Sviluppo ed ambiente sembrano incompatibili. Almeno per questo governo.

Alcuni giorni fa parlavo con degli amici di Mater Bi, cioè del succedaneo biologico della plastica, ricavato da mais e girasole, per involucri e simili. Il tema della discussione riguardava l'ennesimo schiaffo all'ecologia del governo Berlusconi, che ha rinviato sine die l'obbligatorietà dell'uso di tale materiali negli iper/super/mercati. Nell'ecoblog del 5/5/2009 sul sito di Repubblica, Antonio Cianciullo approfondisce l'argomento snocciolando le cifre, che sono riportate di seguito.

"… Mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per creare circa 100 buste di bioplastica. Secondo i calcoli della Coldiretti, per sostituire le 300 mila tonnellate di plastica necessarie a produrre i sacchetti usati in un anno in Italia basterebbe coltivare circa 200 mila ettari, un quinto delle terre agricole non utilizzate. Il tutto con un ovvio vantaggio ambientale visto che 1 chilo di polietilene comporta l'emissione di 2 chili di anidride carbonica, mentre per 1 chilo di bioplastica si rilasciano solo 800 grammi di anidride carbonica. …"

Rapportiamo le cifre alla provincia di Verona, che come è noto ha un'estensione di 3121 Kmq (compresi laghi e fiumi), ovvero 312100 Ha (ettari). Riferendoci al censimento del 2001, la provincia di Verona presenta 826582 abitanti contro una popolazione italiana di 56995744 abitanti. Il rapporto fornisce il valore 0,0145 contro il valore 0,0097 che è l'inverso del numero totale delle provincie italiane (103).

Moltiplicando il numero totale di ettari di Mater-Bi (200000) per il coefficiente 0,0145, si ottiene la quantità di Ha necessari per produrre il Mater Bi in provincia di Verona, cioè circa 2900.

Dato che la SAU della provincia di Verona, cioè la Superficie Agricola Utilizzata, era nel 2000, secondo la regione Veneto, di 219000 HA (così ripartiti: 44% montagna, 41% collina e 135% pianura), risulta che la percentuale di spazio per il Mater Bi a Verona dovrebbe essere dell' 1,32% (rispetto alla SAU).

Per far capire le cose a tutti possiamo dire che il "tuo amico pallone ti dice" che per fare tutte le sportine di plastica usate a Verona in un anno occorrono 2900 campi di calcio.

Si vede bene come, per produrre in maniera sostenibile (comunque sempre sotto l'ipotesi di un'agricoltura fossile, cioè che fa uso del petrolio, altrimenti le cifre si dilaterebbero enormemente, di almeno un fattore compreso tra 100 e 1000 ) una parte così insignificante dell'economia del modello occidentale come gli "shopper",ovvero le sportine, si debba invece riservare un'area agricola così significativa.

Figurarsi se dovessimo produrre in loco anche i carburanti! O le automobili, o gli indumenti, o …

Il modello economico occidentale della crescita continua si attorciglia su se stesso per inventare soluzioni (definite come verdi cioè amiche dell'ambiente) che messe di fronte al giudizio dell'ecologia, cioè alle mere superfici ed alla materia ed energia necessarie per coltivarle, si rivelano per quelle che sono.

Bufale clamorose.

E' chiaro anche ad uno scolaretto che produzione di massa e produzione degli ecosistemi non vanno molto d'accordo. Vuoi tanta superficie per Mater-Bi e carburanti?

Allora ne avrai di meno per le mucche. Meno bistecche, latte e derivati (leggasi formaio) per tutti. Vuoi rubare prezioso, preziosissimo terreno agricolo, costituitosi in migliaia di anni, per Motordrom, Centro Logistico, Centro Agroalimentare? Allora sportine e sviluppo sostenibile andranno a farsi benedire.

I bilanci ecologici non sono come le scatole cinesi delle finanziarie offshore. Ogni anno non sgarrano e sono inflessibili e ineluttabili: non ci si scappa.

E, seppur lentamente, stanno cominciando a presentare il conto alle economie occidentali.

Contenuti correlati

Il cielo sopra Verona
Il cielo sopra Verona Continua al teatro Stimate, piazza Cittadella, la rassegna di teatro proposta da Alessandro Anderloni. La rassegna Il cielo sopra Verona Sabato 8 gennaio 2... 2517 views redazione
Nuovo collettore del Garda: grandi passi indietro
Nuovo collettore del Garda: grandi passi indietro La presentazione del nuovo progetto presso l'Ordine degli Ingegneri di Verona ha evidenziato un netto arretramento sul fronte della tutela ambientale del lago.I... 4314 views Mario Spezia
Un passo avanti in Valpolicella
Un passo avanti in Valpolicella I comuni di Negrar, San Pietro Incariano, Marano di Valpolicella, Fumane, Sant'Ambrogio di Valpolicella, hanno concordato le regole per l'impiego di prodotti fi... 2902 views redazione
Il fascino dello spirito libero
Il fascino dello spirito libero Sulle tracce dell'orso.---------------------------------Quest'anno Ferron, il guardacaccia e scrittore vicentino, esce con un instant book "La zampata dell'orso... 2417 views dallo
Giù le mani dai boschi e dalle praterie
Giù le mani dai boschi e dalle praterie Isde Italia e GUFI (Gruppo Unitario per le Foreste Italiane) chiedono alle istituzioni di non autorizzare la ripresa dei tagli boschivi, un’attività che nel cas... 7253 views Mario Spezia
Un referendum da vincere
Un referendum da vincere Tutti gli appuntamenti, giorno per giorno. La sproporzione dei mezzi in campo è assoluta. Da una parte il totale oscuramento dell'informazione sulla stessa esis... 2254 views coordinamento_veronese_antinucleare
Valpolicella biologico
Valpolicella biologico Prosegue la campagna di marketing che vorrebbe accreditare la Valpolicella come un comprensorio biologico. Purtroppo la realtà è ben diversa, anzi quasi opposta... 3932 views Mario Spezia
Acqua pubblica, riprendiamoci il futuro!
Acqua pubblica, riprendiamoci il futuro! L'acqua è un diritto, non una merce. Fermiamo l'art.23 bis."Acqua pubblica, riprendiamoci il futuro!". Questo il titolo del documento finale del Secondo Forum I... 2498 views francesco_avesani