Pubblichiamo la lettera spedita dai Comitati Riuniti Riciclo Totale- Rifiuti Zero di VE e TV al ministro Clini e ad altri onorevoli. In allegato: Lettera di risposta ai Comitati Riuniti Rifiuti Zero.pdf Documento di seduta - Relazione priorità 7° programma d'azione ambientale (Leinen).pdf Documento di seduta - Relazione su un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse (Gerbrandy).pdf

Gentili Parlamentari,

il perdurare della recessione sta mettendo in difficoltà il quotidiano di molte famiglie, ma il mondo crolla quando viene diagnosticato un tumore ad un familiare.

Ancor  maggiore è la sofferenza se la diagnosi riguarda un bambino.

Purtroppo secondo l'organizzazione mondiale della sanità, l'Italia è il paese al mondo con la maggior incidenza di tumori dell'infanzia, con 175 nuovi casi all'anno per milione di abitanti tra 0 e 14 anni, mentre in Germania è di 141 e in Francia di 138. Il fenomeno, osservato in diversi Paesi d'Europa - vedi Istituto superiore di Sanità – Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute – www.epicentro.iss.it/- , registra infatti un cambiamento percentuale annuo più alto in Italia dove tutti i tumori infantili sono in aumento del 2% rispetto all'1,1% del resto d'Europa: i  tre tumori più frequenti sono in aumento, si tratta di leucemie (+ 1,6% annuo) dei linfomi (+4,6% annuo) e dei tumori al sistema nervoso centrale (+2% annuo).

La causa di tale incidenza viene indicata nell'anomala concentrazione di polveri sottili che in oltre 44 città italiane sforano per più di 35 giorni  l'anno la concentrazione di PM10, ozono e altre molecole generate dalla combustione, senza che siano poste in atto significative azioni per il  miglioramento della qualità dell'aria, e da pesticidi tossico-nocivi che a migliaia di tonnellate vengono sparsi in agricoltura inquinando aria, acqua e cibo.

Il Presidente della Commissione ambiente dell'ordine nazionale dei biologi, dr. Franco Scicchitano spiega che  "centomila sostanze di sintesi potenzialmente cancerogene sono registrate nella sola EU, ma i composti immessi dall'uomo nell'ambiente si contano a milioni. Sconosciuti gli effetti sulla salute per quasi tutti. Manca la ricerca sugli effetti cocktail delle sostanze…. " e conclude che "in alcune forme di autismo e ritardo mentale è ben chiara la relazione con l' esposizione fetale e nella prima infanzia di alcuni composti chimici industriali dispersi nell'ambiente".

Le preoccupazioni del dr. Scicchitano trovano ampia conferma nella recente pubblicazione dell'Associazione Italiana di Oncologia - Progetto Ambiente e Tumori – dove,  sulla base di innumerevoli studi scientifici, viene trattato il rapporto tra inquinamento e tumori,  con un capitolo dedicato ai grandi impianti, centrali a carbone e inceneritori,  responsabili dell'immissione in atmosfera di grandi quantità di polveri sottili.

In tutta la pubblicazione, che alleghiamo, emerge chiaramente la connessione tumori/degrado ambientale e come cittadini siamo sinceramente preoccupati per le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Clini con le quali promuove la valorizzazione dei combustibili ricavati da rifiuti/combustibili solidi secondari (Css),  " per risolvere il problema dei rifiuti "portandoli" in un ciclo industriale mediante un accordo di programma tra il ministero dell'Ambiente e l'Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento (Aitec). Ciclo che addirittura viene fatto passare surrettiziamente per "Rifiuti Zero" in quanto mette le ceneri pesanti nel cemento, quando invece l'Europa invita gli Stati membri a diventare delle "società del riciclo" e il  20 aprile scorso  il Parlamento Europeo ha approvato come priorità per il 7° programma Ambientale Europeo il divieto di incenerimento di rifiuti che possono essere riciclati e compostati,  riconfermando l'incenerimento all'ultimo posto della scala per il trattamento dei rifiuti dopo il riciclo, il riuso e il recupero. Infatti, incenerire vuol dire distruggere anche l'energia utilizzata per produrre materiali come carta e plastica, alluminio che viene invece valorizzata dall'attività di riciclo   (alleghiamo la pubblicazione "Per un piano Regionale di riciclo totale dei Rifiuti  Speciali senza inceneritori" e articolo con le anticipazioni sul  piano regionale dei Rifiuti in Veneto che blocca la costruzione di nuovi impianti e nuove discariche).

A quanto sopra va aggiunto che gli inceneritori, anche quelli di ultima generazione dotati delle migliori tecnologie, immettono in atmosfera una elevata quantità di fumi, metalli pesanti, diossine  e polveri sottili. A solo titolo esemplificativo ricordiamo che ciascuno degli inceneritori per rifiuti speciali, proposti nel 2005 per la provincia di Treviso, avrebbe immesso in atmosfera 13 mln di mc di fumi al giorno e 360 tonnellate di polveri sottili l'anno.

Ancor peggiore la situazione nei cementifici e nelle centrali termoelettriche che utilizzano CSS, dove le emissioni sono scarsamente monitorate e come detto per gli inceneritori, le ceneri della combustione vengono mescolate al cemento conferendo all'amalgama una scarsa resistenza ed una elevata tossicità (purtroppo in Italia, diversamente da altri stati europei, non è obbligatorio dichiarare i componenti nelle confezioni). A tale proposito alleghiamo recente articolo di stampa nel quale viene data notizia di una causa di risarcimento danni per fornitura di cemento "magrone" contenente inquinanti da ceneri.

Consci che dobbiamo essere protagonisti del nostro futuro e che dobbiamo agire con senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente chiediamo che venga rivista l'intenzione di fornire energia a basso costo alle aziende, subordinando le scelte in campo energetico ad un articolato e consapevole  Piano Nazionale,  di cui abbiamo estremo bisogno.

Ci faccia riflettere la dolorosa vicenda dell'eternit che ha trovato chiara condanna con la sentenza dei giudici di Torino solo nel 2012 anche se fin dal 1924 era noto che l'amianto provoca fibrosi polmonare.

Stiamo pagando questi ritardi a carissimo prezzo con un gran numero di vittime, e altre ancora ne seguiranno.

Fiduciosi, restiamo a disposizione per chiarimenti e collaborazione.

I coordinatori

Michele Boato                                                   Lucia Tamai                                     Paolo Pittaluga

Documento di seduta - Relazione priorità 7° programma d'azione ambientale (Leinen)

Documento di seduta - Relazione su un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse (Gerbrandy)

Lettera di risposta ai Comitati Riuniti Rifiuti Zero

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