5 giorni in Umbria, ospiti di una "comune" storica, fondata da un gruppo di tedeschi qualche decina di anni fa. Le foto dei fiori nella galleria a dx sulla home page.

Primo giorno (4/5/2013)

Un gruppo scende in treno, Michele trasporta le bici. A Fabro ci incontriamo, inforchiamo la bici e ci infiliamo su per le rampe che portano a Cerqueto: il primo caldo della stagione è micidiale, come la salita. Orchidee purpuree e Tordilio ovunque. I paesi navigano sui cocuzzoli: il loro colore, un'ocra grigia, riflettono la geologia del luogo, gli scisti composti da strati di arenarie, marne e calcari. Passiamo Castel dei Fiori e Montegiove, dai caratteristici castelli.

Giriamo infine per una stradina sterrata e arriviamo al cocuzzolo di Greppolischieto, appena dentro la provincia di Perugia. Ci accoglie Eugen, uno dei fondatori di Utopiaggia, nel 1982. Veniamo ospitati in una delle case dell'ecovillaggio distribuito sul territorio, la vecchia scuola del paesino.

Secondo giorno (5/5/2013)

La pioggerella non ferma i "botanici" del gruppo, che immediatamente scoprono la ricchezza di orchidee spontanee del luogo, pur non essendo protetto: l'Orchis provincialis (l'Orchidea provenzale), riconoscibile per le macchiette sulle foglie, Orchis simia (Orchidea omiciattolo), a mazzi, Orchis purpurea, Ophrys apifera, Ophrys bertolonii e Serapias vomeracea in grandi quantità nei prati, che peraltro mostrano l'invasione degli arbusti. Visitiamo la casa di Eugen, Suzanne e delle due figlie. Nel pomeriggio li aiutiamo a bruciare le olivelle: il gruppo dispone di 600 olivi, la produzione è in parte per uso interno, il resto viene venduto. I prati sotto gli olivi sono un trionfo di fiori e di farfalle, tra cui scorgiamo l'Icaro e Glaucopsyche alexis. Visitiamo la Piaggia, il nucleo principale che ospita l'ecovilaggio, composto principalmente da tedeschi e da qualche italiano, tutti sulla sessantina. Le 120 pecore forniscono giornalmente 60 litri di latte con i quali vengono prodotti 10 chili di formaggio. C'è uno spazio comune per il desinare, una palestra per il tai chi ed altre pratiche, un laboratorio di ceramiche. Il pane vien prodotto con un forno a legna. Utopiaggia dispone anche di 7 ha di bosco, ne viene tagliato uno all'anno in maniera da garantirne la rinnovabilità. Le cannucce palustri (Phragmites communis) testimoniano un tentativo di fitodepurazione. Vediamo un albicocco, un melo cotogno. Gli alberi di Giuda sono in fiore, uno di essi ha più di sessant'anni.

Torniamo e ci si ferma da Ingrid a fare scorta di uova di giornata. Ingrid produce anche le ceramiche (vedi il link).

Terzo giorno (6/5/2013)

Si parte per un'escursione. La meta è il Montarale, 833 metri, un colle che si trova nella propaggine orientale del SIC (Sito di Interesse Comunitario) "Boschi dell'alta Valle del Nestore". A nord, tra i colli, si scorge il Trasimeno con la caratteristica penisola. I boschi sono ammantati di querce, domina il Cerro; nello strato arbustivo le ginestre. Cantano il Fringuello, il Luì Piccolo, il Pettirosso, la Capinera e lo Scricciolo. Stiamo sempre all'erta sulle orchidee e stavolta troviamo Cephalantera longifolia e Orchis tridentata. Il fango delle  recenti piogge ci aiuta a decifrare le orme del Tasso. Eugen ci parlerà anche della presenza di qualche Lupo e, più numerosa, del Cinghiale. Scendiamo a Montegiove tra le farfalle Aurora e Lasiommata Megera e facciamo uno spuntino, con l'andirivieni delle Rondini e delle Cinciarelle che hanno trovato come luogo di nidificazione gli anfratti dei muri delle case. Torniamo appena in tempo prima dell'ennesimo acquazzone: i Balestrucci volano basso sui prati di Greppolischieto, due Upupe fuggono alla nostra vista. Alla sera Eugen e Suzanne cucinano per noi. Eugen, al caldo del provvidenziale caminetto, dipana la storia di Utopiaggia e dell'attuale funzionamento. Ci sono un paio di casse comuni, comunque i singoli possono lavorare al di fuori dell'ecovillaggio e trattenere per sé i proventi. La forma di aggregazione, fin dall'inizio, è stata quella di cooperativa: "L'idea di base era di vivere in campagna uno stile di vita semplice riducendo la nostra dipendenza dai mercati, dal lavoro remunerato e dalla proprietà". Non mancano le preoccupazioni: infatti tutti i figli (il gruppo all'inizio era composto da una quarantina di adulti e da una ventina di bambini) se ne sono andati e quindi la comunità sarà destinata probabilmente a non perpetuarsi.

Quarto giorno (7/5/2013)

Piove anche oggi (governo ladro!). Antonio e Elisabetta tornano a Verona. Finalmente Mario svela il mistero dell'unica orchidea non fiorita: bella robusta, foglie che avvolgono il gambo e pannocchia piena di fiori. E' un Himantoglossum hircinum, da noi c'è la "sorella", l'adriaticum. Tiriamo le somme del nostro soggiorno nell'ecovillaggio umbro: posti solitari, da ricordare, poco ingombro urbanistico, gente in genere poco stressata e i nostri amici dell'ecovillaggio molto pragmatici. Sicuramente una comunità meno "estrema" di altre che abbiamo conosciuto, e di Utopiaggia stessa, come era all'inizio. Una via di mezzo che potrebbe essere additata ad esempio per i primi esperimenti "veronesi". La serata si conclude all'insegna delle erbette, la Vitalba,  raccolte da Mario.

Quinto giorno (8/5/2013)

Si torna giù a Fabro. Sveglia mattutina che ci consente di apprezzare il gioco della nebbia nella vallata sottostante Greppolischieto. Fa impressione vedere che alcune orchidee riescono a resistere al diserbo sul ciglio della strada. Sulle scarpatine fiordaliso e gladiolo dei campi, ricordi del passato contadino. Vediamo altri fiori tipicamente mediterranei come Erodium ciconium (Becco di gru maggiore) e Silybum marianum (Cardo mariano vero) , il cardo dalle foglie con i ghirigori bianchi.

Vediamo anche diverse varietà di Tragopogon, tra cui il porrifolius. Ci saluta il canto del Rigogolo.

La collina di Greppolischieto vista da Lollo, le case sopra la collina; i ciclisti e il furgone che scendono verso la stazione di Fabro.

lollo-utopiaggia

Partecipanti: Mario, Alberto, Michele, Wiebke, Lorenzo, Michele; Emanuela, Rachele, Antonio ed Elisabetta

Link per approfondire



  • Utopiaggia e la sua storia




www.utopiaggia.eu

viverealtrimenti.blogspot.it ...

www.utopiaggia.eu ... (in tedesco)



  • Alcune persone che vivono Utopiaggia




qualenergia.it ...

www.edizioniambiente.it ...

www.climatealliance.it ...

www.bioumbria-art.it ...



  • SIC e piano di gestione




natura2000.eea.europa.eu ...

www.agriforeste.regione.umbria.it ...



  • Orchidee umbre




digilander.libero.it ...

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