Dal lavoro per tutti al sogno americano. Gli slogan dell'economia capitalista cambiano sinistramente in peggio. Se l'unica promessa oggi spendibile è quella dell'uno su mille che ce la fa, siamo davvero agli sgoccioli.

Leggo con tristezza le tonnellate di appelli che il mondo dell'industria, attraverso i giuslavoristi e i giornalisti a tariffa fissa, rivolgono ai giovani che vedono un futuro sempre più nero dinanzi a sé. L'ultimo diceva più o meno così: "L'errore che fanno i giovani oggi è quello di cercare un lavoro. Smettetela di cercare, il lavoro lo dovete inventare."

L'invito a inventarsi un lavoro, aprire una partita IVA e diventare precari cronici in un mondo che è sempre più esposto alla concorrenza selvaggia delle multinazionali, se fosse rivolto a una persona sola provocherebbe un sano "ma va a cagar!", ma almeno avrebbe un senso: "tu ce la puoi fare a scapito di altri disgraziati".

Ma quando l'invito è rivolto, come questo,  ai milioni di giovani oggi in cerca di lavoro, siamo al ridicolo. Il sistema che prometteva lavoro e abbondanza per tutti, si è ridotto al sogno americano. Uno su mille ce la fa, cantava Gianni Morandi. E se vuoi essere quell'uno, devi essere creativo, e il lavoro te lo devi inventare.

Cosa succederebbe se tutti costoro si mettessero seriamente a inventarsi un lavoro? Da quali capitali sarebbero finanziati? Che tipo di accoglienza troverebbero in un mercato saturo e in crisi di sovrapproduzione? Quanti di loro si salverebbero dal sicuro fallimento?

F. è una delle migliaia di persone espulse dal sistema produttivo veronese in seguito al fallimento dell'azienda dove lavorava. Con i pochi risparmi dei genitori e la rimanenza della liquidazione si è comprata un'edicola, con cui intende mantenere un marito (precario) e due figli. Ma le cose vanno male.

"Da un po' di tempo è calata la vendita dei quotidiani, le riviste sono sempre andate così così, e non riesco nemmeno a rientrare dei costi," dice sconsolata. Di chi è la colpa? Del creativo che ha l'edicola a duecento metri da lei: "Un paio di mesi  fa ha iniziato a fare pubblicità sul giornale del quartiere: offre consegna a domicilio, fotocopie a colori e orario continuato."



2285596593_40557a2fdb_bEcco uno che applica alla lettera i dettami dei giuslavoristi prezzolati dalla confindustria. Un giornalaio che fa la pubblicità sui giornali mi ricorda Tanzi che sponsorizzava col latte la Brabham di Patrese in Formula 1. Quale sarà mai il messaggio? "Il mio latte è più fico. Le mie arene (nel senso di copie del giornale) sono più belle di quelle del mio concorrente..."

Come finirà? Finirà che sia F. che il suo malconsigliato concorrente saranno costretti a chiudere,  la prima perché passerà da 100 a 50 arene vendute, che non le permetteranno di pagare debiti e stipendio, il secondo perché passerà da 100 a 150 arene, ma si sarà sobbarcato costi (pubblicità, macchina fotocopiatrice, consegna a domicilio) così elevati che nemmeno 1500 arene al giorno lo tireranno fuori dalla melma.

Probabilmente i nostri giuslavoristi non hanno alcuna soluzione a questa crisi occupazionale, che ha molte ragioni, finanziaria, economica, demografica, e si stanno arrampicando sugli specchi per non diffondere il panico. Ma i giovani non sono scemi, e che saranno lacrime e sangue lo hanno capito da soli. Evitiamo almeno di prenderli per il culo.

Contenuti correlati

Ancora Corso Milano
Ancora Corso Milano Le osservazioni dei Comitati ed Associazioni al Progetto del Comune.E' del tutto illusorio pensare di risolvere il problema di Corso Milano senza prefiggersi l'... 2256 views Mario Spezia
Sabati con le ali 2015
Sabati con le ali 2015 L'associazione Verona Birdwatching è lieta di invitarvi ai consueti appuntamenti di Sabati con le Ali, presso il Museo di Storia Naturale di Verona, in Lungadig... 2620 views Mario Spezia
Original perdido jazz band al Lazzareto
Original perdido jazz band al Lazzareto Sabato 19 luglio alle ore 21, ORIGINAL PERDIDO JAZZ BAND sarà l'ospite d'onore del quarto appuntamento di FAI L'ESTATE AL LAZZARETTO.La storica band veronese pr... 2684 views Mario Spezia
Il pericoloso intreccio tra senape e colza
Il pericoloso intreccio tra senape e colza La senape da noi è una pianta spontanea, mentre la colza è una pianta coltivata (nel nostro caso OGM) che riesce ad ibridare la senape e a modificare il suo pat... 13868 views Mario Spezia
I Giovedì della Scienza
I Giovedì della Scienza L'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona propone una serie di incontri con eminenti scienziati nella sede di via Leoncino o al Teatro Ristori.Gio... 2266 views Mario Spezia
I pesticidi abbassano il quoziente d'intelligenza dei bambini
I pesticidi abbassano il quoziente d'intelligenza dei bambini Riportiamo un articolo apparso su Il fatto quotidiano del 20.06.2011Usa, secondo tre ricerche condotte in America, l'esposizione delle donne in gravidanza ai co... 2150 views andrea_bertaglio
La tetta slisa de Giulieta
La tetta slisa de Giulieta Il carnevale 2014 ci porterà una nuova maschera: la Giulieta da la tetta slisa. Ma sarà anche l'occasione per scegliere la modella per la nuova statua in bronzo... 2971 views Mario Spezia
Chi e come progetta la viabilità dell'alto lago?
Chi e come progetta la viabilità dell'alto lago? Non si sa in base a quali richieste ufficiali nè chi se ne occupa, ma il progetto dei sindaci va avanti.Il Comitato No Affi-Pai ha chiesto alla Provincia copia ... 2682 views maria_cristina