Preziosa in passato, tanto quanto lo è oggi, con le sue sorgenti riempiva fontane e ruscelli di paesi e contrade. Nell'acqua si nasconde un patrimonio di ricordi e di tradizioni: emozioni d'altri tempi... L' articolo è tratto da Verona-In, che contiene molti altri spunti interessanti.





Delle antiche acque e della parsimonia delle genti.

 

 



"Va a tóre ‘na bótilia de aqua!".

E allora il bambino – quello che, grossomodo, corrisponde alla memoria dello scrivente – talvolta di corsa, talaltra di malavoglia, si avviava verso el canaleto, sorgente che da tempo immemore dissetava gli abitanti della contrada Biasetti. Circondata da una fama leggendaria che esaltava la purezza delle acque (il mitico dottor Bruno ne aveva curato le analisi e garantiva non solo sulla loro potabilità ma anche sulle loro particolarissime virtù terapeutiche), la sorgente del canaleto scaturiva cento metri a valle della contrada e si può dire fosse perenne, perché poco o tanto la butava sempre.

Una volta percorso il breve viottolo sassoso il bambino prendeva una o due foglie di nocciolo (ma solo se quelle usate nei giorni precedenti erano inutilizzabili, ché anche le foglie di nocciolo venivano, fin da quella giovane età, riconosciute come esauribili), le collocava nel piccolo fossetto naturale per favorire lo scorrimento dell'acqua e attendeva con pazienza che la bottiglia si riempisse. Vi erano periodi d'arsura lunghi e intensi nei quali dalla sorgente usciva un filo sottilissimo d'acqua. In quel caso si provvedeva a collocare stabilmente un recipiente che servisse da "serbatoio" e quindi permettesse di attingere con facilità l'acqua necessaria.

Altri cento metri più a valle, lungo la carrareccia che portava in paese, vi era un'altra sorgente, qualitativamente declassata rispetto al canaleto. Dal fornelo, termine con il quale si designava la vaschetta di raccolta (metri 1per 0,60 per un'altezza di 30 centimetri circa), una breve condotta portava l'acqua dell'abbondante scaturigine a due arbi costruiti dopo l'ultima guerra in sassi e cemento (le lastre che caratterizzano le fontane della Lessinia erano una sofisticheria che in questi siti non ci si poteva permettere). Dagli arbi si attingeva tutta l'acqua necessaria agli usi non strettamente commestibili, si portavano due volte al giorno a bearare le bestie, si lavavano e si risciacquavano i panni, si portavano brenti e vedòti a inbusarse.

Quella contrada, la mia contrada, disponeva di una terza sorgente (ma con un po' di buona volontà se ne potrebbero rintracciare delle altre, pur modestissime), a monte questa volta, attorno alla quale era stato ricavato un ampio orto e costruiti due arbi con la funzione di deposito, essenziale perché si trattava di una sorgente dolsa cioè soggetta ai capricci della siccità e pertanto d'estate la se sugava. Quando i bambini mettevano le mani tra i sassi della sorgente par edre da in do la ven, interveniva immediatamente l'autorità dell'adulto sentenziando che le vene (sorgenti) no se le toca se nò le se perde e lasciando così, assieme a qualche dubbio, poche speranze di poterci giocare. Straordinaria affermazione, peraltro, quest'ultima, rivisitata adesso, dopo cinquant'anni!

Conteneva, in una decina di parole, un rispetto profondissimo per la natura, un briciolo di spirito pratico, un atavico, religioso e forse anche superstizioso rispetto per un bene essenziale. Metteva a diretto contatto con l'acqua primeva, quella delle origini, l'unica vera e autentica acqua. Chi volesse saperne di più attorno a questi aspetti legga Storia dell'acqua. Mondi materiali e universi simbolici testo curato da Vito Teti e penetrerà il misterioso universo dell'acqua (peste colga chi osa disperdercelo!) e scoprirà la sua perenne dimensione antropologica.

www.verona-in.it

Contenuti correlati

Gamberi di fiume
Gamberi di fiume La buona volontà, quando non è corroborata da conoscenze adeguate, può provocare danni irrimediabili.  Gli esempi sono purtroppo numerosi e spartiti d... 2847 views Mario Spezia
Nuova legge sui Parchi Regionali Veneti
Nuova legge sui Parchi Regionali Veneti WWF, Legambiente, LIPU e Italia Nostra bocciano la nuova legge della Regione Veneto sui Parchi.Il progetto di legge che rischia di venire approvato è complessiv... 2489 views Mario Spezia
Vicus olivae = Condomini al posto degli olivi
Vicus olivae = Condomini al posto degli olivi Giovedì 13 maggio alle ore 21, presso la sede della Circoscrizione di via Villa 25, di fronte alle Piscine Santini, i cittadini di Quinzano si riuniscono per ca... 1777 views redazione
Se 24 vi sembran pochi...
Se 24 vi sembran pochi... Lago di Garda: 24 milioni di presenze all'anno con un corollario plurimilionario di auto, moto e motoscafi non bastano ancora a Fugatti e ZaiaLa proposta di rea... 1933 views dartagnan
Valle dalle molte cantine
Valle dalle molte cantine Questa sarebbe l'origine del nome Valpolicella secondo il sito della Strada del Vino della Valpolicella e secondo numerosi altri siti, anche istituzionali, del ... 1968 views Mario Spezia
Tosi dà i numeri
Tosi dà i numeri Il sindaco di Verona imperversa su televisioni e giornali, ma spara cifre a casaccio, proprio come quando esercita il suo sport preferito.Ecco i numeri corretti... 1671 views antonio_brescia
Sporche, insane ed amare acque. Un sottosuolo spaventoso!
Sporche, insane ed amare acque. Un sottosuolo spaventoso! Nell'ultimo anno 5 gravi sforamenti, in 15 giorni due allarmi. L'acqua, il bene comune più importante degli abitanti della provincia di Verona, versa in uno sta... 1845 views giovanni_beghini
Coltivare condividendo
Coltivare condividendo L' esperienza di produzione e di acquisto di prodotti biologici nelle valli del Bellunese. Da Carta EstNord. Alla base di tutto c'è un patto. Una ventina d... 1569 views gianni_belloni