura Politica Agricola Comune (PAC) In novembre 2010, la Commissione Europea ha presentato un documento che contiene obiettivi e vari scenari per la Politica Agricola Comune per il periodo 2014-20... 2379 views francesco_benciolini
CI.VI.VI. si presenta
CI.VI.VI. si presenta L'invadenza delle nuove strade porta nuovamente sotto i riflettori (suo malgrado) il comitato che si batte dal 1989 per la difesa della vallata e delle colline.... 2405 views marisa_venturi
Fiori di pesco a Pasqua
Fiori di pesco a Pasqua Un inverno mite ed una primavera anticipata ci hanno portato una Pasqua quasi sfiorita. Comunque le festività vanno festeggiate, il clima è propizio e ai proble... 6552 views Mario Spezia
Uno dei nostri
Uno dei nostri Lorenzo Albi (pres. Legambiente), Paolo Fabbri (pres. prov. Amici della Bicicletta), Giorgio Massignan (pres. prov. Italia Nostra) e Flavio Coato (pres. Il Carp... 4325 views Mario Spezia
Bandiere listate a lutto
Bandiere listate a lutto ... 2459 views Mario Spezia
Protezione ambientale, difesa delle colture, salvaguardia della salute
Protezione ambientale, difesa delle colture, salvaguardia della salute L'incontro si terrà sabato 14 Aprile 2012 Presso l'Auditorium delle Scuole Elementari di Negrar.ore 9.40 Tossicologia dei fitosanitariRelatore Dottor Roberto Te... 2457 views Mario Spezia
Il giardino da gustare
Il giardino da gustare Un corso tenuto per imparare a costruire un giardino non solo bello da vedere ma anche ricco di frutti da gustare dal 2 al 23 Marzo 2013 a Villa La Valverde - M... 2425 views alberto_ballestriero
Papè Satàn, Papè Satàn aleppe!
Papè Satàn, Papè Satàn aleppe! Secondo Ceresani, capo di gabinetto del ministro Fontana, i cambiamenti climatici sono causati da Satana.I Ministri e capi di gabinetto del governo giallo-verde... 5987 views dartagnan