Occupano preziose risorse agricole, spendono di più di quello che producono, succhiano soldi pubblici più di una commissione parlamentare e inquinano più di una centrale termica: ecco a voi i campi fotovoltaici a terra. L'energia dal sole non sempre è virtuosa.

Non c'è dubbio, l'ecofighetto ama alla follia il pannello fotovoltaico. Esso rappresenta per lui il non-plus-ultra: è tecnologico come l'iPad, è ecologico come una gita a Cortina, è sufficientemente di moda e, soprattutto, lava una (eco)coscienza sporca meglio di un flacone di candeggina.

Non è un caso che gli imprenditori più inquinanti ne facciano largo uso per il loro green-washing, per pulire le loro politiche aziendali fatte di inquinamento, cemento, asfalto, spreco energetico e consumismo.

Un esempio? Innoval, associazione di imprenditori della Valpantena, impegnati nel prolungamento della SP 6 della Valpantena e nella realizzazione del Traforo delle Torricelle. La loro proposta ecologica: Energy-land, un bel campo fotovoltaico a terra.

Eppure il pannello fotovoltaico non è esente da pecche: la sua produzione inquina parecchio, visto che richiede l'uso massiccio di sostanze tossiche, sia per il pianeta che per le maestranze e le persone che abitano vicino al sito di trasformazione.

I pannelli di Energy-land, per esempio, sono in silicio cristallino, materiale che richiede per la produzione massicce dosi di acido cloridrico e triclorosilano. Inoltre i produttori sono pochi, giganteschi e in grado di controllare il mercato con pratiche poco trasparenti.

Dal punto di vista della salvaguardia dell'ambiente, l'impianto fotovoltaico ha un senso solo se è piccolo, localizzato e posizionato in spazi inutilizzati, come i tetti delle case e degli opifici: solo così si ottiene l'obiettivo di produrre l'energia nelle vicinanze del suo utilizzo, economizzando sui costi di trasporto, che per l'elettricità saranno anche bassi, ma non certo nulli.

Viceversa, se utilizziamo questa tecnologia per produrre energia in modo tradizionale, cioè in grandi impianti centralizzati a terra, all'impatto ambientale della produzione delle celle dobbiamo aggiungere i terreni sottratti all'agricoltura, la  depressione dell'attività biologica per la perdita di irraggiamento delle aree ombreggiate dai pannelli, l'accelerazione di fenomeni di desertificazione, l'alterazione del paesaggio.

E non parliamo degli effetti microclimatici, della produzione di ingenti quantitativi di rifiuti nelle fasi di smantellamento di tali impianti, di effetti sulla avifauna migratoria, della richiesta pesante di infrastrutture per il trasporto dell'energia.

Non è un caso che la Provincia di Bolzano abbia deciso di vietare l'installazione in Alto Adige di moduli solari sulle aree libere e verdi. "I pannelli vanno installati sui tetti, il paesaggio è troppo prezioso per un suo utilizzo su larga scala", sostiene l'assessore Michl Laimer.

Ricoprire del fertile terreno agricolo, da pascolo o semplicemente libero con pannelli fotovoltaici è un grave errore economico e un grave danno inferto all'ambiente.

Auspichiamo che le autorità, in sintonia con quanto fatto a Bolzano, si adoperino per impedire che investitori rapaci lucrino su questa tecnologia, grazie a incentivi che il legislatore volle diretti alle famiglie, per piccoli impianti sui tetti delle case.

Contenuti correlati

Una tregua per Pasqua
Una tregua per Pasqua I Maya ci avevano avvertiti che il 2012 sarebbe stato un anno particolare, pericoloso, un anno di sovvertimento, di trapasso.Ed è andata proprio così, almeno fi... 2143 views Mario Spezia
L'amore ai tempi di Uber
L'amore ai tempi di Uber Il caporalato dei trasporti urbani non vuole uccidere solo i taxi, ma tutto il trasporto pubblico nel suo insieme. Solo i paesi ricchi resisteranno, quelli pove... 3071 views Michele Bottari
C'è di meglio
C'è di meglio Il Comitato Antinucleare di Legnago: "Bene la mozione approvata dal Consiglio Regionale Veneto contro il nucleare". L'incidente alla Centrale nucleare di F... 2351 views redazione
Un passo avanti in Valpolicella
Un passo avanti in Valpolicella I comuni di Negrar, San Pietro Incariano, Marano di Valpolicella, Fumane, Sant'Ambrogio di Valpolicella, hanno concordato le regole per l'impiego di prodotti fi... 2761 views redazione
Frassino: continua l'assalto alla diligenza.
Frassino: continua l'assalto alla diligenza. Dopo il recentissimo ampliamento della struttura ricettiva, rialzata di un piano su tutta la superficie, ora è imminente la costruzione di una grande piscina di... 3935 views Mario Spezia
A Malles stravince il sindaco antipesticidi
A Malles stravince il sindaco antipesticidi 2 cittadini su 3 hanno votato per il Sindaco Ulrich Veith, che ottiene 2/3 della maggioranza in Consiglio comunale. I cittadini di Malles confermano piena fiduc... 2380 views Mario Spezia
Seedelio, il portale del solare "etico"
Seedelio, il portale del solare "etico" Segnali di vita dalla "green economy" veneta: fra Vicenza e Belluno è nato "Seedelio", un portale web per favorire l'incontro tra domanda e offerta di impianti ... 2400 views giulio_todescan
Il Verbasco o Tasso Barbasso o Barbasco
Il Verbasco o Tasso Barbasso o Barbasco In realtà ne esistono numerose specie, tutte appartenenti alla famiglia delle Scrophulariaceae, alcune simili e difficili da distinguere, altre facilmente disti... 6436 views Mario Spezia