La sostanza attiva cloropicrina non potrà essere utilizzata come principio attivo nei prodotti fitosanitari, perché potenzialmente pericolosa per la salute e per l'ambiente. L'Ue non la approva e pubblica sulla Gazzetta ufficiale di oggi il relativo regolamento di esecuzione che entrerà in vigore da domani.

 

L'Italia, designata come Stato relatore, ha valutato i dati aggiuntivi presentati dal richiedente e ha redatto una relazione supplementare. Una relazione che è stata trasmessa all'Autorità europea per la sicurezza alimentare e alla Commissione Ue. A sua volta l'Autorità ha trasmesso la relazione supplementare agli altri Stati membri e al richiedente con l'invito a formulare osservazioni. Le osservazioni le ha poi inviate alla Commissione. Alla Commissione Ue inoltre l'Autorità ha presentato la propria conclusione sulla cloropicrina.

Il progetto di relazione di valutazione, la relazione supplementare e le conclusioni dell'Autorità sono state esaminate dagli Stati membri e dalla Commissione nell'ambito del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali e inserite nella relazione di riesame definitiva della Commissione per il cloropicrina.

Dalla valutazione di questa sostanza attiva sono emersi alcuni fattori di preoccupazione che riguardano particolari aspetti. Innanzitutto, il rischio per gli operatori è inaccettabile. Non è stato possibile eseguire una valutazione affidabile dell'esposizione delle acque sotterranee in assenza di dati sul metabolita dicloronitrometano e sulle impurità della sostanza attiva prodotta. I dati a disposizione non sono stati sufficienti per trarre conclusioni sui rischi per gli organismi presenti nei sedimenti, le api, i lombrichi e le piante non bersaglio. È stato individuato un alto livello di rischio per gli organismi acquatici, gli uccelli e i mammiferi. Non è stato possibile eseguire una valutazione affidabile dell'esposizione delle acque di superficie e dei sedimenti in assenza di dati sulla cloropicrina e sul metabolita dicloronitrometano. Non è stato possibile eseguire una valutazione affidabile delle concentrazioni di esposizione atmosferica al fosgene. È stato identificato un rischio elevato di propagazione atmosferica a lunga distanza.

Dunque, la Commissione ha invitato il richiedente a presentare osservazioni sulle conclusioni dell'Autorità e ha inoltre invitato il richiedente a presentare osservazioni sul progetto di rapporto di riesame.

Ma, nonostante le argomentazioni presentate non è stato possibile dissipare le preoccupazioni. Le valutazioni effettuate sulla scorta delle informazioni fornite non consentono di concludere che i prodotti fitosanitari contenenti cloropicrina siano generalmente conformi ai requisiti richiesti dall'Ue.

Per dare agli Stati membri il tempo di ritirare le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la cloropicrina è concesso un periodo di tolleranza che deve essere il più breve possibile e comunque scadere trascorsi dodici mesi dal ritiro della relativa autorizzazione.

27.12.2011

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