E’ da cambiare il sistema di raccolta rifiuti sulle strade extraurbane.

Già nel 2017 (vedi Verona come Roma) abbiamo portato all’attenzione delle amministrazioni locali il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane. “I veronesi non hanno mai brillato per educazione ambientale. Si vede volare dai finestrini delle macchine ogni sorta di rifiuti: carte, cicche, fazzoletti, bottigliette di plastica e quant'altro. Le strade più trafficate sono bordate da una scia interminabile di rifiuti sparsi o raccolti in sacchetti”. 

Avevamo anche proposto qualche correttivo: “Ci si domanda perché nelle piazzole di sosta lungo le strade ad alta densità di traffico non siano previsti dei bidoni per il conferimento dei rifiuti, visto che c'è gente (per esempio i camionisti) che passa tutta la giornata sulla strada e che inevitabilmente produce dei rifiuti”.

Da alcuni mesi i volontari di alcune associazioni veronesi lavorano indefessamente per tenere puliti i bordi delle strade, i vaj, le dorsali e i sentieri delle nostre colline. Si trova di tutto: sacchetti di rifiuti, fazzolettini, bottiglie, copertoni, cessi ed elettrodomestici. Spesso vengono scaricati anche mobili ammalorati o scarti di cantiere. Fa impressione la quantità di materiali che si accumula in pochissimo tempo.

Sulla maleducazione dei nostri concittadini non c’è bisogno di spendere tante parole. I cumuli di sporcizia stanno lì a dimostrare la totale mancanza di senso civico della “razza padana”. Spesso si sente dare la colpa del degrado agli stranieri, ai rumeni, ai cingalesi agli africani e a chiunque abbia un accento diverso dal nostro, ma la realtà nuda e cruda è che noi siamo peggio di tutti gli stranieri che vivono tra noi.

Nel nostro territorio operano alcune grandi aziende, non si capisce più se pubbliche o private ma comunque finanziate con i nostri contributi, che hanno il compito di raccogliere e di smaltire i rifiuti urbani ed extraurbani. La raccolta in città e nei quartieri bene o male funziona, anche se si potrebbe fare molto di più e molto meglio, ma appena usciamo dai centri abitati la situazione diventa disastrosa.

Tutti sappiamo che i problemi si possono risolvere quando c’è la volontà di risolverli. Serve un intervento sinergico delle amministrazioni comunali, che dovrebbero programmare e coordinare gli interventi, predisponendo dove è necessario un idoneo sistema di videosorveglianza; degli organi di Polizia, che dovrebbero attuare una serie di controlli lungo le strade, multando in maniera esemplare chi abbandona rifiuti lungo le strade; di Amia, Serit & C, che dovrebbero occuparsi di raccogliere regolarmente i rifiuti lungo le strade, anche piazzando nei punti critici dei cassonetti utilizzabili da chi non abita in una determinata zona, ma semplicemente ci passa. Pensiamo per esempio ai camionisti, ai trasportatori, ai lavoratori stagionali.

E’ sorprendente notare come, appena passato il confine con il Trentino, di colpo il paesaggio cambi aspetto, assumendo degli evidenti connotati di ordine e di pulizia. Niente rifiuti lungo le strade, bordi e piazzole curati. Addirittura si ha l’impressione che i privati ci tengano a tenere in ordine le loro proprietà.
Se lo fanno i trentini possiamo farlo anche noi, basta decidere di farlo.

Tenere “da conto” il proprio territorio è una forma di rispetto per la natura e per noi stessi. La “civiltà” è fatta di queste semplici cose, deriva infatti dall'aggettivo civilis, a sua volta legato al termine civis, cioè concittadino, membro di una comunità. Il problema fondamentale della “razza padana” è proprio questo: non è mai diventata una comunità, è rimasta un’accozzaglia di servi che si odiano tra loro e considerano il vicino come il peggior nemico.

Così recita un vecchio detto veronese:
sassi e bandoti nei campi dei altri
merda e luame nei campi nostri

Contenuti correlati

La cena dei volpini
La cena dei volpini L'Italia vota incredibilmente no alla messa al bando delle bombe nucleari, allineandosi scodinzolante al no degli USA. Questa è solo la prima contropartita che ... 1841 views Michele Bottari
Apocalypse Wine
Apocalypse Wine YouTube censura video sulla coltura industriale del Soave. Dopo il can can nei media, con numerose reazioni politiche, il documentario, girato da una classe di ... 4332 views redazione
Cantina Masi a Monte Leone - lettera al sindaco di S. Ambrogio
Cantina Masi a Monte Leone - lettera al sindaco di S. Ambrogio Pubblichiamo la lettera che il cittadino Gabriele Fedrigo ha inviato al sindaco di Sant'Ambrogio di Valpolicella, riguardante la costruzione della cantina da pa... 10056 views redazione
Ma non chiamateli integralisti
Ma non chiamateli integralisti Se vogliamo che sia guerra, allora facciamola. Ma rassegnamoci a subire numerose vittime innocenti, da una parte e dall'altra. Eppure, una soluzione ci sarebbe.... 2014 views Michele Bottari
Prelati e affaristi sul Monte Baldo
Prelati e affaristi sul Monte Baldo Il titolare del noto ristorante (fastfood & takeaway) PEPPERONE di San Giovanni Lupatoto e una strana accolita di preti e baciapile ha deciso di tentare la ... 9768 views Mario Spezia
Cristo o Barabba?
Cristo o Barabba? I britannici scelgono Barabba, gli spagnoli ancora Cristo. Si scatena il dibattito su quali poteri affidare al popolo e quali alla classe politica.   "... 1756 views Michele Bottari
Via Sottoriva 15 A
Via Sottoriva 15 A Verona ha subito nei secoli profondi cambiamenti, così noi oggi possiamo trovare reperti molto antichi accanto a prodotti tecnologici di ultima generazione.Un b... 1993 views Mario Spezia
La poiana
La poiana La foto è stata presa lunedì mattina a S. Vito al Mantico, i testi sono di Iannacci e Tolo da Re.LA POIANA (Enzo Iannacci)La poiana è un falcoun falco delle mie... 1589 views Mario Spezia