Riporto alcuni stralci dal bel articolo di Bartolo Fracaroli "Tornano le api, si salva la coltura del miele", comparso su L'Arena del 14 gennaio 2010 e continuo con la mia "Valpolesela 2000", di dieci anni fa, ma purtroppo attualissima,

"... I nostri apicultori lamentano un'arretratezza storica del mondo agricolo che usa massicciamente, e in assenza di controlli, anticrittogamici, insetticidi, diserbanti e fertilizzanti tossici a sorella ape, proprio all'insetto che gli è di vitale aiuto. L'apporto economico nazionale dedll'apicoltura al comparto agricolo è di 1600 milioni di euro all'anno. ..."

"... Doardo (presidente degli apicoltori) dice per una corretta impollinazione provinciale occorrerebbero 40 mila alveari contro gli 8500 presenti e condanna decisamente i prodotti chimici anche se le aziende produttrici li dichiarano non dannosi. "Il vento li porta anche in montagna. In 50 anni si è distrutto quello che si era costruito nei duemila anni precedenti" ... "

" ... Se per l'uva si fanno anche 40 trattamenti antiparassitari l'anno, non ci si stupisca se nei vigneti non sono più presenti le api".

Quindi l'agricultura e perciò la viticultura in Valpolicella, tranne poche, pochissime e lodevolissime eccezioni, è PRIMITIVA, a forza bruta (chimica).

Il tanto decantato successo nei mercati mondiali è un successo della chimica, che con il terroir ha poco a che vedere. Il palco, ben sistemato dai grossi produttori e dai pubblicitari, miseramente crolla quando i "consumatori" di vino constatano de visu, magari per qualche capatina turistica, come è stata ridotta la Valpolicella (cave ai fianchi e in testa, due giganteschi immondezzai ai piedi e nel cuore - Ca' Filissine il  cementificio a Fumane - cemento ovunque - negrarizzazione e Montericco -  pesticidi a gogo' nel resto del territorio, distruzione del paesaggio generale -marogne, strutture per l'irrigazione, contrade, colline intere -, ecc. ).

E si rendono conto che è meglio spendere 40 € per una bottiglia di vino prodotto in Toscana piuttosto che in questa martoriata terra

VALPOLESELA     (30.1.2000)

Proemio (che no l' è un premio)

La me amigheta tedesca,

mia tanto zoena, ma ancora fresca,

e che me riduse spesso in tochi,

la m'a' dito: " Stasera gh'e' gnochi".

E mi g'o' risposto de boto:

"E li inafiemo con un goto".

Ela, con un sorisin da istrion:

"Ghe starea ben 'na lagrema de Amaron".

'N'amara sorpresa cuando g'o' verto la bossa:

o' dovu' spuar fin a l'ultima gossa!

E come le me Muse: Berto, Angelin e Tolo

odio le sofisticassioni, el metanolo,

sciumando de rabia e de saliva,

eco pronta 'sta necessaria invetiva.

VALPOLESELA DOMILA

Vegno so' col baticor

par amirar el to slusor.

Ma a Domejara la prima massada:

pora dona i t'a' mesa sbuelada.

Ma che i vaga tuti in mona

lori col so rosso de Verona!

Valpolesela,

come te s'eri bela!

El Pastel l'e' rosso de rabia:

i g'a' roba' l'anema de piere e de sabia.

Li gh'e' cave e busi dapartuto:

le contre' se dimanda: ci elo el pi' bruto?

Un udor de merda vien su da Arce':

i cocai svolassa godendose asse'.

Valpolesela,

come te s'eri bela!

Vedo Monterico e ghe credo a stento

che i t'abia stofega' col cimento.

Sentado so vissin ala Sengia Sbusa

drento tuto boje, tuto me brusa:

lazo' Negrar no sta mia mejo:

mama mia che roejo!

Valpolesela,

come te s'eri bela!

No resta che consolarse col Recioto,

ma par Dio, sa g'alo 'sto goto?

O capio. I bacani i pensa a far sghei

invelenando 'sti pori butei.

G'o' i stornisi, me sento mal

ando sito anda', Maria dal Tramanal?

Valpolesela,

come te s'eri bela!

Qua l'acoa neta i se l'insogna:

el Progno i l'a' ridoto a 'na fogna

Anca l'Adese, come mi, el sta mal

a catar su la merda de tuta la val.

A Parona nol tien pi' bota

a vedar so sorela cosita malridota.

"Valpolesela,

come te s'eri bela!"

El le pensa ne la so testa

con le poche lagrime che ghe resta.

E lassandola el ghe sussura sconsolado:

"Vecia mia, cossa n'ai combinado"?

Contenuti correlati

Il rifiuto di affrontare il rischio ambientale
Il rifiuto di affrontare il rischio ambientale L'aumento esponenziale dei costi per la gestione dei disastri ambientali dovrebbe indurci a cambiare il nostro atteggiamento, ma non è così.La vicenda del ghiac... 3404 views Mario Spezia
Baldofestival
Baldofestival La più interessante manifestazione culturale delle nostre montagne.Dal 19 giugno al 12 luglio torna Baldofestival, giunto all'ottava edizione nel segno di una s... 2485 views Mario Spezia
Razza di ubriaconi
Razza di ubriaconi I danni sociali dovuti all'abuso di alcol sono superiori a qualsiasi altra calamità sociale. La droga, al confronto, produce danni irrilevanti. Eppure, mentre s... 2899 views Mario Spezia
La montagna malata di Senge
La montagna malata di Senge La carta geologica l'hanno mai guardata, sia quando hanno dato le prime autorizzazioni a cavare, sia dando l'ultima concessione di allargamento in aperto contra... 3811 views giorgio_chelidonio
La pesca nel lago di Garda
La pesca nel lago di Garda Analizziamo l'andamento del pescato negli ultimi 100 anni, facendo riferimento ai più importanti cambiamenti intervenuti in questo periodo sulle rive e nelle ac... 5788 views Mario Spezia
La nostra unica speranza
La nostra unica speranza Greta è eterodiretta, giudicante e saccente. Ma se anche questo movimento di giovani fallisce, non abbiamo più alternative. Prospettive e limiti dei Fridays fo... 3679 views Michele Bottari
Bifo Combo in concerto per l'Acero di Daphne
Bifo Combo in concerto per l'Acero di Daphne Sabato 13 ottobre TEATRO RISTORI ore 20.30Canzoni dalla terra di Canaan e dintorni: jazz, blues - pop in una accattivante contaminazioneL'ACERO DI DAPHNEL'Assoc... 3147 views Mario Spezia
Pensiero Cibernetico
Pensiero Cibernetico Lunedì 18 novembre 2019, alle ore 21, presso il Teatro Modus, Verona, colloquio pubblico su tecnologia, economia, potere. Come la tecnologia digitale condizion... 2835 views Michele Bottari