In Valpolicella siamo in piena emergenza idrica. Il consumo di acqua per l'irrigazione dei vigneti ha raggiunto livelli insostenibili e di fatto nessuno è in grado di controllare le migliaia di pozzi artesiani impiegati per irrigare le vigne e gli ulivi.

Riporto da un sito specializzato:

"Un tempo la viticoltura era tradizionalmente asciutta e nel pensiero comune l'irrigazione del vigneto era associata ad una bassa qualità del vino e considerata una forzatura per aumentare la produzione, come effettivamente avveniva in molti caso.

L'atteggiamento negativo verso questa tecnica agronomica, o meglio la presunta contraddizione tra irrigazione e qualità, era dovuta, in passato, alla scarsa evoluzione della pratica irrigua che veniva effettuata per scorrimento o sommersione con l'utilizzo di grandi volumi d'acqua e finalizzata ad un sostanziale aumento quantitativo del raccolto. Queste tecniche sono state sostituite da impianti di irrigazione a goccia, anche in subirrigazione, o a spruzzo.

Per quanto riguarda la determinazione dei volumi d'acqua per ogni turno di irrigazione è bene tener presente quanto segue:  turni irrigui troppo brevi e volumi troppo ridotti rischiano di vanificare parzialmente l'irrigazione perché una parte rilevante dell'acqua somministrata viene persa per evaporazione e la rimanente non raggiunge le radici profonde. L'adeguata quantità d'acqua da somministrare è il corrispettivo di 8-10 mm di pioggia in terreni pesanti; su un vigneto con 4.000 viti/ha corrisponde a 20-25 litri per pianta".

www.terraevita.it ...



Questo primo dato è importante per calcolare il volume d'acqua complessivo necessario per irrigare i vigneti della Valpolicella.

Il secondo dato necessario è quello relativo al  numero di viti impiantate per ogni ettaro, che varia in base al tipo di coltivazione:

2150-3700 Sylvoz

3333-5434 Cordone speronato

3333-5714 Cortina pendente

3030-4347 Doppio capovolto

3700-6211 Guyot

2777-5714 G.D.C.

2439-3861 Pergola

Il terzo dato di cui abbiamo bisogno è quello relativo agli ettari coltivati a vigneto in Valpolicella. Secondo Assoenologi gli ettari vitati sono 7435 per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. Naturalmente non tutti i vigneti sono corredati di impianto a goccia servito da pozzo artesiano, ma possiamo calcolare per difetto che almeno la metà dei vigneti ai nostri giorni siano idroassistiti.

A questo punto il calcolo è piuttosto facile e il risultato impressionante. Moltiplicando i 25 litri di un singolo trattamento x una media di 4000 vigne per ettaro x 3700 ettari (metà del numero complessivo degli ettari vitati della Valpolicella) otteniamo come risultato finale 370 milioni di litri.

Ovviamente la stragrande maggioranza degli impianti di irrigazione serviti da pozzi artesiani si trovano nella zona alta della Valpolicella (400 -600 m), piantata a viti solo recentemente e più esposta allo stress idrico per la maggior esposizione solare, per lo scarso spessore dei terreni, per l'alto grado di evaporazione cui sono esposte le zone sommitali e per il veloce drenaggio delle acque piovane tipico di questo tipo di terreni.

Non è finita perché ci sono anche gli ulivi e per irrigare una pianta di medie dimensioni ci vogliono almeno 120 litri di acqua. Quanti ulivi ci sono in Valpolicella?

L'est veronese non è messo meglio dell'ovest.

Per questo fine settimana sono previste delle precipitazioni e tutti speriamo che queste previsioni si avverino, ma se poi si dovesse ristabilire l'anticiclone africano per tutto il mese di agosto (come è successo nel 2003) chi ci andrà a controllare che restino chiusi tutti i pozzi artesiani che pescano centinaia di migliaia di mc di acqua potabile dalle falde artesiane o dalle falde freatiche per irrigare le vigne e gli ulivi?

Contenuti correlati

Mettiamo al bando i Pesticidi e gli OGM in Italia
Mettiamo al bando i Pesticidi e gli OGM in Italia Cascata delle Marmore (Terni) 4-6 luglio 2013: Conferenze a sostegno della Campagna per il Bando dei Pesticidi e degli OGM. Incontro nazionale di tutte le forze... 2600 views Mario Spezia
La Verona che sognamo
La Verona che sognamo Sabato 7 marzo ore 9.30 tutti al Polo Zanotto per il Convegno sulla mobilità.Da molti anni a Verona i temi della mobilità sono affrontati dando la priorità all'... 2504 views Mario Spezia
Il Minnesota e il vento che cambia
Il Minnesota e il vento che cambia Ora che il negazionismo climatico è stato smascherato, iniziano le cause di risarcimento. Ma per chi si oppone a pesticidi, 5G, energia nucleare, vaccini, la st... 6223 views Michele Bottari
Diario di un cattivo ciclista
Diario di un cattivo ciclista Glossario ciclistico dei comportamenti apparentemente scorretti, ma che salvano la vita.----------------------È uscito in questi giorni sulla Repubblica l'artic... 3543 views Michele Bottari
Valpantena a-dio
Valpantena a-dio La val de tuti i dei o 'l paltàn de tuti i schei?... . Valpanténa a-dìo.(la val de tuti i dei o 'l paltàn de tuti i schei?)Me presento: son ... 3830 views dallo
L'Adige non è un canale
L'Adige non è un canale I fiumi vanno prima studiati e capiti, poi, quando e dove è possibile, anche utilizzati.3 dighe in 10 km, tale è la distanza fra Arcè e Chievo. Technital vorre... 4379 views Mario Spezia
Il 5 per mille al Carpino
Il 5 per mille al Carpino Per fare volontariato c'è bisogno di buona volontà, di passione . . . e anche di soldi. Se il contribuente non da alcuna indicazione relativamente al proprio 5 ... 2543 views Mario Spezia
Il picco della salute
Il picco della salute Una delle più frequenti obiezioni che viene mossa a noi medici "allarmisti" è che, in barba ai rischi ambientali, la speranza di vita – almeno nei paesi occiden... 2600 views patrizia_gentilini