Il ministro Costa ha promesso 30 milioni per la riforestazione urbana.

Le città hanno bisogno di verde, ma noi abbiamo bisogno sopratutto di boschi, foreste, laghi, fiumi e mari in buone condizioni di conservazione, perché è in questi ambienti che si rigenera la vita.

David Bellatalla, nel suo bel libro dedicato ai nomadi della MONGOLIA, ad un certo punto, trattando dei cambiamenti introdotti dalla vita sedentaria, osserva: "La sedentarietà necessita di nuove immagini mitologiche che giustifichino le diverse dinamiche sociali che essa sottende. I mutamenti non sono più risposte a cause esterne; migrazioni e spostamenti lasciano posto a trasformazioni del territorio e a specializzazioni produttive. Il paesaggio muta, così come cambia il rapporto tra uomo e ambiente".

Il nocciolo della questione è proprio questo: noi abbiamo perso il contatto con la natura e non regoliamo più la nostra vita in base alle necessità imposte dal clima o dal variare delle stagioni. Noi ci siamo costruiti un sistema di vita artificiale fatto di casa, macchina, ufficio/fabbrica, supermercato, piscina/palestra, al limite campo di calcio. Ci siamo completamente estraniati dall'ambiente naturale, quello fatto di alberi, prati, foreste, fiumi, laghi, mari, quello in cui la vita si conserva e si ricrea continuamente. Così finiamo per preoccuparci moltissimo, noi e anche il ministro Costa, di piantare qualche albero fra i caseggiati e le strade che compongono i centri urbani e le periferie cittadine.

"Il Ministro Sergio Costa sottolinea inoltre che nel decreto clima, che domani verrà esaminato in Aula al Senato sono previsti "30 milioni per gli anni 2020 e 2021 per la piantumazione e il reimpianto di alberi, silvicoltura, creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane".
"Ogni anno, un comitato ad hoc istituito presso il ministero dell'ambiente premierà la città Capitale Verde d'Italia - aggiunge Costa - la città che avrà presentato progetti di riconversione green più innovativi ed efficaci. Con un fondo di 3 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022, si darà poi la possibilità alla città di realizzare i progetti. Si vuole così stimolare una virtuosa competizione green nel Paese".
https://www.minambiente.it/comunicati/giornata-nazionale-alberi-il-ministro-costa-fondamentale-arrestare-cambiamento-climatico

Costa ha poi ricordato che nella legge clima è prevista una norma sulla riforestazione comunale:
"Oggi ogni Comune può, con i fondi delle aste verdi, che i grandi inquinatori pagano per compensare dal punto di vista ambientale territori e cittadini, piantumare alberi. La riforestazione urbana è legge dello Stato, finanziata dal Ministero dell'ambiente".
Il ministro ha anche annunciato che a breve arriverà la firma delle "nuove linee di indirizzo sul verde urbano, che daranno la possibilità ai cittadini, ove i Comuni aderiscano, di partecipare al processo decisionale per la sostituzione degli alberi che vengono rimossi per motivi strutturali o per l'esistenza di una patologia, attraverso dei mini-referendum urbani".
https://www.welfarenetwork.it/in-italia-nasce-la-banca-degli-alberi-presto-mini-referendum-urbani-sull-abbattimento-di-alberi-per-motivi-strutturali-20200304/

Da questo punto di vista Verona sta attraversando uno dei suoi periodi più bui. Il progetto della nuova filovia, ammesso e non concesso che esista davvero un progetto, ha di fatto azzerato le alberature delle principali vie cittadine. Centinaia di alberi ad alto fusto sono stati abbattuti per far posto all'infrastruttura della filovia. Ci ritroviamo con decine di cantieri aperti (anche se sarebbe più esatto dire chiusi, visto che nessun operaio ci sta lavorando), di strade interrotte, di esercizi commerciali al collasso e si allontana ogni giorno di più la speranza di vedere la fine di quello che a molti veronesi appare come un incubo.

Ci siamo già occupati dei boschi in città, anche dei boschi verticali progettati da Stefano Boeri.
Vorremmo far notare al ministro Costa che, oltre ai parchi cittadini, ci sono i Parchi Nazionali, i Parchi Regionali, le Aree Protette, la rete Natura 2000, tutto il patrimonio boschivo, le zone umide e i mari che circondano la nostra penisola. E' molto importante che il ministro Costa si occupi fattivamente della conservazione e della protezione di questo preziosissimo patrimonio, dotandolo di tutti gli strumenti legislativi ed operativi di cui ha urgente e pressante bisogno.