La val de tuti i dei o 'l paltàn de tuti i schei?

.

.

.

 

.

 

Valpanténa a-dìo.

(la val de tuti i dei o 'l paltàn de tuti i schei?)

Me presento: son San Micheleto,

e g'ò sempre abù un sogno nel caseto!

Star a fianco de pégore e malgàri,

su e zò ne i so' longhi itinerari.

E chel'antico sogno el s'à averà,

con la cieséta de passa mile ani fa!

Pensìve a come l'era ‘sto teritorio,

che se spande tra Verona e Montorio:

‘na destesa de àlbari, boschi e verdo,

che nel canto dei osei ancora me perdo!

I Romani j'era presto desmentegadi:

a Quinto croadi, e, ale Stele, … interadi.

Nar su par i trosi l'era propio dura,

fasendose largo tra la "selva oscura",

come à dito uno che se ne intendéa,

che a Gargagnago l'à piantà famèa!

Odio: l'era un problema el fondovale:

la paltéca rompéa tanto le bale!

Ma dapartuto gh'era pace e tranquilità,

squasi squasi par tuta l'eternità.

A dir el vero, disémo che un çerto zavasco

l'è scominsià col bandito Falasco!

Poco più tardi s'à messo tra i "piedi"

anca quei conti de Verona, i Arvedi.

Ma'l grosso casìn l'è nato con Polinàre,

che dapartuto l'à somenà puinare.

E a lu s'à tacà drìo i marmisti,

che de pree e senge i à fato repulisti.

Infin, chela bruta banda malcagada,

rente casa, i m'à fato ‘na superstrada!

Con che'l poco restà de decoro,

aesso i vol farme anca ‘n traforo.

N'incubo, l'è deventada la note:

altro che pégore, altro che vilòte!

I clacson i me martùreza la testa,

tuti i dì e, squasi de più, a la festa.

Par no parlar de l'inquinamento …

Ma qua mi ve lancio ‘n amonimento.

Come i me pastori i cargaa montagna

e a San Michél i tornaa zò in campagna,

sté tenti che la vostra maledeta economia

no ve s-ciopa in man, e andè tuti a dar via.

San Micheleto, dopo el solito incubo de machine, in Gressana-Stallavena, 12-3-2010

Dal Vajo…Paradiso ringrazio! Alcune note per spiegare alcune cose.

1) "A-dio" : gioco sulla particella privativa "a": un addio (in veronese nel senso di "adio fighi"!) che diventa in dialetto "senza dio", visto che per alcuni il toponimo Valpantena significa valle di tutti gli dei (Vendri, Marzana, …).

2) San Micheletto è l'oratorio situtato vicino alla Carrara, tra Grezzana e Stallavena.

3) "a Quinto croàdi" (a Quinto crollati): il riferimento è al quinto miglio romano da Verona, da cui Quinto. Quindi ci saranno stati degli insediamenti di origine romana di cui adesso non si ha traccia, se non nei nomi.

4) "ale stele … interadi": mi riferisco al Pantheon ipogeo di Santa Maria in Stelle, del III secolo dopo Cristo, fatto costruire da Corneliano, il Veronesi dell'epoca (www.verona.com ...).

5) "trosi": sentieri.

6) "uno che se ne intendéa": Dante Alighieri che ha piantato il seme in Valpolicella (Serego Alighieri).

7) "paltéca": pantano. Un'altra spiegazione del toponimo Valpantena vuole infatti che sia la valle del paltano.

8) "bandito Falasco": un bandito del 1600. Vedi ad esempio www.goethezentrum.org ....

9) "Arvedi": la costruzione della villa di Cuzzano, degli Arvedi appunto, è contemporanea alla presenza del Falasco.

10) "Polinàre": Apollinare Veronesi. Bello il nome su cui "giocare": A-POLLI (senza polli) o POLLINA RE (Re della Pollina in … collina!)

11) "bruta banda malcagada": gli odierni sono più banditi degli antichi, cioè del Falasco!

12) "altro che pégore": essendo stato adibito alla protezione dei pastori, San Micheletto si sarà di notte sognato sicuramente di pecore!

13) "i me pastori": ripresa dei Pastori di D'Annunzio. Ma qui di bucolico è rimasto solo il buco, cioè il traforo che a breve interesserà la bassa Valpantena.

14) "San Michél": San Michele (29 settembre): era la tradizionale data di spostamento degli armenti dalla montagna al piano.

15) "stè tenti che la vostra maledeta economia": è una metafora per spiegare successivamente il concetto di decrescita infelice: così come i pastori, dopo essere stati in montagna, vanno al piano, tutti i processi biologici che sono presenti sulla Terra da 4 miliardi di anni, hanno un inizio, un culmine e una fine. Proprio come una montagna. Ora, a questa ineluttabile legge sembra sfuggire l'economia, che deve essere sempre e comunque in crescita.

Ma noi sappiamo che ciò, in un pianeta finito come è la nostra Terra, è una pia illusione. Io credo (come per ora poche altre persone) che tra non molto il folle treno (e qui mi riferisco al dantesco folle volo di Ulisse) cadrà nell'abisso. E saranno dolori per tutti (da cui: "e andé tuti dar via").

Contenuti correlati

Quarant'anni tra i lupi
Quarant'anni tra i lupi Mercoledì 18 febbraio alle 20,45 al cinema Aurora in Borgo Venezia sarà presentato il libro che racconta i 40 anni dell'Ass. La Fraternità accanto ai carceratiL... 2076 views fulvio_paganardi
Due modi diversi di produrre vino
Due modi diversi di produrre vino In Trentino si rompe il sodalizio tra Vignaioli e Consorzio di tutela vini del Trentino. Le motivazioni che hanno portato allo strappo evidenziano due diverse f... 2756 views Mario Spezia
Lombroso illuminato
Lombroso illuminato Appuntamento con gli Amici della bicicletta mercoledì 17 marzo ore 18.30 in Piazza Brà, per arrivare ai Giardini Lombroso alle 19.00. Con l' aiuto di Pacinotti,... 2027 views donatella_miotto
Flora della regione veronese
Flora della regione veronese Gentilissimi, inviamo in allegato l'invito alla presentazione del volume FLORA DELLA REGIONE VERONESE che si terrà Giovedì 3 dicembre alle ore 17.00 nella Sala ... 2556 views Mario Spezia
Concerto per tavola armonica
Concerto per tavola armonica Concerto medievale in una cornice suggestiva alle porte di Verona. Organizza il Carpino per sostenere la propria attività a salvaguardia del territorio.L'associ... 2415 views Michele Bottari
Sulle tracce di Cangrande
Sulle tracce di Cangrande Alla ricerca di un nuovo panorama. Trekking urbano sulle mura a due passi dal centro veronese, a cura del Comitato per il verdeDomenica 24 febbraio 2008, l'asso... 2368 views andrea_bimbato
COSPE
COSPE Presentiamo ai veronesi il COSPE, che ha aperto in questi giorni una nuova sede a Verona. "Lavorare anche nel 'Nord' del mondo per combattere lo squilibrio tra ... 2305 views Mario Spezia
Due modelli di civiltà
Due modelli di civiltà Il primo modello, che chiameremo “usa e getta”, tiene conto solo del presente e pretende di avere tutto subito. Il secondo, che chiameremo “cultura contadina”, ... 3263 views Mario Spezia