La Riqualificazione del complesso ex caserme S. Marta e Passalacqua non è mai iniziata. Comune e Regione hanno buttato al vento 42 milioni di euro.

Era facile prevedere che sarebbe andata così. Lo aveva capito e scritto anche il giudice Pier Paolo Lanni nella sentenza del processo intentato da Sandro Tartaglia contro Mario Spezia.

La denuncia era partita nell'ottobre del 2011 in seguito alla pubblicazione su Veramente.org di un articolo dal titolo Passalacqua, chi offre di più? in cui Mario Spezia criticava aspramente la gestione del bando Passalacqua-Santa Marta da parte di Agec e nello specifico da parte del suo allora direttore Sandro Tartaglia. L'articolo citato era stato ripreso sia da L'Arena on line sia da Veronetta blog ed era stato seguito da altri articoli sullo stesso tema.

La sentenza detta testualmente: "Gli scritti sono privi di contenuto diffamatorio . . .
a) negli scritti non viene censurata l'illiceità del criterio di aggiudicazione adottato, ma solo la sua concreta applicazione che, secondo l'opinione espressa, non sarebbe idoneo a tutelare la pienezza degli interessi pubblici;
b) i criteri di stima riportati nell'articolo sono effettivamente quelli contenuti nella perizia, della quale non viene contestata la veridicità ma esclusivamente la non condivisibilità delle conclusioni in essa tratte;
c) la sottolineatura del conflitto di interessi in capo al legale rappresentante dell'Agec, quale autore della perizia utilizzata per la valutazione dei terreni, così come dell'anomalia della circostanza che nella stessa perizia si affermi l'irrilevanza dei vincoli pubblici, costituisce la manifestazione di dubbi ragionevoli.
http://www.veramente.org/it/notizie/2015-sandro-tartaglia-contro-mario.html

Il Comune di Verona e la Regione Veneto hanno il dovere morale e civile di richiedere ai responsabili di questo disastro il pagamento dei danni causati alla città di Verona e alla Regione Veneto. Gli interpreti principali del disastro programmato sono:
- Flavio Tosi, ex sindaco e responsabile politico dell'intero procedimento;
- avv. Vito Giacino, ex vicesindaco/assessore del Comune di Verona e propugnatore del progetto di riqualificazione delle caserme Passalacqua-Santa Marta;
- ing. Sandro Tartaglia, ex direttore Agec, autore della perizia giurata, responsabile della gara di appalto, controllore dell'intero intervento;
- ing. Stefano Malagò e arch. Giovanni Policante,progettisti e direttori dei lavori.

Il Comune di Verona ha ceduto all'ATI ( Sarmar srl, Co.Ve.Co., Aiteco, Coop. San Michele ), che si è aggiudicata l'appalto, una superficie edificabile valutata da Sandro Tartaglia 32 milioni di euro. In cambio l'ATI avrebbe dovuto realizzare il recupero delle mura cittadine prospicienti via Torbido, una serie di servizi a favore dell'università, 4 km di piste ciclabili e 4 parchi con una superficie complessiva di 183.000 mq.
La Regione Veneto ha finanziato con 10 milioni di euro la costruzione di 24 appartamenti in regime di edilizia agevolata.

Sono passati 10 anni durante i quali è stato realizzata una porzione infinitesimale di parco (peraltro già in condizioni pietose) all'interno del bastione di Porta Vescovo ed stato completato solamente il recupero del tratto di bastioni compreso tra Porta Vescovo e le Maddalene.
Nient'altro.
In compenso sono fallite quasi tutte le ditte che si erano aggiudicate l'appalto, il 90 % dei bastioni è in condizioni di totale degrado, non è stato realizzato nessun campus universitario e nessuna pista ciclabile, dei 5 parchi previsti non s'è vista neppure l'ombra.

C'è stata la crisi, è vero, ma la crisi ha solo accentuato i danni di una gestione fin dall'inizio dissennata. Chi ha buona memoria o pazienza per documentarsi (vedi articoli a destra) può facilmente ricostruire i vari passaggi di un intervento che non ha mai rispettato i più elementari criteri di trasparenza, di indipendenza, di terzietà e di rispetto per l'interesse pubblico.

Perchè il bando è stato fatto prima ancora di scegliere il progettista e il progetto?
Perchè un unico professionista (Sandro Tartaglia) ha preparato il bando, ha firmato la perizia giurata ed ha diretto la commissione giudicatrice?
Perchè non è stato fatto un bando europeo per un intervento così importante?
Perchè tanta fretta di partire e poi nessuna fretta di concludere?

Non è finita. Il 9 luglio 2018 il Comune di Verona ha commissionato all'avv. Giovanni Sala una nuova super- consulenza da 15 mila euro più cassa professionale e Iva per dirimere nuove complicazioni in merito alla convenzione sottoscritta tra l'Ati e il Comune nell'ormai lontano 2012 e già modificata una volta nella prima metà del 2017. C'è di mezzo un nuovo cofinanziamento statale di 18,4 milioni di euro destinato alla riqualificazione del quartiere di Veronetta, immediatamente entrato nel mirino dell'ATI che si è aggiudicata il bando per la riqualificazione delle Caserme Passalacqua-Santa Marta.
Una ulteriore dimostrazione della inconsistenza giuridica di un bando e poi di un appalto che andrebbero valutati con attenzione da parte della Procura della Repubblica e da parte della Corte dei Conti.