I progetti hanno una vita brevissima, 15/20 giorni al massimo. Sembra che i nostri politici non riescano a rendersi conto che i soldi sono finiti e che conviene tenere gli spiccioli per le manutenzioni.

Sono passate solo due settimane dalla presentazione ufficiale a Verona del progetto della Pedemontana Veneta, il nuovo marchio d'area turistico-culturale e "ambientale" che coinvolgerà il territorio di 21 Comuni della fascia collinare scaligera. Solo quindici giorni dopo il battesimo dell'iniziativa, organizzato a Villa Della Torre di Fumane di Valpolicella in presenza di operatori e amministratori locali (uno su tutti l'assessore regionale al turismo Marino Finozzi), è arrivata la doccia scozzese come se non bastasse il gelo siberiano del Tar di questi ultimi giorni.

Per ammissione dell'amministratore delegato di Veneto-Strade Silvano Vernizzi, la società rischia il default. Se la Regione confermerà l'azzeramento dello stanziamento per il 2012, e soprattutto se le banche dovessero chiedere il rientro dei prestiti, saremo all'insolvenza. Una situazione decisamente diversa  dalla splendida cornice valpolicellese dei giorni scorsi, quella emersa in Consiglio regionale durante l'audizione dei vertici di Veneto Strade davanti alla Commissione trasporti e viabilità, al cospetto dell'assessore Renato Chisso, che sostiene invece che la chiusura dei rubinetti da parte dell'Ente non pregiudicherebbe le grandi opere. Subito la nuova doccia gelata da parte di Vernizzi ed il presidente della spa, Roberto Turri, che ribadiscono che Veneto Strade non potrebbe aprire nel 2012 nuovi cantieri, tantomeno garantire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Di tutto si sente il bisogno tranne di aprire nuove strade, specie in un comprensorio ambientale tra i  più antropizzati e cementificati, quello delle colline veronesi tanto care al compianto Eugenio Turri, secondo il quale la capacità di percepire e di costruire il paesaggio coniugando la coscienza ecologica con la propensione a difendere le identità e la memoria che vi sono riflesse, è divenuto un obiettivo ormai imprescindibile per l'uomo contemporaneo.

Imprescindibile invece per questa classe dirigente, è il bisogno di procedere a testa bassa nel presupposto di azzerare l'identità veneta, confondendola e rimescolandola con miti e leggende celtiche della peggiore propaganda, in un crescendo di senso del ridicolo agli occhi degli acculturati e spesso increduli turisti stranieri.

Nonostante l'ammonimento dei vertici di Veneto Strade, Chisso ha sostenuto il paradosso che l'eventuale azzeramento delle risorse non pregiudicherebbe la realizzazione di nuove opere infrastrutturali come la Pedemontana, ma solo non resterebbe un quattrino per la manutenzione ordinaria della viabilità cosiddetta secondaria. Veneti attenti: Strade nove, busi en quele vècie.

Illustrando la criticità della situazione per la società (fonte ansa), Vernizzi ha invece ricordato che le risorse regionali per gli investimenti sono passate da 116 milioni di euro del 2009 a 40 del 2011, mentre le opere appaltate sono passate dai 208 mln del 2009 a solo 2 mln del 2011. L'ad ha anche precisato che il finanziamento della Provincia di Belluno, in dissesto finanziario, è stato ridotto di circa il 70%, passando dai 15 mln a 4,5, cifra che consente appena il pagamento degli stipendi del personale fino ad aprile.

Eppure il progetto tanto caro al governatore Luca Zaia e agli imprenditori veneti che sperano che l'opera faccia da volano per la loro economia, è stato bocciato per illegittimità dai giudici del  Tar del Lazio. Nonostante tutto si continua con questa pantomima.

I Comuni veronesi interessati sono San Martino Buon Albergo, Colognola ai Colli, Lavagno, Cazzano di Tramigna, Cerro, Grezzana, Illasi, Mezzane, Montecchia di Crosara, Monteforte, Roncà , San Giovanni Ilarione, Soave e Tregnago. A Ovest: Bussolengo, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, San Pietro in Cariano e Sant'Ambrogio.

Se il turismo ha così tanto bisogno di infrastrutture, per tutte queste ragioni, forse è giunta l'ora di progetti sostenibili, finanziariamente ed ecologicamente. Forse i tempi sarebbero maturi per una assunzione di responsabilità, e la consapevolezza che il paesaggio è l'attrazione turistica maggiore e che va tutelato ai sensi dell articolo 9 della costituzione.

Forse è tempo di adeguare i nostri standard ai più evoluti paesi europei da cui provengono i turisti, dotandoci di una mobilità lenta che ancora oggi manca in Veneto.

Benvenga piuttosto una pedemontana ciclabile, perchè almeno in vacanza è logico andare lentamente. Di corsa ci andiamo tutti gli altri giorni.

Contenuti correlati

Siamo un comitato del SE, non del NO. Vogliamo essere ascoltati
Siamo un comitato del SE, non del NO. Vogliamo essere ascoltati I no-traforisti scrivono al sindaco di Verona per chiedere luce sulla commissione che valuterà i progetti del traforo (proget fainansis).Il Comitato dei cittadi... 1428 views comitato_di_cittadini_contro_il_collegamento_autostradale_delle_torricelle
Zwirner Pelanda Flego
Zwirner Pelanda Flego Le punte di diamante del Telenuovo. Un faro che illumina Verona e tutto il Veneto. Un irrinunciabile riferimento per la cultura e per la politica veronesi. ... 1713 views Mario Spezia
Buon respiro, Verona
Buon respiro, Verona Foto inquietanti: dal sito del Sélese un'immagine scattata dalle colline di Arbizzano: cos'è quella striscia maròn?Cari Concittadini, mi sento fortunato perchè ... 1776 views Michele Bottari
L'invasione degli OGM
L'invasione degli OGM Lettera aperta dell'associazione Via Campesina ai commissari UE: se passa la proposta della commissione di delegare ai singoli stati, l'OGM non avrà freno nei p... 2308 views loretta
Sabotaggio 3: zizzania
Sabotaggio 3: zizzania Al posto dei caporali della Uber Economy possiamo creare e sostenere comunità di volontari che svolgono lo stesso servizio utilizzando internet e le risorse con... 3048 views Michele Bottari
Una pila di libri
Una pila di libri Enciclopedia o tablet? Dizionario o internet? Da Mozzecane a Portland, due storie di istruzione agli antipodi. L'uomo cerca disperatamente nella tecnologia la s... 2737 views Michele Bottari
Verona s'è destra
Verona s'è destra Nulla di nuovo sotto la luce del sole: da sempre a Verona i giovani di buona famiglia vengono allevati nel solco della tradizione fascista all'insegna del motto... 2309 views Mario Spezia
In gita al Pfitscherjoch
In gita al Pfitscherjoch Come sia possibile godersi la montagna con la famiglia senza macchine e motori.L'anno scorso, quando avevo cominciato a portare Lorenzo in bici, vedevo che c'er... 1686 views dallo