Anche ai nostri giorni ci sono giovani ardimentosi che sfidano la sorte per affermare i loro ideali patriottici!

Ho sempre assistito con fastidio alle celebrazioni ufficiali delle ricorrenze ma devo dire che un paio di iniziative nate "dal basso" qui a Verona e che cercavano di ricordare l'impresa dei Mille di Garibaldi mi sono parse simpatiche e convincenti.

Una intitolata "4 per Mille" ha promosso quattro giornate di studio, di dibattito, di letture, di spettacoli e musica sparsi nella città e ha avuto il suo momento culminante con lo "sbarco" di moderni garibaldini da alcuni gommoni arrivati  alla Dogana Vecchia via Adige.

La seconda iniziativa è opera e merito degli Amici della Bicicletta di Verona che hanno lanciato l'iniziativa "Non solo Giro – La s(p)edizione dei Mille" dove si sposa la storica vocazione ciclistica dell'associazione con i temi ambientali e con la celebrazione della spedizione dei Mille, che in questo caso diventa quella di mille veronesi che si oppongono all'assolutismo arretrato e borbonico del mezzo privato a motore. Mille veronesi quindi che si sono impegnati ad effettuare nel mese di maggio la maggior parte dei loro spostamenti cittadini con mezzi pubblici e/o con la bicicletta.

Sulla scia di queste iniziative arriva anche la nostra decisione –Vale, Tina, Gio, Flavio - di partire per le ferie in bicicletta  sulle orme o, meglio, a ruota dei Mille: partendo da Verona pedaleremo lungo tutto il percorso garibaldino toccando anche altre località significative del nostro  Risorgimento e ritornando a Verona.

Comunque la si pensi quelli di centocinquant'anni fa sono fatti fondanti e fondamentali per la nostra storia e cercare di capirli e di riviverli non ci sembra né inutile né banale. Capire perchè tutto questo sia stato fatto da parte di un migliaio di giovani appartenenti ai ceti più acculturati e benestanti dell'epoca e provenienti da quelle regioni del nord dove ora i loro pronipoti leghisti sembrano volersi pentire di questa impresa. Impresa che nasce non per iniziativa di un governo, di un parlamento, di uno stato ma in modo molto "volontario", improvvisato, a tratti anche velleitario e quindi con caratteristiche molto "italiane" che forse la dicono lunga sul nostro carattere ma anche su quelli che sono, al contempo, i nostri limiti e i nostri pregi.  Ricordare tutto ciò ci pare basilare e indispensabile anche per non sminuirci. "Un paese che non ha rispetto per la propria storia quale rispetto può avere di se stesso?" si domandava  Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Ma perchè in bicicletta? Innanzitutto perchè ci piace e poi perchè la bicicletta ci permette di vedere le cose da un punto di vista (purtroppo) insolito. Ci permette di attraversare la geografia della memoria guardandoci attorno lentamente osservando le cose in maniera distaccata e nello stesso tempo partecipe. Ci permette di respirare l'aria e l'atmosfera che videro il realizzarsi dei fatti ricordati. Ci permette di incontrare persone, di salutarle, di rapportarci con loro. Ci permette un contatto con tutto e con tutti da "disarmati" e senza alcuna barriera metallica e alcun sottofondo di motore. Tutto questo senza avere l'idea di fare alcunchè di estremo. Se oggi pensiamo che sia estremo andare in vacanza in bicicletta e non invece andare col Suv in piazza Brà allora forse il problema è più grave di quanto si possa temere. Non si tratta di considerare questa tipologia di viaggio come adatta a fisici da perfetti sportivi programmati per risultati mirabolanti: la nostra età e le nostre pancette lo stanno con tutta evidenza a dimostrare.

E allora partendo da Verona ci proponiamo di toccare le varie località significative dell'impresa, da Quarto a Marsala, da Calatafimi a Milazzo e su, su fino al Volturno e poi vicino a  Comacchio al cippo che ricorda Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva meglio conosciuta come Anita Garibaldi. Giusto riconoscimento del ruolo dell'altra metà del cielo e omaggio ad una donna che abbandonò tutto non solo per seguire il suo amato Josè ma anche per combattere con lui tutte le lotte necessarie alla vittoria delle idee in cui credeva.

Poco tempo fa ho soggiornato brevemente a Nizza, città natale di Garibaldi ed ho avuto modo di apprezzare le  bellissime piste ciclabili, un'ottima segnaletica per le biciclette, un affermato servizio di bike-sharing e una bella metropolitana di superficie. Spontanea la domanda alla città: "Nizza, tu che ci hai regalato un eroe come Garibaldi, non è che puoi anche prestarci per qualche tempo un sindaco che creda nella ciclabilità e nel mezzo pubblico?"    

Contenuti correlati

La verità su Giacino
La verità su Giacino La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo, fino a dire che un assessore è una carogna di sicuro perché ha il portafoglio troppo, troppo vicino al buco ... 3839 views dartagnan
Il favoloso mondo di Alice Castellani
Il favoloso mondo di Alice Castellani Alice Castellani e Marcos Maestrello presentano le loro personali alla Sala Birolli, dal 26 gennaio al 5 febbraioLa prestigiosa ‘Sala Birolli' (ex Macello) torn... 2926 views fulvio_paganardi
Nuovi stili di vita: la sfida del biologico
Nuovi stili di vita: la sfida del biologico Una serie di incontri organizzati da TERRA VIVA a San Pietro Incariano, Sala Lonardi, via Beethoven 16, presso il Centro Sociale, con inizio alle ore 20.30.merc... 2425 views Mario Spezia
Default
Default Non sappiamo quando, ma quale sarà la fine del nostro sistema economico, lo sappiamo tutti, non prendiamoci in giro.Come ogni anno, prima della ripresa post-ago... 3099 views Michele Bottari
Il pensiero debole
Il pensiero debole Mercoledì sera Ugo Sauro ha tenuto una conferenza su "Lessinia: paesaggio e sviluppo sostenibile" all'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere. L'analisi, le ... 2892 views Mario Spezia
20 maggio Festa delle Oasi WWF
20 maggio Festa delle Oasi WWF L'edizione 2012 della Festa delle Oasi WWF aprirà gratuitamente al pubblico oltre 100 aree naturali protette dal Panda lungo tutto lo stivale. Domenica 20 maggi... 2158 views Mario Spezia
Agricoltura nemica della biodiversità
Agricoltura nemica della biodiversità 2.500 esperti scrivono a Ursula von der Leyen: va fermato l’intensificarsi di pratiche agricole che trasformano aree rurali in deserti di monocolture a massima ... 3162 views Mario Spezia
Parco del Lazzaretto
Parco del Lazzaretto Sembra che nessuno abbia spiegato ai nostri amministratori che una parte del nostro territorio va anche conservata e protetta.All'appello del Vicesindaco Assess... 2983 views wwf